I firmacopie sono considerati eventi prestigiosi per gli autori, in cui i fans dovrebbero fare la fila per ritirare copie autografate dei nuovi libri dei loro scrittori preferiti. La realtà, tuttavia, può essere ben diversa. Domenica scorsa  Chelsea Banning, autrice esordiente del romanzo fantasy Of Crowns and Legends, ha twittato di essersi sentita “in imbarazzo” dopo che solo due persone si erano presentate al suo primo evento di firmacopie. Fortunatamente per lei sono intervenuti, via web, numerosi scrittori di fama mondiale, tra cui Neil Gaiman, pronti a confrontarla svelando i loro signing più disastrosi.

Come si è visto, la tiepida risposta all’evento di autografi di Banning non è stata un’eccezione, nemmeno tra gli scrittori più noti al mondo. Il suo tweet è diventato virale nel giro di poche ore, dopo che la scrittrice ha ricevuto risposte da altri scrittori, compresi autori famosi come Neil Gaiman e Margaret Atwood, che affermavano di aver avuto esperienze simili e pertanto la cosa è assolutamente normale soprattutto agli inizi di carriera. Anche altri autori di bestseller come Min Jin Lee, Jodi Picoult e Sheila O’Flanagan hanno ricordato esperienze simili durante gli eventi per la firma dei libri.

Sarah MacLean, autrice della serie Scandal & Scoundrel, ha scherzato sul fatto che si tratta di un “terribile rito di passaggio” che ogni scrittore attraversa inevitabilmente nel corso della propria carriera.

Dopo che Banning ha twittato la sua esperienza, Of Crowns and Legends ha raggiunto il primo posto nella sezione fantasy Arthurian di Amazon. La scrittrice ha condiviso uno screenshot della pagina Amazon del suo libro e lo ha definito “il sogno di un sognatore che si realizza“. Tutto è bene quel che finisce bene.

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Nato ad Alessandria nel 1991, Andrea Venuti è un critico e saggista cinematografico nonché professore di Storia dell'arte. Attualmente collabora, in qualità di redattore, con tutte le realtà editoriali legate a Digital Dreams S.r.l (da ScreenWorld a CinemaSerieTv). Nel 2019 ha conseguito la laurea magistrale in Cinema e Media (110 e Lode) ed attualmente sta per ultimare un master di I livello in Discipline Artistiche. Dal 2014 ha iniziato a scrivere di cinema (specializzandosi in cinema asiatico) per diverse testate web e cartacee (FilmTv.it, Hong Kong Express, Movieplayer, Everyeye, Cina in Italia). Nel 2021 ha poi pubblicato per Profondo Rosso il saggio: John Woo e il crime movie di Hong Kong. Sempre nel 2021 è stato invitato, in qualità di ospite, al prestigioso Far East Film Festival di Udine (il festival cinematografico asiatico più importante d'Europa).