Solito vizio di fine anno. Guardiamo indietro prima di andare avanti. E allora, facciamo così; prendiamo gli ultimi dodici mesi e mettiamoli uno accanto all’altro. Come si faceva nelle vecchie foto di classe. Guardiamo questa fotografia e cerchiamo di capire insieme cosa ci porteremo dietro (e dentro) di questo 2023 ormai agli sgoccioli. E siccome il regno di ScreenWorld è lo schermo, lo faremo fotografando i dieci momenti più emblematici e iconici della cultura pop tra film, serie e videogiochi. Non solo singoli eventi che hanno lasciato il segno, ma anche tormentoni, trend e ovviamente anche meme. Eccoli in rigoroso ordine cronologico. Mettete in fresco lo spumante, preparate lo zucchero a velo per il pandoro e scattiamo questa foto, va.
1. L’amore di The Last of Us
L’anno si è aperto con un atto d’amore. Quello di papà Neil Druckman e Craig Mazin nei confronti della loro giovane creatura: la serie tv di The Last of Us, arrivata nelle nostre vite a gennaio. Un lavoro certosino e coraggioso, che ha rispettato uno dei videogiochi più belli e iconici degli ultimi dieci anni nel modo più difficile possibile: tradendolo. Meno combattimenti, meno clicker in giro ma proteggendo il cuore prezioso di questa straordinaria epopea umana: il rapporto tra Joel ed Ellie.
L’unico infettarsi a vicenda che conta davvero. Bella Ramsey e Pedro Pascal si sono letteralmente trasformati in due sopravvissuti che riscoprono un briciolo di speranza nella devastazione. Il resto lo hanno fatto le splendide musiche di Gustavo Santaolalla e un’ambientazione dove macerie e natura camminano a braccetto, che anche sul piccolo schermo racconta senza dire niente. Ecco perché The Last of Us è sicuramente tra i ricordi più belli del 2023.
2. Crisi Marvel
“Dio è morto, Marx è morto e anche l’MCU non si sente molto bene”. A febbraio è arrivato Ant-Man and the Wasp: Quantumania, il tanto agognato inizio della fase 5, e le cose non sono andate proprio benissimo. La creatura di Kevin Feige ha mancato in sostanza tutti i grandi appuntamenti di questo 2023, tranne il capitolo conclusivo dei Guardiani della Galassia, ovvero un film diretto da un regista – James Gunn – che ha già salutato la Marvel da tempo, sedendosi sul trono della Distinta Concorrenza. Una serie di flop figli non solo dell’evidente mancanza di cura ma anche di idee e, soprattutto, di personalità.
Come se non bastasse sono arrivati il caos licenziamenti con svariati ri-assestamenti aziendali; una serie impressionante di rinvii a data da destinarsi; infine la condanna di Jonathan Majors, con tanto di ovvio allontanamento dal progetto che porta a dover riorganizzare un’intera fase. Quello che si percepisce è grande confusione e non sorprende quindi vedere che nel 2024, tolto Deadpool 3, non usciranno film Marvel. D’altronde è lo stesso pubblico ad aver parlato in questi 12 mesi con la più pesante delle modalità di comunicazione: il silenzio.
3. Rinascita Brendan Fraser
Disperso tra le sabbie del tempo come un’antica reliquia egizia, di lui si erano perse le tracce da tanto (troppo) tempo. Lo abbiamo aspettato per oltre 15 anni e rieccolo qui, a marzo, con un Oscar in mano a riprendersi la sua rivincita contro quella stessa Hollywood che lo aveva messo ai margini. La rinascita di Brendan Fraser è stata una delle emozioni più belle di questo 2023. Merito della sua incredibile interpretazione in The Whale dove il suo talento è esploso grazie a un ruolo davvero straziante. Da queste parti, cresciuti a pane e La mummia, continueremo a fare il tifo per lui.
4. Animazione power
Arriviamo ad aprile con il successo clamoroso di Super Mario Bros. che è arrivato a sfiorare il miliardo e mezzo di incassi in tutto il mondo. È stato lui a rompere la maledizione dei film tratti dai videogiochi (sulla scia di Sonic) e a guidare un 2023 in cui l’animazione ha mostrato i muscoli e si è imposto come linguaggio universale e moderno. Dopo Mario è stato il turno di quella perla lucente di The First Slam Dunk, di un capolavoro allucinante come Spider-Man Across the Spider-Verse, del per noi troppo bistrattato e sottovalutato Elemental e della bella sorpresa di Tartarughe Ninja Caos Mutante.
Senza dimenticare tante belle sorprese arrivate in streaming come il folgorante Nimona o serie animate grandiose come Pluto, Blue Eye Samurai e la grande conferma di Zerocalcare con Questo mondo non mi renderà cattivo. Una serie personale e politica, in cui Zero ha dimostrato di avere il coraggio dei grandi autori. Insomma, un 2023 molto molto animato
5. Il meme definitivo: Barbenheimer
Glitter contro bianco e nero. Grigia seriosità contro ironia rosa shocking. È stato il tormentone dell’estate. Un tormentone che ha dato vita a meme e parodie che hanno toccato vette di qualità, varietà, idiozia, genio e tenuta nel tempo (in un tempo che brucia anche i meme) davvero rare. Sì, il Barbenheimer forse è stato l’emblema del 2023. Il braccio di ferro tra due film agli antipodi come Barbie e Oppenheimer che anche hanno portato al cinema tante persone e incassato una marea di soldi. Se anche solo due anni fa ci avessero raccontato di due film così attesi, imprevedibili, diversi e capaci di farsi pubblicità a vicenda, forse non ci avremmo creduto. Tutto d’estate, poi. Due film d’autore e popolari. Altro che vocazioni inconciliabili. Che dire? grazie Barbenheimer. Cento di questi meme per il bene del cinema al cinema.
