Fallout è uno dei videogiochi più amati di tutti i tempi, ma a onor del vero è diventato davvero famoso e, ormai, considerato di culto solo dopo che è uscito il suo terzo capitolo. A cura di Bethesda e Todd Howard, ha fatto da apripista per un genere che non era mai stato gestito a dovere o con modalità tendenti agli horror. Lo stile di Fallout è unico e inimitabile. Scanzonato, divertente, ucronico e con un’ambientazione retrofuturistica, con personaggi e dinamiche al limite dell’assurdo, ma in cui la gravità della guerra non viene mai sottovalutata.
Anzi è proprio la guerra il fulcro di tutto. Il mondo è stato sconvolto da un inverno nucleare che ha fatto prosperare i mutanti, creature giganti che ora vagano per la superficie, potenziate dalle radiazioni. Chi è riuscito a sopravvivere si è stanziato fuori dalle grandi città in un contesto estremamente e deliziosamente western. Tuttavia ci sono altri sopravvissuti. Gli abitanti del mitico Vault, un bunker che ha preservato generazioni di persone. La protagonista della serie tv, da poco giunta in streaming, ispirata al videogioco e scritta da Jonathan Nolan, vive in uno di questi Vault, ma dovrà avventurarsi nel mondo devastato dalla guerra per ritrovare il padre disperso.
La nostra missione, invece, sarà quella di raccontarvi qualche chicca e retroscena su quello che è considerato uno dei migliori videogiochi di sempre. Sia per darvi delle informazioni in più sulla serie tv, sia per farvi scoprire qualcosa di nuovo e accattivante che non conoscevate sul gioco. Perciò ecco ben 15 curiosità su Fallout.
1. Le vere origini dei Vault
All’interno della serie videoludica, come per quella televisiva, il Vault è l’elemento più caratteristico, oltre che il cardine per tutta la storia. La protagonista nasce lì e gli eventi ruotano attorno a questo luogo così stravagante e futuristico. Si tratta di un enorme e avanzatissimo bunker antiatomico nel quale si rifugiano i sopravvissuti della guerra nucleare che ha devastato il pianeta, vivendo sottoterra per generazioni. Tuttavia inizialmente dovevano avere un altro utilizzo nella storia.
Infatti come spiegato da Timothy Cain, il creatore del capitolo originale del franchise e della trama, i Vault non erano stati da lui pensati per essere dei bunker, ma delle astronavi! Secondo la sua idea, poi scartata, i piani alti del governo e dell’enclave avrebbero dovuto pensare che dopo lo scoppio delle bombe non ci sarebbe stata una Terra da ripopolare e la cosa migliore poteva essere partire per lo spazio e colonizzare altri pianeti. Una bella differenza rispetto a come conosciamo ad oggi i Vault.
2. Un’ispirazione cinematografica
Da dove nasce l’idea dietro la realizzazione di Fallout? Film e libri steampunk post apocalittici sono stati fonte di chiara ispirazione per il gioco, ma in realtà il tutto risale a una grandissima delusione da parte del team di sviluppo. Infatti, sebbene ad oggi sia conosciuto per essere uno dei titoli di punta di Bethesda, i primi due giochi erano stati sviluppati da Interplay, precisamente da Brian Fargo, Tim Cain, Chris Taylor, Feargus Urquhart, Chris Avellone e Leonard Boarsky. La software house aveva rilasciato sotto l’etichetta della neonata Electronic Arts un gioco che divenne in breve tempo un cult: Wasteland.
Ispirandosi al film Alba Rossa (1984), si trattava di un gioco di ruolo strategico ambientato in un mondo post apocalittico sporco e marcio, in cui il protagonista doveva combattere per la propria sopravvivenza. Le vendite furono ottime e divenne in breve tempo una delle produzioni più amate dai fan che ne chiesero un seguito, esattamente come gli sviluppatori che scalciavano all’idea di poter continuare la storia. Tuttavia la EA aveva altri piani e congelò il progetto. Separatisi dalla compagnia, la Interplay non poteva fare Wastland 2 perché la proprietà intellettuale era stata acquisita dai loro precedenti datori di lavoro, perciò, ispirandosi al romanzo Io Sono Leggenda, alla pellicola La Città Perduta e al secondo capitolo cinematografico di Mad Max (in Italia conosciuto con il titolo di Interceptor – Il Guerriero della Strada), venne dato il via al progetto V-13, ovvero Vault 13.
