Dalla sua prima apparizione sul grande schermo nei panni di Eva Kant, Miriam Leone è riuscita a cogliere l’essenza di un personaggio della cultura pop traghettandolo verso la modernità. Se nel fumetto delle sorelle Giussani Eva non è mai stata un passo indietro a Diabolik, conservando le sue peculiarità caratteriali, nella trilogia dei Manetti Bros. il personaggio raccoglie questa eredità spingendola oltre e facendosi così portatrice di un discorso molto contemporaneo sulla rappresentazione della donna al cinema. In attesa dell’uscita dell’ultimo capitolo della saga, Diabolik – Chi sei?, ripercorriamo la figura della co-protagonista della trilogia attraverso l’interpretazione di Miriam Leone: la migliore Eva Kant possibile.
Eva, Angela, Luciana
Per comprendere lo spirito di Eva Kant dobbiamo fare un salto indietro nel tempo, uscendo dalle pagine inchiostrate degli albi di Diabolik. È il 3 marzo 1963 e nel terzo albo del Re del Terrore fa la sua prima comparsa Eva Kant che, di lì a poco, non diventerà solo compagna di Diabolik ma vera e propria co-protagonista dell’opera. Sofisticata, intelligente e spregiudicata, Eva Kant nasce per essere opposta e complementare a Diabolik: sia sul fronte grafico (lei ha i capelli biondi, lui scuri), sia su quello della caratterizzazione del personaggio (lei empatica, lui perennemente algido).
Le Giussani, pioniere in un’industria maschile, trasferiscono infatti in lei un anticonformismo a dir poco di rottura per anni Sessanta che ha permesso al personaggio non solo di distinguersi ma di sviluppare un’identità propria. Ne deriva che Eva non è la stereotipata figura femminile dipendente dal suo uomo, ma un personaggio attivo che compie imprese insieme a lui, aiutandolo e, molto spesso, salvandogli la vita. Qualcosa di insolito per un’epoca di eroi maschili che, nel corso del tempo, ha permesso a Eva Kant di affermarsi come icona pop femminile. Non è quindi un caso che per la sua interpretazione Miriam Leone sia partita proprio da questo per costruire la sua personalissima Eva Kant.
Fedeltà e modernità
A differenza infatti della sua predecessora Marisa Mell, la quale aveva interpretato Eva Kant nel film di Mario Bava del 1968 restituendone un’immagine piuttosto statica, Miriam Leone entra nei panni del personaggio cercando di trovare un suo equilibrio tra fedeltà al materiale originale e necessità di dare vita a una donna dalla personalità complessa e sfaccettata. Da ciò deriva anche il fatto che, nei film dei Manetti Bros., il personaggio di Miriam Leone non soltanto gioca un ruolo attivo fondamentale ma spesso innesca lei stessa l’azione: come abbiamo potuto vedere sia in Diabolik (2021), in cui viene raccontato il suo primo incontro con il Re del Terrore, e nel sequel Diabolik – Ginko all’attacco! (2022) dove Eva si allea con Ginko per vendicarsi di Diabolik.
Caratterizzata da un arco narrativo più complesso rispetto a quello della sua controparte maschile, che pur evolvendosi grazie al rapporto con la donna resta più simile a se stesso, Eva Kant è una figura moderna che non ha paura di osare, anche andando contro quello che la società vorrebbe per lei. Una donna dalla doppia anima che Miriam Leone riesce a far emergere dalle tavole donando al personaggio una tridimensionalità che buca lo schermo; muovendosi in un mondo di uomini sempre a testa alta, la sua Eva Kant non solo ricorda al pubblico quanto fosse moderno il personaggio già all’epoca della sua uscita, ma porta il dibattito su un piano contemporaneo.
L’ultimo capitolo della saga dei Manetti Bros.
Eva Kant è infatti un personaggio incredibilmente femminista che non trova una sua definizione nel suo compagno e co-protagonista. L’interpretazione di Miriam Leone fa leva proprio su questo, restituendo così il ritratto di una donna indipendente e che, tra luci e ombre, sceglie comunque il proprio destino per se stessa e non per volontà di qualcun altro. Nemmeno di Diabolik. Ne deriva che la sua è una Eva Kant moderna e fiera che si inserisce nel discorso della rappresentazione di genere con un personaggio che, ormai da cinquant’anni, non ha mai smesso di essere rivoluzionario rompendo gli stereotipi.
Dopo aver interpretato Eva Kant in Diabolik e Diabolik – Ginko all’attacco!, Miriam Leone tornerà per l’ultima volta a vestire i panni della co-protagonista della saga nell’ultimo film della trilogia dei Manetti Bros, Diabolik – Chi sei?. In quest’ultimo film, in cui Diabolik e Ginko sono catturati da una banda di criminali, la figura di Eva Kant sarà ancora più centrale. Diabolik – Chi Sei? diretto dai Manetti Bros. uscirà al cinema il 30 novembre. Insieme a Miriam Leone, nei panni di Eva Kant, ritroveremo Valerio Mastandrea nei panni dell’Ispettore Ginko e Monica Bellucci in quelli di Altea. Si aggiunge al cast Giancarlo Gianniotti che subentra a Luca Marinelli nel ruolo di Diabolik.
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