Quali sono state le migliori graphic novel straniere del 2023? Dunque la definizione di graphic novel oggi si presta a diverse interpretazioni che l’impiego comune del termine ha reso possibile. Non si vuole aprire un dibattito su questo, che certo sarebbe appassionante in altri contesti – quanto piuttosto accendere un (bat)segnale su alcuni titoli imperdibili. Giocando un po’ su questa multi interpretazione del termine possiamo dire che in questa classifica sono racchiusi tutti i migliori volumi autoconclusivi stranieri del 2023. Che è un po’ barare, per carità, ma come titolo non piace al SEO e quindi ci si permette qualche trucchetto a fin di bene.
Anche in questo caso, che peccato, non troviamo nulla di Marvel e la cosa più che essere “strana” è di fatto deludente, indice che alla Casa delle Idee sembra mancare qualche idea. Via, che esagerazione, qualche guizzo in più. Godetevi questa classifica tutta d’un fiato come ci auguriamo farete con i libri in essa contenuti, garantendovi fin da ora che non resterete delusi!
Up, up and away!
Goodbye Eri di Tatsuki Fujimoto (Star Comics)
Dopo la strepitosa prova di Look Back dello scorso anno non aspettavamo altro. E Fujimoto si conferma come uno dei mangaka più promettenti degli ultimi anni. Che a scriverlo sembra una scemata visto che Fire Punch e Chainsaw Man sono successi planetari riconosciuti, ben distanti da un talento emergente o promettente. Ma è proprio nelle narrazioni più intime e ricercate che questo autore poco più che trentenne sembra eccellere. Yuta inizia a girare col telefonino diversi video per immortalare gli ultimi giorni della madre morente con l’obiettivo di trasformalo in un film da proiettare a scuola.
Quando questo avviene la disastrosa reazione del pubblico porta il ragazzo vicino al gesto estremo. Ma arriverà Eri, una misteriosa quanto interessante ragazza con cui il protagonista rinascerà condividendo le giornate e uno scopo. Ma la verità è pronta ad esplodere. Un racconto sulla perdita e sull’adolescenza strepitoso, carico di un’emozione intensa e con momenti addirittura meta-narrativi. Il segno grafico di Fujimoto poi veicola tutte le emozioni del protagonista arrivando addirittura a simulare lo sfocamento dovuto all’autofocus dell’obiettivo. Goodbye Eri è allo stesso tempo una coltellata e un richiamo alla speranza, in una fotografia della transizione adolescenziale davvero fantastica. Un piccolo capolavoro di appena 208 pagine, un manga come se ne leggono pochi.
Superman L’era Spaziale di Mark Russell, Mike Allred e Laura Allred (Panini DC)
Dagli anni ’60 alla metà degli anni ’80 (Crisi sulle Terre infinite), la rivisitazione della storia di Superman in questo fumetto raggiunge vette narrative davvero altissime. Superman è figlio del suo tempo, fatto della corsa allo spazio e relative prime conquiste, di guerra fredda e tensioni (come l’assassinio di Kennedy), di una società sempre più veloce e frettolosa. Superman è un salvatore, ma quanto questa umanità sciocca merita di essere salvata? E che cos’è la speranza se non una bugia che vale la pena far avverare con ogni mezzo possibile?
Ritroviamo il tema dell’umanità eccezionale di Superman, lui che è alieno ma che si comporta e vive incarnando proprio il meglio che l’umanità sa esprimere e sentendosi incompreso per questo proprio a causa dei comportamenti di tutti. Ma c’è anche il destino, ineluttabile, che si contrappone in uno scenario in cui si fondono storia e vicende umane verosimili e fiction supereroistica. Una corsa contro il tempo per evitare l’apocalisse e un finale così emozionante da rendere gli occhi lucidi. Il tutto accompagnato dai disegni influenzati dalla pop art di Mike Allred e colorati da sua moglie Laura. Non è mai semplice riscrivere le origini e la storia di un eroe. Figuriamoci di Superman. Potrebbe diventare una delle nuove 10 storie fondamentali dell’azzurrone.
Monica di Daniel Clowes (Coconino)
Si può raccontare l’intera vita di una persona in una graphic novel e risultare convincenti o addirittura appassionanti? Ebbene si. A diversi anni di distanza da Patience, Clowes racconta la vita di Monica, figlia di una madre hippy che non la desiderava davvero e poi abbandonata, dalla sua infanzia tra i diversi amori della madre, fino alla maturità, alla vita imprenditoriale, le trasformazioni e il mistero sull’identità del padre biologico che si intreccerà con una setta misteriosa.