Quello che era nato come sequel spirituale di un loro vecchio gioco, aveva bisogno di un’identità propria e non doveva ricordare eccessivamente Wastland. Per questo motivo è stata presa la scelta di mettere a confronto il contesto scenico fortemente ispirato a Mad Max, nel quale troviamo lande desolate pericolose piene di predoni cannibali e animali mutanti, con uno stile tendente al comico, ricco di allegre canzoni anni ’50 e per l’ingenuità di quel periodo. Un perfetto contrasto per dare originalità al titolo e in grado di diventare un marchio riconoscibilissimo e amatissimo.
3. Il primo Fallout 3
Come detto in precedenza, la casa di sviluppo del videogioco era Interplay e nel 1997 venne pubblicato il primo gioco della serie. Tuttavia fu un disastro con le vendite, sebbene si fosse ritagliato una bella fetta di appassionati. Il suo seguito venne amato da critica e pubblico, ma ancora una volta i guadagni furono troppo bassi. In seguito ad alcuni spin off di scarso successo e progetti cancellati uno dopo l’altro, il team iniziava a vedere il momento della propria redenzione con lo sviluppo nel 2004 del terzo capitolo della saga.
Fallout 3 prometteva di essere una vera e propria rivoluzione non solo per la serie, ma anche per il genere. Con il Jefferson Engine, un motore grafico 3D avanzatissimo, erano stati promessi modelli poligonali mai visti e un livello di dettaglio per quel periodo incredibili. Con l’inserimento di una trama più avvincente, il triplo delle scelte morali in grado di modificare il prosieguo dell’avventura a ogni partita, la possibilità di scegliere tra un sistema di combattimento a turni o action in tempo reale e con l’aggiunta della modalità multiplayer avrebbe cambiato il mercato e fatto la storia.
Purtroppo la compagnia aveva accumulato ben 59 milioni di dollari di debiti e, dopo che la maggior parte dei creativi hanno abbandonato la nave che affondava, la proprietà intellettuale del gioco venne venduta per 6 milioni a Bethesda. I nuovi arrivati non presero in considerazione nessuna delle idee del Fallout 3 che avevano appena acquisito per svilupparne un altro da zero. Il risultato, in ogni caso, fu uno dei più grandi successi commerciali nella storia dei videogiochi.
4. I creatori originali tornano alla riscossa
Per quanto Fallout 3 sia stato il primo grande successo in termini di vendite della serie, guadagnando il doppio di tutti gli altri capitoli messi insieme, i fan considerano un altro titolo come il vero capolavoro. Stiamo parlando di Fallout: New Vegas, diretto prequel della serie tv di Prime Video, sviluppato dai creatori originali che avevano dovuto vendere la proprietà intellettuale a Bethesda.
Infatti nel momento in cui venne dichiarato pubblicamente che Interplay aveva accumulato quei 59 milioni di debiti, parte del team originale di sviluppo decise di fondare un’altra software house chiamata Obsidian Entertainment. Non potevano più mettere le mani sulla loro creatura, ma Bethesda decise di accontentarli facendo loro sviluppare un’espansione ambientata a Las Vegas e che doveva essere un progettino di poco conto. Quasi un ultimo addio.
New Vegas divenne un videogioco mastodontico al punto che venne rilasciato dopo 2 anni e richiese di diventare uno spin off a tutti gli effetti. La storia estremamente più intrecciata del gioco originale, un numero spropositato di scelte morali che cambiavano anche l’atteggiamento dei personaggi intorno al giocatore, un sistema di reputazione e di fazioni furono i punti di forza di questa produzione che in brevissimo tempo ha surclassato la fama del predecessore. Purtroppo i frequentissimi bug portarono a scarse vendite e all’allontanamento definitivo di Obsidian dai progetti futuri, ma ad oggi Fallout: New Vegas è riconosciuto come il capitolo più profondo e puro per come era stato originariamente pensato.
5. Anni ’50 o anni 2000?
Una delle grandi particolarità di Fallout è il suo stile da spot pubblicitario anni ’50, con le canzoni di Cole Porter e Billie Holiday, le acconciature cotonate e le ambientazioni che ci fanno sentire all’interno di Happy Days. Questo perché il mondo in cui vive (o sopravvive) il protagonista è rimasto fermo nel tempo dopo lo sgancio delle bombe, tuttavia la guerra che ha portato alla fine della società come la conosciamo non è iniziata nel 1950, ma nel futuristico 2077, fino al 2296 quando è effettivamente ambientata la serie televisiva.
