La notizia di un enorme grattacielo costruito in Cina per ospitare un enorme allevamento intensivo di maiali sta suscitando molto clamore mediatico. La rivelazione fa paura perché la struttura potrebbe essere il serbatoio di nuovi e pericolosi virus. La fabbrica della morte si trova nella periferia meridionale di Ezhou, a cento chilometri dalla famigerata città di Wuhan, dove si è registrato il primo focolaio di Coronavirus.

Il Pig Palace, come viene chiamato il grattacielo, appartiene all’azienda Hubei Zhongxin Kaiwei Modern Farming. I primi suini sono stati fatti entrare nell’ottobre 2022, attualmente la struttura, di 26 piani, ospita più di 20mila maiali, ma non è ancora a pieno regime. Al suo fianco sta sorgendo un grattacielo gemello, e le due fabbriche, quando saranno terminate, potranno ammassare, che forse è il termine più appropriato, 1 milione e duecentomila maiali.

Il governo cinese, che sta pubblicizzando il progetto sui social, assicura che la struttura verticale non comporta nessun rischio per i maiali che sono costantemente monitorati. I suini, inoltre, sono nutriti grazie a 30mila punti di alimentazione automatici, attivati dai veterinari che si alternano nella sala di controllo. L’ultimo piano del grattacielo è occupato da enormi serbatoi che contengono il cibo per gli animali, circa un milione di mangime al giorno.

In merito alle possibili infezioni, Roberto Burioni su Twitter ha scritto: “Dal mio punto di vista, un paradiso per i virus. PS: animalisti dove siete?“. Su Change.org è stata aperta una petizione per far chiudere la struttura, sono state raggiunte 117mila firme che difficilmente convinceranno il governo di Pechino a chiudere il Pig Palace.

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In attesa del terzo scudetto del Napoli mi nutro di serie tv e film. Odio il binge watching, ma ringrazio Netflix per Narcos e la sua meravigliosa sigla. Nel cuore mi sono rimaste Battlestar Galactica e Friday Night Lights. Adoro le serie britanniche, anche quelle con i parroci che risolvono omicidi mentre la polizia sta ancora esaminando il cadavere. Devoto al dio dei pilot, perché tutti meritano un'occasione. Il resto, dopo Il Padrino e un concerto del Boss Bruce Springsteen, è noia, come diceva Franco Califano.