Si terrà dal 17 al 23 giugno la nona edizione del Festival Cinema e Ambiente Avezzano, la kermesse cinematografica dedicata a tematiche legate all’ambiente e alla società contemporanea. Non a caso, quest’anno il Festival Cinema e Ambiente Avezzano apre le sue porte nella Giornata Mondiale per la lotta alla desertificazione e si concentra sul tema degli Estremi. Un focus narrativo che vuole affrontare, con diversi linguaggi artistici, dal cinema alle arti visive, le grandi sfide della contemporaneità: dai cambiamenti climatici e le conseguenze legate al sottovalutare questa emergenza, fino alle ingiustizie sociali, che chiedono spazi e momenti di riflessione, confronto e proposte. Proprio per l’importanza data al tema centrale di questa nona edizione, il Concorso curato dal direttore artistico Paolo Santamaria, regista originario di Avezzano, si concentra ancora di più sulla ricerca di un cinema di avanscoperta che verta su tematiche ambientali. I premi verranno consegnati da una giuria che sarà guidata dall’attore Nicola Nocella, attore che nel 2010 vinse il Nastro d’Argento come interprete esordiente per il film Il figlio più piccolo, per la regia di Pupi Avati.
Festival Cinema e Ambiente Avezzano: le sezioni del concorso
La selezione ufficiale della nona edizione del Festival Cinema e Ambiente Avezzano conta ben trentacinque opere in concorso, tra cortometraggi e lungometraggi. I numeri della kermesse sono in continua crescita: quaranta registi hanno accettato di presentare le loro opere al festival, con 8 anteprime italiane, 2 anteprime internazionali e un’anteprima mondiale. Il concorso è diviso in quattro sezioni. La prima è Nessun Pianeta B, che prevede la presentazione di cortometraggi e lungometraggi che si concentrano proprio sul tema del No Planet B, un tema che sottolinea l’urgenza di trovare soluzioni per invertire la discesa verso l’esaurimento delle risorse naturali, che in questi anni ha portato a eventi tragici che hanno mostrato i rischi e i pericoli del cambiamento climatico. La seconda seziopne è Il Respiro della Terra che, come forse si intuisce dal titolo stesso, punta a presentare opere che mostrino la possibilità di entrare in empatia con la Terra, e i rapporti inaspettati e intimi con tutte le forme di vita che popolano il Pianeta Azzurro.
La terza sezione è quella dedicata a Mondi Lontani, che punta la lente della macchina da presa sulla diversità ma anche su quei mondi inaccessibili e incontaminati che forse rappresentano gli ultimi residui di un qualsivoglia paradiso terrestre. In questa sezione viene affrontato anche il modo in cui diverse comunità devono fronteggiare il cambiamento climatico. L’ultima sezione del Concorso del Festival Cinema e Ambiente Avezzano è Zanne e Sangue, che si concentra sul tema spesso sottovalutato dei danni che l’umanità ha arrecato agli animali selvaggi, in un mondo in cui la fauna ancora non viene percepita come vittima dagli esseri umani. Il Concorso, infine, prevede anche un premio per la miglior sceneggiatura a tematica ambientale.
I film del concorso e gli ospiti
La nona edizione del Festival Cinema e Ambiente Avezzano si aprirà il 17 giugno alle 16.30 nella Sala Irti con il documentario dal titolo ENERGIE IN MOVIMENTO: Gagliano Aterno paese futuro. Diretto da Beatrice Corti questo documentario racconta la quotidianità di una comunità di circa 250 abitanti in provincia dell’Aquila. Gagliano Aterno è stato uno dei primi a mettere in pratica l’idea di costruire una Comunità Energetica, dove ecologia, elettricità e senso di comunità vanno di pari passo per creare una nuova forma di comunità e di vita più sostenibile. Il film di chiusura, invece, è Amanda, film diretto da Cristiano Bendinelli che racconta la vita di una donna indigena che vive in una minuscola isola facente parte della Patagonia cilena.
La pellicola riflette sui rischi legati agli allevamenti e alla pesca intensiva che mette a rischio l’esistenza di piccole realtà che si vedono costrette ad affrontare qualcosa che, in un domani non troppo lontano, potrebbe tramutarsi in carestia. Tra i film presenti in concorso c’è anche Toxicily, documentario di François Xavier Destors e scritto insieme al geografo Alfonso Pinto, già presentato al Festival dei Popoli di Firenze e selezionato al Fipadoc di Biarritz. Il documentario registra le esistenze di coloro che sono ”bloccati” nelle coste del polo petrolchimico di Siracusa: un enorme mostro che dal 1949 divora la vita di chi vive in questi ambienti, tanto lontani dalla Sicilia “da cartolina” che siamo abituati a conoscere. C’è molta attesa anche per Until the end of the world, terza opera di Francesco De Augustinis realizzata grazie al sostegno di journalismfund.eu e all’Internews’s Earth Journalism Network che si concentra sull’industria dell’acquacoltura.
Il dettaglio del programma, con gli orari delle proiezioni e la lista degli ospiti è consultabile sul sito ufficiale di Festival Cinema e Ambiente Avezzano. Il Festival, però, non si limiterà alla presentazione di lungometraggi e cortometraggi che spaziano tra linguaggi narrativi e generi. Sono in programma, infatti, anche numerose conferenze con esperti del settore. Cinema e Ambiente Green Experience, la cui direzione scientifica è stata affidata a Marco Merola e Marirosa Iannelli, porterà sul palco esperi di biologia, attivisti ambientali ed esperti di diritto internazionale, studiosi di climatologia, architetti-urbanistici, scrittori e ricercatori, tra cui Caterina Vetrugno, Antonio Brunori, Lisa Casali e molti altri ancora.