Infatti secondo la cronologia dei giochi, già nel secondo dopoguerra avviene un avanzatissimo sviluppo tecnologico grazie all’utilizzo dell’energia atomica, portando alla costruzione di armi, macchine e robot, ma provocando un blackout della cultura, della moda e dell’arte. Inoltre altre tecnologie non vengono scoperte, come i transistor, impedendo la miniaturizzazione dei processori e facendo sì che continuino ad esserci tv a tubo catodico e grossi pc. Ovviamente è tutta una scusa degli sviluppatori che adoravano l’idea di mettere in contrasto un mondo futuristico decaduto e la bellezza patinata della metà del ventesimo secolo in quello che è chiamato atompunk (o retrofuturismo).
6. La cronologia degli eventi: tremendamente attuale
Ogni nuovo capitolo della saga, compresa la serie tv di Prime Video, ha aggiunto tantissimi dettagli a quella che è la cronologia degli eventi. Ciò che delinea l’inizio del disastro della società all’interno della storia è lo scoppio di una pandemia globale nel 2052, che porta alla decimazione di un alto numero della popolazione. Subito dopo nello stesso anno le risorse del pianeta iniziano a scarseggiare al punto che non è più possibile sviluppare alcune tecnologie di uso comune e l’Europa, dipendente dalle importazioni in medio oriente, dà il via alla Guerra delle Risorse.
In seguito all’invasione di alcuni stati minori da parte di non citate superpotenze, le crisi umanitarie portano a un deterioramento degli equilibri di potere e allo scioglimento definitivo delle Nazioni Unite e all’inizio del collasso di svariati stati europei. La crisi climatica sconvolge il pianeta e negli anni successivi saranno la Cina e l’America a portare avanti il duopolio di tutte le risorse globali e lo sviluppo di armi di distruzione di massa sempre più potenti. Come detto in precedenza, nel 2077 cadono le prime bombe e in solo due ore tutto il mondo finisce nel caos. Una serie di previsioni e fantasie anche troppo precise che hanno fatto accapponare la pelle a molti utenti sui social.
7. Il Giappone apporta differenze per sensibilità storica
All’interno del terzo capitolo del gioco è presente una missione, tra le più caratteristiche e amate poiché mette in discussione la moralità del giocatore, denominata Il Potere dell’Atomo. La si può iniziare parlando con Mr. Burke a Megaton per poi seguirlo fino alla Torre Tenpenny e gli viene chiesto di scegliere se uccidere tutti gli abitanti del complesso o far scoppiare una bomba atomica situata proprio a Megaton.
In Giappone la missione è stata rimossa per sensibilità storica poiché a nessun giocatore sul suolo nipponico deve essere data la scelta se attivare una testata nucleare. Inoltre l’arma più potente del gioco, il Fat Man (che prende il nome dalla vera bomba che ha distrutto Nagasaki) che permette di sparare delle mini atomiche è stata anch’essa tolta dal videogioco. Piuttosto comprensibile.
8. Nuka Cola: un grande omaggio, una forte critica
Uno degli elementi più caratteristici dei videogiochi, che torna in minima parte anche nella serie tv, è la Nuka Cola. Con il crollo della società, il denaro contante ha perso ogni valore ed è al pari di carta straccia. Tuttavia si è venuta a creare una nuova valuta che permette al giocatore di commerciare e acquistare beni e armi, ovvero i tappi di Nuka Cola.
La bevanda nel gioco è una gazzosa estremamente diffusa e commercializzata prima dello scoppio delle bombe e vuole essere un omaggio e una parodia al tempo stesso della Coca Cola. Il creatore della Nuka è, infatti, John Caleb Bradberton il cui nome è un mix dei fondatori della Coca e della Pepsi, rispettivamente John Stith Pemberton e Caleb Bradham. Inoltre la bevanda nata per il videogioco viene rinvenuta in più di una versione, rappresentando una forte critica alle bibite della realtà per gli ingredienti nocivi e non naturali con cui sono realizzate e per la pericolosità che si cela dietro un uso massivo.
Infatti, tra le varianti la più famosa è la Nuka Cola Quantum, dal colore viola acceso che è in grado di potenziare il personaggio, ma di danneggiarlo a lungo termine essendo radioattiva. Gli ingredienti per realizzarla sono Acqua Gassata, Caramello, Aspartame, Acido Fosforico, Benzoato di Potassio, Acido Citrico, Caffeina, Antibiotici, Vitamine e Tonici. Un gran bel mix tossico.
