Se ho imparato qualcosa, è che quando Dio ti chiama… faresti dannatamente meglio a rispondergli

Questa citazione, tratta da Daredevil Vol. 8 #1 di Saladin Ahmed and Aaron Kuder, ci dona uno dei classici insegnamenti del Diavolo Rosso all’ombra di Hell’s Kitchen. Ma, se invece del Grande Burattinaio, Matt Murdock dovesse rispondere all’amore, come reagirebbe? Quale insegnamento porrebbe sulla strada tra la sua missione e l’occhio attento del lettore?

Quando si parla di Daredevil, l’attenzione spesso si concentra sulla sua maschera, le sue imprese eroiche e la sua battaglia contro il crimine, ponendo l’accento sulla grande relazione tra lui e Kingpin. Ma sotto quel costume rosso pulsa un cuore che, come la sua vita da vigilante, ha conosciuto più sofferenza che serenità.

Devil in love

Vignetta tratta da Daredevil Vol. 8 #1 di Saladin Ahmed and Aaron Kuder – ©Marvel Comics

Matt Murdock non è solo un eroe tormentato: esattamente come un coniglio bianco in una tempesta di neve, è un essere vivente che ama intensamente (forse troppo) e che spesso si ritrova ad affrontare l’amore come un campo di battaglia. Come se al posto del cuore ci fosse un’altra mappa di Hell’s Kitchen. Proprio come per i grandi topos eroistici del passato, l’amore segue gli schemi classici di una grande narrazione emotiva: tragedia, focolare domestico, infatuazione e ossessione; ogni relazione ci fornisce un nuovo schema dello spettro comportamentale di Matt Murdock.

E, come accade a Orfeo con Euridice (la love story più tragica della narrativa globale), spesso guardare è peccato, ma sentire è la massima espressione delle emozioni umane. Dunque, vignetta dopo vignetta, proviamo a incasellare le donne di Matt Murdock nel giusto genere letterario per scoprire in che modo l’amore muova il sole, le stelle e anche la difficile vita del più celebre avvocato della Casa delle Idee.

Karen Page: l’amore tragico

“Amor c’ha nullo amato, amar perdona” – ©Marvel Comics

Cosa serve a un uomo comune o a un supereroe per rinascere? Spesso il dolore e, molto più spesso, la morte. Ma se Orfeo si volta poco prima del traguardo, a Matt Murdock non tocca un destino migliore. Karen Page è, di certo, il grande amore di Daredevil: l’inizio di una lunga serie di relazioni che oscillano tra passione e tragedia.

Segretaria dello studio legale Nelson & Murdock, Karen è attratta sia dall’avvocato cieco, sia dal misterioso Daredevil, senza sapere che sono la stessa persona. Sia dall’uomo fragile, sia dall’eroe ancora più fragile. La loro storia è intensa ma tormentata, culminando in una spirale di tragedie che porterà Karen a una vita segnata da dipendenze e decisioni discutibili.

Anche quando Page viene modellata da Frank Miller come un’eroinomane, capace di vendere l’identità del Diavolo Rosso per una dose, Devil abbraccerà l’essenza stessa della tragedia e della rinascita pur di salvarla, in una delle scene più iconiche del personaggio. Mentre Karen si accascia tra le sue braccia, in sottofondo potete udire la voce di Francesca sussurrare:

Amor ch’a nullo amato, amar perdona.

Elektra Natchios: l’amore pericoloso

Il bacio tra Elektra e Daredevil – Emblema di un pericolo all’ombra di Klimt – ©Marvel Comics

Se ho perduto i miei giorni nella voluttà, rendimeli, gran Dio, perché possa riperderli ancora.

Suggerisce Julien Offray de La Mettrie, anticipando senza nemmeno volerlo (o conoscerlo) l’amore di Matt nei confronti del rischio, quel filo sottile che porta gli umani a voler provare la paura e a voler sperimentare il brivido del proibito. Un po’ come accade tra Batman e Catwoman, senza bisogno di scomodare il discutibile matrimonio firmato da Tom King nella sua run dell’Uomo Pipistrello.

Perché, se Karen rappresenta il lato più tragico dell’amore, Elektra è il fuoco ardente e distruttivo. Figlia di un ambasciatore greco, Elektra – creata sempre dal Deus Ex Machina della genialità, meglio noto come Frank Miller – è l’oscurità sotto le vestigia di un’assassina.

La loro relazione è segnata da un’equazione semplice: lei odia lui. Lui ama lei. Ma gli enemies to lovers, tanto cari al romance, sono più inquadrati in Enemies to Friends – descrivendo una storia che, proprio come il pericolo, corre su binari paralleli. Tra i due litiganti, il terzo gode… ma a farli morire in continuazione e si chiama Bullseye.
Elektra è l’antitesi di Karen: dove una cerca la redenzione, l’altra abbraccia l’oscurità, rendendo l’amore tanto irresistibile quanto impossibile.

