Le aspettative create negli ultimi mesi per la nuova serie di Star Wars non sono solo marketing e parole al vento, ma una promessa perfettamente mantenuta. Skeleton Crew è un’avventura spaziale-piratesca che riporterà le famiglie a viaggiare nella galassia più famosa del cinema… anche se in TV. E questo lo dico in piedi sul divano con le mani alzate e un gran bel sorriso piazzato sulla faccia, mah…
Posso dirlo solo per le prime 3 puntate viste in anteprima – ne mancano ancora 5 per il verdetto finale.
Dietro questo progetto c’è però una visione molto chiara, spinta da un’idea generale solida e ben definita. Una storia molto interessante che cattura sin da subito e trascina con forza in questa avventura con un fascino e una curiosità che non provavo da tempo – e non parlo solo dei prodotti Star Wars.
Genere: Avventura, Fantascienza
Durata: 8 episodi/40 minuti ca.
Uscita: 4 Dicembre 2024 (Disney+)
Cast: Jude Law, Ravi Cabot-Conyers, Ryan Kiera Armstrong
Una nuova avventura…
Skeleton Crew nasce, cresce e prolifera nell’ecosistema Star Wars, come è scontato che sia. Si presenta citando le basi e lo fa con grande audacia, ma anche con un filo di brillante arroganza piratesca che riesce a sorprendere e a divertire. Tutto il set up generale risulta comunque nuovo e vedere questa galassia da un punto di vista più giovane, data l’età dei protagonisti, è quasi rigenerante. La serie si racconta molto bene e trascina negli eventi con un ritmo tanto impeccabile quanto coinvolgente.
La speranza di vedere questa saga tornare in alto dove merita si sta riaccendendo, nonostante la paura di un nuovo scivolone sia sempre in agguato. Tornando alle cose importanti: le contaminazioni evidenti in stile Amblin, che si mostrano alla Spielberg e si raccontano come un film di Donner, sono una palese dichiarazione di intenti che però non affoga mai in quella nostalgia che spesso si lamenta nei prodotti che citano il passato di questi anni ’10.
… con uno spirito anni ’80
Tutto quello che vediamo e ascoltiamo ci riporta a “quel modo di fare film anni 80” e non semplicemente “a quei film” – spero di spiegarmi. L’intero reparto tecnico narrativo, dai personaggi alla narrazione, è di grande qualità perché si rifà a quel tipo di storie che hanno dato vita a innumerevoli successi. Non sarà difficile comprendere il suo essere paragonato a Stranger Things, ai Goonies, a Stand by Me, perché il modo di raccontarsi è il medesimo e non può fare altro che funzionare.
Tutte le informazioni che ci vengono date e tutte le domande o i dubbi che ci poniamo hanno sempre una risposta, una soluzione: niente è lasciato al caso e questo non può che aumentare l’apprezzamento per la serie. Concentrandosi sul pubblico, lo show coinvolge totalmente e immerge nel cuore dell’azione. Manca ancora qualcosa per esserne pienamente certi, ma Skeleton Crew può davvero essere l’altra faccia della medaglia in cui si trova Andor – il prodotto Star Wars più riuscito, coerente e concreto visto finora.
Per completezza, è giusto sottolineare anche un aspetto negativo di Skeleton Crew che si nota in alcuni frangenti: gli effetti visivi, soprattutto nella sequenza iniziale, non brillano come dovrebbero. Nell’economia di ciò che abbiamo visto, si tratta però di una goccia nel mare: un mare infestato da meravigliosi pirati.
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Conclusioni
Skeleton Crew è l’essenza di quello che Star Wars dovrebbe sempre essere: avventura, divertimento e azione che si intrecciano in un continuo viaggio nell’iperspazio. Star Wars non deve essere un giocattolo a uso e consumo dei soli tredicenni, come non deve essere un pretesto per vendere. Il suo compito è quello di riuscire a (ri)portare intere generazioni dentro quella galassia lontana, lontana - e sì, Skeleton Crew sembra riuscirci molto bene.