John Travolta doveva comparire in Rambo 2 – La Vendetta poiché era inizialmente previsto in quanto spalla semi comica del protagonista interpretato da Sylvester Stallone, avanzando su un approccio più smorzato e meno drammatico.
Di Rambo 2 – La Vendetta si ricorda soprattutto il contributo di James Cameron alla sceneggiatura, con il cineasta canadese che lavorò al copione mentre stava scrivendo in contemporanea anche il primo Terminator e Aliens – Scontro finale. Un dettaglio meno noto è che, prima che lui partecipasse alla scrittura (dividendo il credit finale con Sylvester Stallone), la produzione aveva pensato a una struttura con echi del buddy movie, dando al protagonista una spalla per quando va in Vietnam a salvare i prigionieri di guerra. Per il ruolo fu fatto il nome di John Travolta, ma l’idea fu scartata in toto su insistenza dello stesso Stallone.
Probabilmente il divo non voleva condividere la scena con un altro attore di statuto più o meno uguale (aveva precedentemente diretto Travolta in Staying Alive, il poco apprezzato sequel de La febbre del sabato sera), ma anche per un concetto simile cozzava con l’immagine di John Rambo veicolata nel primo film, quella del lupo solitario che evita compagnia a causa dei traumi legati alla sua esperienza militare in Vietnam. Per questo motivo l’unico “amico” presente nella pellicola è il redivivo colonnello Trautman, interpretato da Richard Crenna che, insieme a Stallone, è l’unica presenza ricorrente nei primi tre capitoli del franchise (il personaggio fu rimosso dagli ultimi due film, realizzati dopo la morte di Crenna).
Un approccio che evidentemente piacque al pubblico, dato che Rambo 2 – La Vendetta fu il secondo maggiore successo del 1985 al box office americano (dietro Ritorno al futuro), spodestando addirittura l’altro atteso sequel con protagonista Stallone, Rocky IV (relegato al terzo posto). Un esito che consacrò l’attore italoamericano come icona action del decennio a pari merito con l’allora rivale Arnold Schwarzenegger, nonché un bel biglietto da visita per Cameron che proprio in quel periodo iniziò a farsi notare come sceneggiatore e regista dopo aver iniziato nell’ambito degli effetti speciali.