Echo (Maya Lopez): l’amore tossico

Daredevil & Echo: Parti di un buco – Toxic su tela – ©Marvel Comics

Alla lunga collezione di amori con le gambe corte di Daredevil non poteva mancare quello tossico, così ben stemperato dalla narrazione ufficiale. Entrambi sono delle inguaribili red flag su gambe, le classiche persone da lasciar perdere dopo il primo date.

Fin dall’esordio, la loro relazione si basa su fondamenta d’odio e rancore. Fisk uccide il padre di Maya, la rende la sua figlia adottiva, la addestra e la convince che l’assassino sia proprio Daredevil. Ma, come ci insegna così bene l’MCU, spesso anche il diavolo è soggetto alle pagine del destino. Maya e Matt si incontrano e tra i due sboccia l’amore, temprato dalle battaglie che affrontano di notte. L’una contro l’altro, perché sotto le maschere non esiste posto per i sentimenti positivi.

Milla Donovan: la speranza fragile

Siete tutti cordialmente invitati… – ©Marvel Comics

Se temi il calore, allora Hell’s Kitchen non fa per te

parafrasando lo stesso Diavolo Rosso, viene facile chiederci:

In che modo il fuoco può rappresentare, non solo uno stile di vita, ma anche una famiglia felice davanti al camino?

Per rispondere al quesito ci viene incontro l’unica (e umile) speranza fragile nella vasta gamma di errori distrutti di Daredevil. Milla Donovan è forse l’unica donna che sembra portare a Matt un barlume di normalità. Anche lei cieca, si innamora di Matt per il suo coraggio e la sua bontà d’animo. I due si sposano, ma la felicità è di breve durata.

Gli eventi di Shadowland e il crollo mentale di Matt, oltre alla paura che Bullseye centri un’altra sua fidanzata in pieno petto, portano alla fine della loro storia, con Milla ricoverata in un istituto psichiatrico. Certo, Mr.Fear fa il grosso del lavoro, ma sarà proprio la doppia e pericolosa identità di Matt a gettare le fondamenta per la follia del personaggio più amorevole e meno conosciuto del ciclo del diavolo rosso. Una brutta giornata, ma senza nessuna inquietante risata in sottofondo.

La loro storia è un doloroso promemoria di come la vita di Daredevil sembri destinata a distruggere tutto ciò che di bello riesce a costruire. Perché, a proposito di amori che sfociano in follia, Medea descrive meglio di chiunque altro la loro fine:

Nessuno dei mortali è felice: quando abbonda la prosperità, uno può essere più fortunato più di un altro, ma felice mai.

Mary Walker (Typhoid Mary): l’amore squilibrato

Lo so, lui non è Daredevil… – ©Marvel Comics

Ma se l’amore per il rischio con Elektra e la discesa nella follia di Milla Donovan non bastano per accontentare i gusti dei più perversi, provate a immaginare una relazione con una delle grandi leggende del folklore orrorifico, ammantato persino dal triplicamento di personalità.
Typhoid Mary è una delle storie più pericolose di Matt. Affetta da un disturbo dissociativo dell’identità, Mary alterna momenti di dolcezza a episodi di pura violenza.

La sua doppia natura la rende tanto affascinante quanto letale, e la sua relazione con Matt è un riflesso delle battaglie interne dell’eroe: attrazione per l’oscurità e desiderio di redenzione. Mary Walker è ombre, ancora ombre, un altro po’ di ombre e un sottile stralcio di luce impolverata, di quella che si posa quando apri, dopo anni, l’unica finestrella della tua soffitta degli orrori. Non ci credete? Senza entrare nell’antipatico universo degli spoiler, sappiate che la relazione tra lei e Matt comincia da… un tradimento.

L’amore ai tempi del dolore

Daredevil
Daredevil e l’amore – ©Marvel Comics

Matt Murdock è un uomo diviso tra luce e oscurità: le sue relazioni riflettono questa dualità, proprio come i suoi costumi e il suo passato, il lavoro di suo padre o l’amicizia con Foggy. Dai grandi amori come Karen Page ed Elektra ai legami complessi con Mary Walker e Natasha Romanoff, ogni donna ha lasciato un segno indelebile nella sua vita.

Proprio come gli eroi decantati dagli oratori dell’antichità, il Diavolo rosso è un uomo che ama e soffre, che cerca la redenzione ma spesso trova solo dolore. E forse è proprio questa sua umanità, così imperfetta e struggente, a renderlo uno dei personaggi più affascinanti del panorama Marvel.
Perché, come suggerisce la fenice che con il rosso e i diavoli ha un certo legame: “Post fata resurgo – Dopo la morte torno ad alzarmi”… e a innamorarmi.

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