Più si va avanti nella sfida, più le eliminazioni da MasterChef Italia 12 si fanno amare e dolorose per i concorrenti. C’è poco da fare, quando il traguardo sembra vicino, ti sembra di toccarlo. Poi, però, se la sfortuna ci mette lo zampino c’è ben poco che si può fare. Chiedetelo a Giuseppe Carlone e Silvia Zummo che ieri sera hanno dovuto abbandonare il cooking show di Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, disponibile su Sky Uno e in streaming su NOW. Una puntata segnata da una Black Mistery Box costata subito cara a Beri Cooper e da uno Skill Test con Jeremy Chan che ha infranto i sogni della simpatica imprenditrice romana.
Ecco allora il resoconto della chiacchierata con Silvia Zummo e Giuseppe Carlone, eliminati da Masterchef Italia 12. Uno spettacolo in cui ogni singola mossa può essere quella decisiva.
MasterChef Italia 12, tennis o calcio?
Tra gli elementi che sono saltati subito all’occhio nel doppio episodio di ieri dobbiamo sicuramente annoverare la fronda palese contro Francesco, sempre più solo e sempre più messo ai margini dal gruppo. La sua risposta? “MasterChef è tennis, non calcio, si gioca da soli”.
Anche per Silvia e Giuseppe è davvero così? “In questa edizione si è visto più il gioco di squadra. E nel mio modo di vedere ha senso se devi portare una squadra al traguardo tutti assieme – ci ha risposto Giuseppe -. Ma in una competizione ci sono tante dinamiche che si attivano. Non è solo lo show, che poi è la parte che si vede. C’è stata anche una convivenza forzata. E in certi momenti i più giovani si sono avvicinati, per così dire, alle figure genitoriali. Io preferisco andare avanti per la mia strada. Ho persone che stimo e mi stimano, ma se mi devo unire a un gruppo che non stimo, me ne sto da solo e porto avanti le mie idee senza compromessi. A MasterChef è successo. Sono cose che accadono. Ho preferito rimanere con pochi ma buoni come Silvia, ragionevole e di cuore, Francescone, Letizia, Francesca. Tutte persone trasparenti che non avevano bisogno di fare dei giochetti per portare avanti le loro idee“.
“Sono con Giuseppe, ribadisco che MasterChef è stata una bellissima esperienza – ci ha detto Silvia -. Ognuno di noi è entrato col proprio vissuto, le proprie debolezze e la propria forza. Che io volevo condividere. Poi, ovvio, vince solo una persona. Considero la Masterclass una grande famiglia, con normalissime divisioni naturali. I giovani si sono chiusi tra loro e noi senior facevamo un altro gruppo. La cosa più difficile è stata la gestione di alcune tensioni, ma siamo sopravvissuti. Noi eravamo un bel gruppo. Giuseppe tranquillizzava tutti. Siamo stati leali tra noi e con gli altri. Poi in gara si affilavano i coltelli“.
Dalla Puglia con amore
Giuseppe Carlone, il Bradley Cooper di Bari si è contraddistinto per la sua pacatezza e il gioco di squadra. Anche nei momenti peggiori. Cosa ha portato a casa dell’esperienza a MasterChef Italia 12? “MasterChef è stata un’esperienza che mi ha arricchito tanto, dal punto di vista umano e caratteriale. Ho scoperto un lato umano di me che non conoscevo. Ho sentito anche la mancanza della mia famiglia. Adesso è bello essere fermati per strada, ascoltare le domande che ti fanno sul programma, scattare qualche foto. Ho cercato proprio questa cosa, l’ho voluta“.
Anche Silvia ha fatto eco alle parole di Giuseppe. “Mi porto tanta roba a casa, sicuramente ho imparato tanto. Confrontarsi con chef di quel calibro non è cosa da tutti i giorni. E per noi amanti della cucina i loro consigli sono stati un incentivo a migliorare. Poi mi porto a casa delle belle amicizie, tanta gioia e ammirazione per il gruppo di persone che ci ha assistito“, ha aggiunto.
Nei sogni di Barbieri
Il percorso di Silvia è stato costellato da inciampi e grandi successi. Ad esempio essere entrata nella vita onirica di Barbieri. “Adoravo Locatelli per la sua classe, il suo approccio. E Cannavacciuolo per il cuore enorme dietro alla montagna. Ma chef Barbieri mi ha fatto divertire! Non ci fosse stato lui che noia! Alla fine sono stata al gioco. MasterChef non è una partita di scacchi, è anche spettacolo. Ogni giudice aveva un ruolo e funzionava. Ognuno di loro ha dato un bel contributo” ha raccontato Silvia. Che sull’eliminazione tormentata ha poi aggiunto. “Mi dispiace sia passato questo sentimento di rabbia, frutto di tanta stanchezza. Credo che fosse giunto il momento di andare. Tuttavia spero che sia stato percepito il modo con cui sono approdata a MasterChef, cioè per divertirmi“.
Una sfida con sé stessi
L’iter che ha portato Silvia e Giuseppe MasterChef Italia 12 non si discosta troppo da quello degli altri concorrenti. Silvia è stata spinta dai suoi figli, mentre Giuseppe ha subito desiderato mettersi alla prova ai fornelli, dopo aver visto una puntata dell’ultima edizione. “Ho visto una prova che sembrava alla mia portata e mi sono iscritto subito” ha detto. “Dopo pochi giorni sono partite le chiamate, ho fatto i primi provini in video chiamata e poi è iniziata la trafila che mi ha portato ai live cooking“.
Com’è cambiata la loro idea di cucina?
“Parto sempre dagli ingredienti di stagione, anche solo andare al mercato ti aiuta tanto – ha raccontato Silvia -. L’aspetto visivo poi ti porta a quello del gusto. Ora la mia cucina si è affinata su alimenti più salubri e con il giusto equilibrio di carboidrati, proteine e grassi. Alla fine l’importante è che tutto sia appetitoso“.
Rimpianti, rimorsi, caffè e lotta contro il tempo
Il rimpianto è uno dei sentimenti più condivisi tra gli eliminati di MasterChef Italia. E ha quasi sempre a che fare con i tempi ridotti dedicati alla cucinata. “La tensione nella gestione dei tempi ti impedisce di avere la lucidità di capire cosa sia meglio – ha detto Silvia -. Rivendendomi mi sono venute in mente tante idee, avrei potuto fare meglio sotto tanti aspetti, ma quei 45 minuti ti sembrano 10. Insomma, il tempo non bastava mai, ogni prova era sempre una prova con te stessa“.
D’accordo anche l’amico Giuseppe. “In 45 minuti devi capire un sacco di cose, facendo finta che le telecamere non esistano. Il rimpianto più grande è stato il caffè. Oggi saprei come trattare il caffè con il pesce” ha aggiunto.
E ora, tutti con Francescone. Alla classica domanda di rito sul concorrente sostenuto, sia Giuseppe che Silvia hanno dato il loro endorsement a Francescone. “Senza podio proprio“, ha concluso Giuseppe.