Un successo al cinema che è poi esploso definitivamente grazie al suo arrivo sulla piattaforma streaming di Paramount+ dove ha scalato la classifica della Top10 dei film più visti. Amici per caso è una commedia italiana moderna, divertente ed emozionante. Max Nardari e il suo cast variegato riescono a portare sul grande e sul piccolo schermo una storia che racconta con sobrietà e delicatezza una fetta della nostra società.
Il film è riuscito ad abbracciare il grande pubblico, accorso nelle sale nonostante il caldo che ha inginocchiato l’Italia durante il mese di luglio 2024. Max Nardari, con Amici per caso, ha saputo dare una ventata di aria fresca rivitalizzando un genere estremamente inflazionato. Arrivando poi in streaming su Paramount+, a Natale dello stesso anno, la sua storia (anzi due storie) ha scaldato il cuore di molte case raccontando un amore libero dalla schiavitù dei pregiudizi.
Combattere gli stereotipi con leggerezza
Uno dei peggiori mali che affligge la nostra società è l’abitudine di etichettare il prossimo, incatenandolo a stereotipi e luoghi comuni che ormai stanno raccogliendo fin troppa polvere. Questo succede soprattutto con chi non riesce a inserirsi in quelle dinamiche o quelle categorie di supposta “normalità”, con chi non si omologa alla massa o, semplicemente, preferisce vivere alle proprie condizioni. Ma cosa si può definire veramente “normale“?
Con Amici per caso, il regista gioca con questo lato negativo dei nostri anni ’20 utilizzando a proprio piacimento etichette e difetti tipici. Se inizialmente Pietro può sembrare un omofobo a causa del suo atteggiamento, del suo forte legame alla Roma (evidenziato anche dal suo forte accento) o dalla sua reazione nata dopo aver scoperto che il suo coinquilino Omero è gay, la pellicola sfrutta la potenziale vittima per parlare direttamente allo spettatore.
Anche un coatto riuscirà a vincere una sfida impossibile. Lo stesso si può dire per Omero, un uomo di classe, elegante, che lavora in un museo di arte contemporanea. Ma anche un abile giocatore di calcio, sport che ha praticato fino ai tempi dell’università quando ha subito un incidente al ginocchio che lo ha costretto a fermarsi. Mai giudicare dalle apparenze.
L’inclusione al centro
Molto spesso, purtroppo, accade che chi è diverso venga escluso o messo da parte. Ma se ci fermiamo un attimo e guardiamo al di là dei pregiudizi e delle apparenze potremo scoprire nuovi mondi e la vera essenza di chi ci sta di fronte. Soltanto aprendosi agli altri si potrà cominciare a includere, invece di escludere. In Amici per caso, questo salto oltre il proprio confine lo fanno entrambe le parti in causa.
Se prima Omero reputava il suo coinquilino Pietro un “troglodita, Neanderthal, coatto, primitivo e omofobo“, in seguito riuscirà a vedere il suo vero animo e lo aiuterà a riconquistare quell’amore perduto che non riesce a dimenticare. Lo stesso vale per Pietro: inizialmente spaventato dall’aver vissuto con un ragazzo gay a sua insaputa, non dovrà passare molto tempo affinché capisca che la sua è una paura infondata e che di certo non è l’orientamento sessuale che definisce una persona.
Un approccio semplice, diretto, ma soprattutto utile: Amici per caso riesce, con poco, a raccontare la linearità della vita per come dovrebbe essere. Condivisione e rispetto, prima di tutto – l’elemento fondamentale alla base di un rapporto tra persone civili. Se tanto bastasse alla commedia per comunicare messaggi importanti con leggerezza, ben vengano più esperimenti di questo tipo.
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