Kevin Spacey è rimasto per anni isolato a causa delle accuse di molestie cui era stato sottoposto, da cui è stato recentemente scagionato. Quest’anno, invece, è salito sul palco della Better World Fund Gala di Cannes 2025 visibilmente emozionato, accolto da un lungo applauso e da un pubblico caloroso per ricevere il Premio per l’eccellenza nel cinema e nella televisione.

Dichiarazione

È molto bello essere di nuovo qui”. – Kevin Spacey

Le sue parole hanno toccato un nervo scoperto del mondo dello spettacolo, il concetto di “blacklist”. Ha ricordato come Kirk Douglas, rischiando la sua carriera, avesse difeso il collega Dalton Trumbo durante il maccartismo, sottolineando: “È più facile per noi attori fare gli eroi sullo schermo. Ma nella vita reale, le scelte non sono sempre così chiare”.

Kevin Spacey a Cannes 2025
Kevin Spacey a Cannes 2025, fonte: TF1 Info

Spacey ha tracciato un parallelo diretto tra quella pagina buia della storia di Hollywood e quanto accaduto negli ultimi anni, mettendo in evidenza la fragilità della reputazione pubblica e il pericolo delle censure senza processo. Ha citato il caso dello sceneggiatore Tim Doyle, punito dalla Writers Guild of America per una battuta pubblicata durante lo sciopero del 2023, e ha lodato il coraggio del collega Rob Ulin per aver difeso Doyle, contribuendo alla successiva revoca della censura. “La storia si ripete, ma solo se glielo permettiamo”.

Nel suo discorso, Spacey ha voluto anche dedicare il premio a Evan Lowenstein, suo manager e amico da oltre 25 anni: “È il mio migliore amico e il mio manager. Ha prodotto i film più entusiasmanti e appaganti della mia carriera, girati proprio il mese scorso negli Stati Uniti. Ha mostrato comprensione, non giudizio. Per questo condivido questo premio con lui”. Le lacrime di Spacey nel momento finale del discorso hanno coronato una serata che è stata tanto celebrativa quanto controversa.

Kevin Spacey
Kevin Spacey, fonte: AFP

Dopo anni di allontanamento, il suo ritorno a Cannes non è stato solo simbolico. Spacey ha partecipato alla promozione del film britannico The Awakening, un thriller d’azione presentato dai produttori della Camelot Films, sponsor della gala. Il film è attualmente in fase di vendita internazionale al mercato del festival.

Alla domanda dei giornalisti se questa apparizione possa segnare il ritorno definitivo della sua carriera, Spacey ha risposto con un sorriso: “Sono felice di lavorare, e questo mi basta”. Con questa frase ha chiuso una giornata che, nel bene e nel male, segna un nuovo capitolo della sua storia.

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Nato a Napoli nel 1977, è Editore e co-fondatore di Digital Dreams Srl, il network di cui fa parte anche ScreenWorld.it. Negli ultimi 20 anni ha fondato e diretto successi editoriali legati alla settima arte quali CastleRock, CinemaZone e Movieplayer e nuovi progetti come CinemaSerieTV.it. Sempre su argomento film e serie TV ha scritto migliaia di articoli, pubblicato quattro libri, è stato ospite di eventi internazionali, programmi radiofonici e direttore di festival in streaming.