La nuova serie TV di Harry Potter, che HBO prevede di trasmettere nel 2027, sta procedendo senza che le posizioni personali di J.K. Rowling sulle questioni transgender abbiano influenzato il lavoro del team creativo. Il CEO di HBO e Max, Casey Bloys, dopo aver fornito dettagli sullo stato dei lavori di Euphoria 3, ha affermato che, sebbene Rowling sia stata coinvolta nella selezione di sceneggiatori e registi, come la showrunner Francesca Gardiner e il regista Mark Mylod (Succession, His Dark Materials), il suo coinvolgimento non ha avuto effetti sul casting o sulla produzione in generale. L’autrice non ha scoraggiato la partecipazione dei talenti né ha condizionato le scelte di inclusività della serie:
È stata abbastanza coinvolta, è stata molto coinvolta nel processo di selezione dello scrittore e del regista. Immagino che avrà opinioni sul casting. Non ha influenzato il casting o l’assunzione di scrittori o personale di produzione o altro, quindi non ne abbiamo risentito.
Rowling, nota per le sue opinioni critiche sulla comunità transgender, ha suscitato negli anni opinioni contrastanti anche all’interno del fandom, ma anche tra alcuni attori del franchise cinematografico. Tuttavia, HBO ha lanciato un casting aperto e inclusivo per i ruoli dei protagonisti quali Harry, Hermione e Ron, assicurando la selezione di giovani talenti britannici e irlandesi senza limitazioni basate su etnia, genere o orientamento sessuale. La serie, concepita come un adattamento fedele dei sette libri, avrà sette stagioni, ciascuna dedicata a un anno scolastico a Hogwarts. Di recente si è anche parlato di chi potrebbe interpretare Silente nella serie tv.
Bloys ha anche discusso la difficoltà di mantenere una coerenza temporale per i giovani attori, che potrebbero crescere notevolmente tra una stagione e l’altra. HBO sta valutando di girare le prime due stagioni a breve distanza l’una dall’altra per mantenere la credibilità dell’età dei personaggi. Nonostante questa pianificazione, l’annualità delle stagioni potrebbe non essere garantita, poiché dipenderà dal tempo di scrittura e produzione.