E se da un lato il racconto di Monica è umanamente interessante e struggente, non si può ignorare la componente più psichedelica che a volta fa girare la testa. Monica è straniante, l’evoluzione del suo personaggio e il dramma di un’esistenza caratterizzata da solitudine e abbandono, successo e caduta cattura il lettore e non sfugge alcun dettaglio di un libro che potrebbe essere trasposto su schermo da Lynch. Grande prova da parte dell’autore, originalissima e sorprendente sotto ogni punto di vista.
Giorni di Sabbia di Aimée de Jongh (Coconino)
Gli anni della grande depressione americana (parliamo del ’37) raccontati attraverso l’obiettivo del reporter John Clark, inviato a documentare la condizione di vita degli abitanti della regione della Dust Bowl in Oklahoma, avvizziti nella sabbia che sta ricoprendo tutto. Uno spaccato reale di cose che sono veramente accadute e viste con un occhio pieno di umanità.
La povertà, la malattia, la totale assenza di speranza, il grande sogno che non si realizzerà mai. Eppure anche in tutta questa sofferenza c’è spazio per l’amore e per un barlume diluce che può illuminare il cammino. Far luce e chiarezza sul proprio passato per sapere dove andare nel presente e nel futuro. Questo è quello che accadrà a John Clark. Un racconto vivo e struggente, pieno di fascino e disegnato in maniera ottima. Una grande graphic novel che non solo narra la storia ma ci svela appunto importanti dettagli del passato per capire le condizioni attuali, dalle crisi finanziare a quelle climatiche. Bellissimo.
Rain di Joe Hill, Zoe Thorogood, David M. Booher (Panini Comics)
E se dal nulla cominciassero a piovere dal cielo terribili aghi di folgorite al posto della pioggia? Cosa resterebbe dell’umanità? I giorni prima della fine del mondo, secondo Joe Hill che ha scritto il racconto, adattato a fumetti dalla Thorogood e Booher. Seguiremo la splendida e determinata Honeysuckle, che dopo aver perso la propria amata con cui aveva appena iniziato la convivenza, decide di attraversare lo stato per ricongiungersi almeno al padre di lei, l’unica forma di famiglia che ha conosciuto dopo il coming out.
ùSi sa, quando arriva la fine emerge però anche il lato peggiore dell’umanità, in un teatro di disperazione senza fine dove Honeysuckle sembra un angelo di luce, seppur costretto a prendere decisioni terribili. Una storia di sopravvivenza e amore stupenda, ricca di umanità e che porta a riflettere sul cambiamento climatico e le sue conseguenze. Ma vi pare poco?
Acquista Rain su Amazon
Io sono il loro silenzio di Jordi Lefebre (Bao Publishing)
Al suo secondo lavoro come autore completo Jordi Lefebre non solo conferma il suo talento ma sorprende per la poliedricità dei temi e stili trattati. Eva è una psicologa eccentrica e libertina che si trova suo malgrado sospettata dell’omicidio di un erede di una ricca e potente famiglia. Dovrà reinventarsi investigratriceper riuscire a venire a capo della vicenda. Ma il tutto viene presentato in forma di racconto durante una sessione di psicanalisi in cui la stessa viene sottoposta.
Ma oltre a questo la nostra bizzarra e magnetica Eva è in costante contatto con le sue antenate da tempo defunte, che la consigliano sul da farsi come dei grilli parlanti. Non c’è quindi solo l’appassionante giallo o la descrizione dell’emancipazione di una donna forte e libera, ma anche la trattazione del delicato tema delle patologie mentali. Lefbre ha un tratto strepitoso, dinamico e leggero, la lettura e scorrevole, divertente ed emozionante in diversi punti, consegnando ci una prova davvero di grande maestria e una conferma del talento dell’autore spagnolo che accogliamo con grande piacere. Ne volgiamo ancora, ancora e ancora!
Il Fuoco di David Rubin (Tunuè)
Il nuovo libro di Rubin è veramente una lettura che rimane impressa. Quando il mondo viene minacciato dall’impatto di un asteroide capace di annientare la razza umana, il famoso architetto di ultra successo Alexander Yorba viene chiamato a progettare una colonia spaziale in grado di salvare una piccola parte di umanità. Pubblicamente viene fornita un’altra versione, cioè un progetto per far esplodere l’asteroide, ma la verità è che si tratta di uno specchietto per le allodole.
Ad un anno dall’impatto a Yorba viene diagnosticato un tumore al cervello fulminante. La sua reazione di ribellione sarà totale, arrivando a mettere tutto in dubbio in un distopico scenario pre-apocalittico con una introspezione pazzesca. A tratti può ricordare la fantascienza di Bradbury, di ceto è un libro davvero eccellente sotto ogni punto di vista, dai disegni ai momenti più psichedelici, in un ragionamento che però fila liscio fino in fondo. Un grande esempio di fantascienza e introspezione.
