Corzano, ambientazione del film Io speriamo che me la cavo diretto da Lina Wertmuller 1992, in realtà non esiste. Per essere più precisi, è possibile identificare un luogo con questo nome ma si trova in provincia di Brescia. Il piccolo comune al centro della pellicola e del libro del professor Marcello D’Orta, invece è Arzano ed è collocato nell’hinterland partenopeo.

Come si è arrivati, dunque, a scegliere Corzano come teatro delle avventure scolastiche ed umane del professor Sperelli? Probabilmente tutto si deve all’assonanza con Arzano, comune che si trova proprio vicino Napoli e dove il protagonista di tutta la vicenda, almeno per quanto riguarda il libro originale, ha insegnato per molto tempo.  In sostanza, dunque, si tratta di una sorta di luogo della fantasia, una costruzione immaginifica di un posto dove tutto può accadere, esattamente come Vigata per il commissario Montalbano.

Nel film interpretato da Paolo Villaggio, comunque, il professor Sperelli arriva a Corzano per un errore di trascrizione. La esse di Corsano Ligure, infatti, vene sostituita dalla zeta ed ecco che l’ignaro maestro si trova catapultato all’interno di una realtà completamente imprevista. In modo particolare deve affrontare la complicata struttura scolastica del Sud, resa più sopportabile dall’incontro con i suoi incredibili ragazzi. Una storia, dunque, di incredibile umanità dove la naturale saggezza dei bambini sembra sempre trionfare sull’asprezza della realtà. A questo, poi, si aggiunge anche il valore attribuito alla figura dell’insegnante che, guida essenziale, si pone nella condizione di dare e ricevere saggezza. A proposito ricordate i bambini di Io speriamo che me la cavo? Ecco cosa fanno oggi.

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Tiziana Morganti è una giornalista pubblicista iscritta all'Ordine del Lazio dal 2010. La sua attività si svolge prevalentemente come freelance nell'ambito di tematiche legate a cinema, spettacolo e cultura. Attualmente collabora con i portali specializzati CinemaSerieTv.it, ScreenWorld.it, Cultweb.it. Oltre a questo, poi, da oltre due anni, per le testate PianetaDesign.it e Casa e Giardino si occupa di redarre articoli legati allo stile e al design all'interno dei set delle serie tv e dei film di maggior successo. Il suo percorso professionale ha mosso i primi passi dall'ambiente radiofonico, nello specifico Radio Incontro, e dalla redazione de La voce di Roma, un quotidiano locale. Successivamente è entrata a far parte del team redazionale di Movieplayer.it, occupandosi di news, recensioni e approfondimenti. Tra le esperienze più interessanti, sicuramente la 54.esima edizione del New York Film Festival, seguita come accreditata sempre per Movieplayer.it. All'attività giornalistica, poi, ha affiancato per un breve periodo, anche quella legata alla traduzione di testi dall'inglese all'italiano, e all'ufficio stampa. La comunicazione e la scrittura, infatti, sono state da sempre una sua passione coltivata durante gli anni del Liceo Classico e, successivamente, quelli dell'Università. Iscritta a Lettere e Filosofia presso La Sapienza, si è poi laureata in Storia Moderna e Contemporanea.