Quando è stata l’ultima volta che siete rimasti fulminati, per non dire proprio innamorati, al primo sguardo di un titolo, gioco, libro o film in uscita? Con l’età che avanza, spesso e volentieri viviamo di incertezze e dubbi, ma sin dal primo sguardo dato a Clair Obscur: Expedition 33, mille ingranaggi fermi da troppo tempo hanno cominciato a muoversi all’impazzata.
Un GDR con fortissime derivazioni da jRPG, realizzato da un neonato team francese, infatti i ragazzi di Sandfall Interactive sono ex sviluppatori francesi andati via da Ubisoft per trovare la libertà di creare e narrare una storia inedita e intrigante a cui avviluppare una struttura di gioco che possiamo definire al pari di una scommessa. Ci abbiamo giocato per diverse ore grazie a una demo dedicata alla stampa e dobbiamo dirlo, ci siamo innamorato follemente di questo gioco, tanto da volerlo subito.
Clair Obscur Expedition 33, la minaccia della Pittrice

L’incipit narrativo è dei migliori: nella Francia della Bella Epoque, su un’isola lontana vive la Pittrice, un’entità misteriosa che ogni anni dipinge su un monolite magico un numero. In quel momento, tutte le persone di età uguale al numero dipinto, vengono cancellate di colpo. Una morte imminente. Questo avviene una volta l’anno. L’ultimo numero dipinto è stato il 34. Tra dodici mesi, sarà dipinto il numero 33. La Pittrice sta facendo un conto alla rovescia per la fine dell’umanità.
Ogni anno, le persone prossime alla cancellazione, mettono insieme una spedizione per navigare nelle gelide acque attorno l’isola della Pittrice, sconfiggerla e porre fine a questo conto alla rovescia mortale. Ecco dunque la Spedizione 33, armata come possibile – con alcuni gustosi feticci tra il magico e il clockpunk – dirigersi verso l’isola e trovarsi subito dispersi a causa di una tempesta.
Un uomo misterioso di 50 e più anni (come è possibile che esistano persone più anziane dei 33 anni?), i resti delle precedenti Spedizioni, la necessità di trovare superstiti per formare una squadra abbastanza forte per confrontarsi con tutte le minacce dell’isola. Benvenuti a Clair Obscur Expedition 33.
Un po’ a turni, un po’ in tempo reale

Con la premessa della ricerca dei nostri compagni, negli iniziali panni di Gustave, prendiamo subito confidenza con il sistema di combattimento che si avviluppa attorno uno scheletro classico da GDR a turni, con una forte contaminazione di elementi in tempo reale.
Nel dettaglio, ogni membro del party può colpire da lontano un nemico. Questa azione in particolare si può effettuare al di fuori del turno di gioco, seguendo una scia di punti azione, gli stessi che servono per fare gli attacchi speciali. In possesso di tre punti azioni dunque possiamo decidere se sparare subito e da lontano con la pistola di Gustave per tre volte, e fare qualche danno prima del turno, magari colpendo qualche zona critica del nemico, oppure tenerci i punti azioni e sfruttarli nel nostro turno, magari attivando un’abilità speciale.
Una variazione sul tempo che si applica anche durante le fasi offensive dei nemici, infatti non saremo mai personaggi inermi ai colpi nemici, ma sempre in tempo reale, possiamo schivare, deviare o anche saltare. Qui è tutta una questione di tempismo, infatti sapendo frame e moveset dell’attacco dei nemici, al momento giusto possiamo mettere in atto le tre mosse di evasione riportate prima.
Non si tratta solo di evitare di essere colpiti, bensì deviare un colpo nemico, regala un’alta percentuale di poter contrattaccare subito, andando a colpire alle spalle il nemico e facendo subito un colpo critico. Insomma, a noi la scelta, se avere il coraggio di rischiare e chiudere lo scontro in tempo brevi, oppure andare sul sicuro, evitare con buon tempismo i colpi e dedicarsi poi ad un’offensiva durante il nostro turno di attacco.
Tutto è scritto

Al netto di un sistema di gioco che è tutto da scoprire, grazie alle diverse abilità uniche di ogni membro del party che andremo a costruire, un altro degli aspetti più riusciti del gioco è l’esplorazione dei pericoli dell’isola. Con delle mappe forse un pochino confusionarie, ma esteticamente ispirate e brillanti, a reggere l’attenzione è la memoria delle precedenti spedizioni.
In tutti i raccordi di trama c’è una solida consapevolezza: la Spedizione, qualunque essa sia, ha una natura totalmente suicida. Da perdere non c’è nulla, quegli uomini e donne sono ormai condannati a sparire da lì a pochi mesi. Tanto vale cercare di riuscire e sconfiggere la Pittrice, altrimenti la morte è la certezza più vicina a loro. Sarà dunque straziante recuperare i diari delle precedenti Spedizioni, in special modo di quelle di età più alta come dagli 80 in su. Spedizioni di uomini e donne anziane che poco possono contro creature e pericoli mortali, eppure consapevoli di ciò, si adoperano per lasciare indicazioni alle Spedizioni più giovani che arriveranno dopo di loro. La memoria può essere un alleato fortissimo.
Nei momenti di formazione degli accampamenti dunque, probabilmente vedrete vacillare il gruppo, avere crisi di nervi ed evocazioni esistenziali. Eppure in tutto ciò, questa disperazione si percepisce in battaglia con una risposta e determinazione tutta nuova. Combattiamo assieme a loro, sempre sporchi e stanchi, ma sappiamo di voler tentare nel portare a casa la pellaccia, nonostante tutto.
Clair Obscur Expedition 33 esce il 24 aprile. L’esperienza della demo per la stampa è stata fulminante. L’unico consiglio possibile in tutto ciò è quello di fare vostro questo titolo all’uscita. Gemme di tal calibro, sono fiori rari.