Wonder Woman Historia: Le Amazzoni Di Kelly Sue DeConnick, Phil Jimenez e AA.VV. (Panini DC)
Come è nata la leggenda delle Amazzoni, di Themiscyra e la conseguente nascita di Diana/Wonder Woman. Il progetto ambizioso dell’autrice ci fa tornare ai tempi del mito, in cui le sei principali dee dell’Olimpo (Estia, Artemide, Demetra, Ecate, Afrodite ed Atena) si ribellano al dominio maschile di Zeus e dei suoi figli e fratelli. Basta stupri, soprusi, patriarcato tossico. La loro rivolta farà si che ognuna di loro generi una figlia che darà inizio alla stirpe delle Amazzoni che da ognuna di queste tribù nasca il mito.
Un racconto che sembra un poema classico, un mito omerico, con un Phil Jimenez talmente in forma da non crederci, accompagnato poi anche dai contributi di Gene Ha e Nicola Scott. Ogni doppia splash ha dell’incredibile (anche merito di colori strabilianti). Citando la recensione, “La storia della nascita delle Amazzoni e del coraggio di Ippolita e le sue sorelle è la storia dell’umanità, bramosa di libertà. È uno specchio col quale confrontarsi per capire quanto sia pesante il retaggio dei nostri predecessori e per sottolineare genuinamente quanto l’uguaglianza e la parità siano requisiti fondamentali per il progresso dell’umanità tutta.”
Do a Powerbomb! di Daniel Warren Johnson (SaldaPress)
C’è poco da fare a Daniel Warren Johnson gli si vuole un bene dell’anima. La sua genuinità, il suo modo di raccontare passionale, il suo essere nerd quanto e più di noi ce lo fa sembrare sempre più un amico. La sua passione per il wrestling ci viene raccontata attraverso la storia familiare di Yona Steelrose, che è diventata wrestler per affrontare la perdita della madre Yua proprio durante un incontro finito male con Cabrasun.
Questa ostinazione la porterà proprio ad allearsi al misterioso lottatore mascherato in un torneo organizzato in un’altra dimensione, che è metafora del viaggio dell’eroe e della ricerca della propria redenzione e realizzazione. Ma Do A Bowerbomb, sincero ed emozionante nonostante una trama piuttosto lineare, è soprattutto manifesto del nerd-pensiero. Di quella pulsione che guida tutti noi nerd ad appassionarci talmente tanto ad una cosa da volerne parlare il più possibile, di gridarlo al mondo. DWJ è un disegnatore strepitoso, un narratore eccellente e un fumettista di primario livello. Gli vogliamo bene, da morire.
The Divided State Of Hysteria di Howard Chaykin (saldaPress)
Il caustico Howard Chaykin racconta la follia dei nostri tempi moderni, la paura del terrorismo e lo fa con un mix di satira, black humor e serio cinismo. Dopo che New York è stata rasa al suolo da un attentato compiuto da alcune donne islamiche, la città è nel pieno di una guerriglia urbana, in cui un’improbabile alleanza tra suprematisti bianchi, rivoluzionari neri, gruppi terroristici islamici è intenta ad infliggere il colpo finale. E in mezzo una sorta di Suicide Squad, composta da 4 elementi a dir poco estremi o pericolosi, guidata dal disperato Frank Villa (che nell’attentato ha perso tutto) che pare essere in modo assurdamente l’unica cosa che funzioni e che può sistemare qualcosa.
Un delirio, cinico, che con satira e violenza grida forte contro la confusione e le manifeste incapacità di essere in pace di un paese che dovrebbe essere il più progredito al mondo. Un fumetto che provoca in ogni sua pagina (e si vede quanto Chaykin, con un (forse anche troppo) compiaciuto autore che si beffa di tutto e mostra come a mali estremi possano funzionare a volte estremi rimedi. Riflessione un po’ forte, purtroppo. Un fumetto difficile da digerire anche per il caos delle vignette ma che ci porta in effetti diversi colpi di genio narrativi e una critica sociale che, pur non raggiungendo certe vette alla Garth Ennis, riesce a farsi ricordare. Eccome.
Quali sono stati i vostri fumetti preferiti del 2023? Cosa avreste aggiunto a questa classifica? Fatecelo sapere nei commenti!
E voi cosa ne pensate? Siete d'accordo con le nostre riflessioni?
Se volete commentare a caldo questo articolo insieme alla redazione e agli altri lettori, unitevi al nostro nuovissimo gruppo Telegram ScreenWorld Assemble! dove troverete una community di persone con interessi proprio come i vostri e con cui scambiare riflessioni su tutti i contenuti originali di ScreenWorld ma anche sulle ultime novità riguardanti cinema, serie, libri, fumetti, giochi e molto altro!