L’infermiera, la miniserie Netflix, è ispirata a una storia vera di cronaca nera accaduta in Danimarca nel 2015. Protagonista della vicenda è l’infermiera Christina Aistrup Hansen che è stata giudicata colpevole per gli omicidi di tre suoi pazienti, nonché di un altro tentato omicidio avvenuti all’ospedale di Nykøbing Falster.

Christina Aistrup Hansen, che oggi per ovvi motivi non pratica più, uccideva i suoi pazienti facendo loro assumere ingenti dosi di morfina e diazepam. Fu accusata da una collega infermiera di nome Pernille Kurzmann Larsen che convinse la polizia a indagare su ciò che avveniva all’interno dell’ospedale. Una scelta etica per Larsen, che però si ritrovò allontanata dai colleghi durante il processo, cosa che ha gettato più di qualche ombra sul reparto.

Il processo all’infermiera killer, infatti, coinvolse addirittura 70 testimoni e durò per quasi un mese (27 giorni, per la precisione) e, nonostante la condanna a 12 anni per quattro tentati omicidi, non si ebbero prove certe per confermare la colpevolezza di Hansen in modo da darle il carcere a vita. Il motivo è da ritrovarsi in un dettaglio capace di cambiare il verdetto: anche se fu dimostrato che gli abusi sui pazienti attraverso i medicinali non erano stati errori di comportamento, le perizie tecniche non potevano dimostrare che la morfina e il diazepam avessero condotto, in maniera innegabile, alla morte dei pazienti.

Christina Airstrup Hansen

Dopo alcune perizie psicologiche, si scoprì che Christina Aistrup Hansen soffriva di disturbo istrionico di personalità, che è caratterizzato da una forte estremizzazione delle emozioni e dal tentativo di farsi riconoscere costantemente dagli altri per soddisfare il proprio narcisismo. Proprio questa personalità fu ritenuta essenziale per avere causato la morte dei pazienti, come se l’infermiera volesse rendersi protagonista delle vite degli altri.

La dimensione ospedaliera sta riscuotendo un buon successo ultimamente. Oltre alla miniserie Netflix (che racconta il caso Hansen dal punto di vista di chi l’ha denunciata, ovvero Pernille Kurzmann Larsen), sempre sulla stessa piattaforma, è presenta dallo scorso autunno un film con Jessica Chastain dal titolo The Good Nurse, anche questo tratto da una storia vera e dalla forte dimensione thriller.

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Nato nel 1990, Matteo Maino è un critico cinematografico e il coordinatore editoriale di ScreenWorld.it e CinemaSerieTv.it. Nel 2016 ha conseguito la laurea magistrale in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale all'Università di Bologna. Ha partecipato a workshop di filmmaking con il regista Marco Segato. Dal 2019 al 2022 ha collaborato come critico e redattore per Movieplayer.it. Ha scritto centinaia di articoli e condotto diverse live streaming ed è ospite radiofonico nel programma webradio La Settima Ossessione.