L’esorcista sembrerebbe essere stato girato in un vero manicomio, riprendendo veri pazienti con problemi mentali con telecamere nascoste, all’insaputa dello staff medico. Le riprese si sarebbero svolte nell’ospedale Bellevue di New York. La scena girata riguarda il personaggio di padre Karras, che fa visita alla madre malata, rinchiusa nel manicomio per un dolore alla gamba che la sta portando al delirio.
Non ci sono fonti certe che confermano le riprese nascoste sui veri pazienti, ma è lo stesso regista William Friedkin nei commenti audio dell’edizione home video del film a sottolineare come, per quella scena, abbia voluto attuare un approccio quasi documentaristico, in modo da confondere lo spettatore e ancorarsi a un realismo che potesse turbare. Sembrerebbe, infatti, che le persone presenti nella scena fossero veri pazienti dell’ospedale (che non sarebbe il vero Bellevue, ma il Goldwater Memorial Hospital di New York, comunque anche manicomio), ma che il tutto si sia svolto alla luce del sole, senza l’utilizzo di riprese nascoste. Il regista affermò che riuscì a mantenere i nervi saldi e a girare la scena, nonostante il comportamento delle persone fosse totalmente imprevedibile.
Si tratta dell’ennesima semi-verità che il film cult L’esorcista si porta dietro ormai da anni, aumentando ancora di più la sua fama di film maledetto. E, nonostante tutto, un capolavoro che, a distanza di 50 anni, continua a spaventare il pubblico come pochi altri film.