9. Qualche piccolo problema tecnico
La serie videoludica è riconosciuta per l’incredibile quantità di bug, glitch e problemi tecnici, grafici e di programmazione. In tantissimi casi era impossibile proseguire con il gioco, si perdevano tutti i salvataggi costringendo il giocatore a ricominciare dall’inizio oppure si trattava di problemi visivi. I fan hanno, infatti, soprannominato il gioco con il titolo di Fallbug o Bugout. In ogni caso, alcuni di questi errori sono stati sfruttati, dai programmatori o dal pubblico, fino a diventare elemento distintivo.
Ad esempio la città di New Vegas, su cui è basato l’omonimo spin off, doveva essere infinitamente più grande, ricca di dettagli, torrioni e dungeon. Purtroppo i limiti tecnologici hanno fatto sì che, pad alla mano, fosse tragicamente più piccola rendendola ugualmente caratteristica e amata dai fan. Altro elemento è dato dall’assenza di scale in ogni gioco. Vennero rimosse perché i personaggi controllati dall’intelligenza artificiale non riuscivano a usarle. Parliamo poi del fatto che il lancio del gioco sul mercato doveva avvenire il 23 Ottobre 2008, data che nella cronologia ufficiale rappresentava lo sgancio delle bombe (almeno per giorno e mese si intende), ma a causa di un errore è uscito 5 giorni dopo. Infine i bramini, le mucche a due teste, possono essere capovolte se le si colpisce quando non si hanno armi equipaggiate, facendo sì alla nascita di un meme dedicato.
10. Il misterioso estraneo: realtà o allucinazione?
All’interno del gioco, in particolare dal terzo in poi, è possibile sbloccare un’abilità denominata Il misterioso estraneo che ci permette di farci aiutare da un pistolero con un cappello fedora calato sugli occhi a coprirne il volto e un lungo cappotto da investigatore privato. La sua mira è infallibile e sconfiggerà ogni nemico per poi volatilizzarsi. Appare solo in casi di estrema necessità e non è mai stato rivelato il suo nome o chi sia davvero.
In fin dei conti è soltanto un’abilità, un potere che viene sbloccato e usato, ma i fan hanno provato a contestualizzarlo all’interno della trama e dargli un significato recondito. Sarebbe, infatti, un’allucinazione dovuta all’elevata quantità di radiazioni subita o a causa dello stress della battaglia. Rappresenterebbe uno stimolo per il personaggio a continuare a combattere e alcuni hanno anche ipotizzato che sia il protagonista stesso che crede di essere un misterioso figuro. Gli sviluppatori sono a conoscenza di queste teorie e con ogni nuovo gioco inseriscono dettagli atti a rendere la community sempre più attiva e curiosa. Chissà se prima o poi daranno una spiegazione ufficiale. O se verrà trasposto nella serie tv.
11. Numeri significativi
Nella serie tv di Fallout sono stati inseriti due tipi di numeri che hanno un significato particolare e che nascondono segreti intriganti. Il primo va ricercato nell’ultimo episodio, quando (senza fare spoiler, state tranquilli) un certo personaggio inserisce un codice numerico in un tastierino, ovvero 101097. In questo caso ci si vuole riferire alla data di uscita del primissimo capitolo della saga, arrivato sugli scaffali il 10 Ottobre del 1997.
Tuttavia come avevamo detto c’è un altra sequenza presente, nella puntata 6, in una scena in cui risalta un numero di telefono. Ovviamente i più curiosi in America hanno provato a chiamare il 213-258-2858 e incredibilmente hanno ricevuto risposta, sebbene non quella che si aspettavano. Un uomo urla, torturato e straziato dal dolore. Questa la registrazione che è possibile ascoltare. Inoltre se si manda un messaggio allo stesso numero si ottiene in risposta la scritta “Grazie per aver scritto a Vault-Tec. Il prossimo appuntamento disponibile è fra 33 settimane, please stand by!“. Il 33 è un chiaro riferimento al Vault 33 della serie, ma alcuni sospettano che Bethesda o Prime Video potrebbero annunciare qualcosa fra 33 settimane, ovvero il 29 Novembre 2024. Una cosa è certa: sono riusciti a farci venire i brividi.
12. Un ricco merchandise
Fallout è tornato alla ribalta e ormai piace a tutti, tant’è che i giochi sono in testa alle classifiche di vendite, grazie al successo avuto con la serie tv e sono in tanti a chiedersi quanto fosse approfondito il fenomeno nella cultura di massa. Il merchandise legato a questo meraviglioso e spaventoso universo dimostra quanto la produzione Amazon sia solo l’ultima arrivata. Ne è un esempio la quantità incredibile di tazze, bicchieri, portachiavi, abbigliamento di tutti i tipi e giochi da tavolo (ben 5, di cui uno in distribuzione quest’anno) rilasciati nel corso del tempo.