6. Fenomeno Baldur’s Gate 3
“Eh, ormai alle persone piacciono solo i videogiochi facili e accessibili“. “Eh, la gente vuole tutto e subito, è stanca di impegnarsi davanti a un pc o a una console“. Certo. Come no. È agosto quando la valanga baldur’s gate 3 si abbatte sulle nostre esistenze divorando la nostra socialità per i mesi a venire. I ragazzi e le ragazze di larian studios ci hanno donato un videogioco mastodontico in tutto. Nel gameplay, con i suoi combattimenti a turno strategici che ci hanno riportato ai fasti del passato, costringendoci a pensare, ponderare ogni mossa, semplicemente a goderci il tempo del ragionamento. Nell’immaginario e nella storia, che hanno confezionato il regalo definito per tutti gli appassionati di Dungeons & Dragons. In un mondo frenetico e schizzato come il nostro, la pazienza e la cura certosina di Baldur’s Gate 3 sono stati un buonissimo antidoto di cui c’era davvero bisogno.
7. Niente male, One Piece
Il 2023, dopo aver infranto il tabù degli adattamenti tratti dai videogiochi, continuava a portar con sé una domanda apparentemente senza risposta: esisterà mai un live action tratto da un manga o un anime che non faccia rimpiangere di aver sottoscritto l’abbonamento alla piattaforma streaming di turno? Ed ecco che ad agosto arriva Netflix, imperterrita dopo gli inciampi passati, a riprovarci con nientemeno che One Piece, il manga generazionale per eccellenza. Il risultato? Non perfetto, anzi. Ma, nonostante l’effetto cosplay che aleggia su tutta la produzione, la serie di One Piece è riuscita a farci sentire parte, ancora una volta, della ciurma creata da Oda.
8. C’è ancora Paola Cortellesi
Spesso il pubblico ha un problema con i film italiani. Troppo spesso incatenati a un’industria che non sembra riuscire a intercettare la sensibilità contemporanea ed a creare degli eventi cinematografici appetibili. A segnare una nuova possibile via è arrivata, non senza sorpresa, Paola Cortellesi con C’è ancora domani. Un’opera prima in bianco e nero, incentrata sul rapporto uomo-donna durante il secondo dopoguerra.
A guardarla così non l’operazione più commercialmente appetibile di questo mondo. Eppure, grazie a un intelligente e accattivante approccio pop e ad una sensibilità perfettamente in linea con questo 2023, C’è ancora domani è diventato un fenomeno di costume in grado di diventare il maggiore incasso dell’anno, davanti a Barbie, Oppenheimer e Super Mario. Un risultato impressionante che speriamo serva da lezione a tutto il nostro cinema.
9. Il trailer di GTA VI
GTA V è uscito più di 10 anni fa. In questo lasso di tempo è diventato il singolo prodotto d’intrattenimento più sfruttato e, di conseguenza, più remunerativo della storia. Non sorprende quindi che l’arrivo del suo sequel diventasse una delle pietre angolari del 2023. Peccato però che di GTA VI sia arrivato solo il trailer. Ma questo non ha impedito alla nuova creatura di Rockstar Games di monopolizzare il mondo della cultura pop ancora una volta.
Su YouTube il trailer ha infranto il record di visualizzazioni nelle prime 24h dalla pubblicazione; la canzone di Tom Petty “Love is a Long Road” che accompagna le immagini è immediatamente diventata un cult schizzando in testa alle classifiche di settore; la grafica di annuncio del trailer è stata replicata da chiunque, compresa la Premier League per le sue partite di cartello. Più che una fotografia del 2023, il trailer di GTA VI assomiglia tanto a una fotografia della prossima decade.
10. Gerry Scotti ovunque
Aspettative: nel 2023 le auto voleranno e l’intelligenza artificiale sarà ai livelli di Skynet o di 2001 odissea nello spazio. Realtà: meme su Gerry Scotti. Dopo essere stato un DJ, un politico, un conduttore radiofonico e televisivo, Gerry in questo 2023 è diventato sostanzialmente tutto il resto grazie allo spettro, incredibilmente vario, del panorama italiano dei meme. Oltre a quelli tradizionali, si sono aggiunti quelli creati tramite l’ausilio dell’IA, così da far diventare il presentatore di Chi vuol essere milionario un cantante in grado di svariare dai classici di Natale alla trap. Tutte versioni ovviamente campioni di ascolti.
Il risultato è che ognuno di noi ha visto e sentito Gerry Scotti più di chiunque altro quest’anno. Cosa che ha portato lo stesso ad essere contattato da varie aziende per delle pubblicità, che a sua volta sono diventati nuovi meme, in una spirale che non sembra trovare fine. Chi l’avrebbe mai detto, Kubrick e Cameron erano stati fin troppo ottimisti.
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