Un salto nel vuoto dai grattacieli più alti di Gotham City. Sulla carta sembrava uno scherzo degno del Joker. Questo è stato il Batman di Tim Burton: un rischio folle. Batman affidato a un certo Michael Keaton. Un attore comico fisicamente lontano anni luce dal modello possente tanto in voga quegli anni grazie a Frank Miller. E infatti ecco lettere minatorie dopo il casting direttamente nella posta della Warner. Ma non è finita qui. Un cinecomic ambizioso affidato a un autore irrequieto, che i fumetti di Batman nemmeno li leggeva. Un autore che, invece, ha abbracciato il Cavaliere Oscuro nell’oscurità. E lo ha capito benissimo. Non ha capito solo le inquietudini di Bruce Wayne, non si è fatto affascinare dalla pazzia di Joker, ma ha sposato tutta Gotham City. Un’anima in pena grande quanto una città. Di questo miracolo targato 1989 abbiamo parlato nel nuovo episodio di Ottanta Nostalgia, il nostro format YouTube dedicato ai grandi cult degli anni Ottanta. In compagnia di Manuel Enrico (di Cultura Pop) e della nostra collega Gabriella Giliberti, ecco a voi cosa è restato del Batman di Tim Burton.

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Nato a Bari nel 1985, ha lavorato come ricercatore per l'Università Carlo Bo di Urbino e subito dopo come autore televisivo per Antenna Sud, Rete Economy e Pop Economy. Dal 2013 lavora come critico cinematografico, scrivendo prima per MyMovies.it e poi per Movieplayer.it. Nel 2021 approda a ScreenWorld, dove diventa responsabile dell'area video, gestendo i canali YouTube e Twitch. Nel 2022 ricopre lo stesso ruolo anche per il sito CinemaSerieTv.it. Nel corso della sua carriera ha pubblicato vari saggi sul cinema, scritto fumetti e lavorato come speaker e doppiatore.