Ma non solo! Le armi sono state replicate, l’armatura atomica in ognuna delle sue varianti è diventata un pezzo da collezione e anche il Pip-Boy è stato commercializzato. Quest’ultimo era acquistabile all’interno della collector’s edition di Fallout 4 e non solo era indossabile al polso come vediamo fare a Lucy nella serie tv, ma era anche perfettamente funzionante.
13. Il videogioco nella serie tv e la serie tv nel videogioco
La serie di Fallout è una trasposizione fedele nelle atmosfere e nell’essenza di quello che è il mondo in cui si muovono i personaggi, tuttavia questi ultimi sono del tutto originali. La scelta è dovuta dal fatto che i creativi volevano sbizzarrirsi con una trama tutta nuova e poter raccontare un volto inedito della zona contaminata. Infatti alcuni elementi distintivi dei giochi (come i supermutanti o i micidiali Deathclaw) non sono presenti e li si potrà trovare solo nella seconda stagione, per poter dare ampio respiro a dei protagonisti che devono muoversi sul proprio percorso.
Tuttavia non è solo la serie a essersi ispirata al gioco, ma gli elementi originali della produzione Prime Video sono entrati ufficialmente nella versione videoludica. La pistola a tranquillanti che usa Lucy è, infatti, inedita e un modder l’ha aggiunta a Fallout 4 rendendola una delle armi più potenti da usare. Inoltre in Fallout Shelter, gestionale in cui è possibile costruire e amministrare il proprio Vault, sono stati aggiunti i personaggi di Lucy, Maximus, il Ghoul e il cane.
14. Importanti collaborazioni
Nel corso degli anni il marchio Fallout ha realizzato delle collaborazioni e dei cross over piuttosto interessanti. Nell’ultimo periodo sta facendo parlare di sé più del solito per la possibilità che l’armatura atomica e altre skin vengano aggiunte al popolare Fortnite, il battle royale più giocato al mondo.
Ma non ci si ferma qui, anzi il famoso gioco di carte collezionabili Magic The Gathering sta producendo i mazzi a tema Fallout per un periodo di tempo limitato, con alcune carte che sono già rarissime e richiestissime, raggiungendo cifre folli nelle aste online, avvicinandosi ai milioni di dollari per una sola carta!
15. Statistiche e punti esperienza nella serie tv
Fra le meccaniche di gioco più originali c’è l’assegnazione di punti caratteristica scelti in base alla forza, la percezione, la resistenza, il carisma, l’intelligenza, l’agilità e la fortuna (S.P.E.C.I.A.L. in inglese). Queste caratteristiche sono visibili per un attimo nel Pip-Boy di Lucy e alcuni utenti hanno analizzato ogni singola scena della serie per cercare di capire non solo quali fossero i punti caratteristica di ogni personaggio all’inizio della storia, ma anche quali abilità possieda la protagonista e quanti punti esperienza avrebbe guadagnato avanzando per la sua strada.
Di seguito vi riportiamo gli S.P.E.C.I.A.L. dei vari personaggi, quindi ogni valore numerico è riferito alla caratteristica sopra elencata. Per il Ghoul ci troviamo su degli elevatissimi 5, 6, 7, 7, 4, 7, 4 e per Maximus ci attestiamo su una maggiore forza fisica, ma una minore astuzia ovvero 7, 6, 6, 5, 4, 7, 5. Per quanto riguarda Lucy la forza è molto bassa, ma gli altri parametri sono i più bilanciati (se fosse un personaggio all’interno del gioco si intende) con 4, 7, 6, 5, 6, 5, 7, con abilità innate quali eloquenza, scienza e riparazione. Nel corso della sua avventura avrebbe giocato a modalità sopravvivenza a causa della sua costante sete e tra combattimenti e missioni completate (scandite dai punti chiave delle puntate) avrebbe ottenuto tra i 5.000 e i 6.000 punti esperienza, raggiungendo il livello 8.
In base a questo conteggio degli XP, alcuni utenti online stanno ipotizzando che se si manterrà costante potrebbe essere un segnale del prosieguo della serie con ulteriori 3 stagioni. Questo perché il livello massimo raggiungibile è il 30esimo, generalmente, perciò se ogni stagione avanza di 8 livelli, ci vorrebbero in totale 4 stagioni per farle raggiungere la fine del suo viaggio. Una previsione molto fantasiosa, non c’è che dire.