James Marsden ha dichiarato, a margine di un’intervista con Rolling Stone, che per lui la cancellazione di Westworld da parte di HBO è stata “una delusione”. L’attore, che ha interpretato Teddy nelle prime due stagioni, prima di tornare per la quarta, esprime così tutto il suo disappunto: “Mentirei se dicessi che la cancellazione di Westworld non mi ha lasciato l’amaro in bocca. Non posso che parlare con gratitudine di ognuno dei miei lavori, ma certamente sarebbe stato bello poter portare a termine la storia che volevamo raccontare.”
L’attore ha aggiunto alcune considerazioni, specie sulla natura dell’industria dell’intrattenimento: “Adoro la famiglia allargata di Westworld. È stata un’opportunità unica per far parte di qualcosa di meraviglioso; ma anche goderselo da casa, aspettando ogni settimana con trepidazione l’episodio, è stato bellissimo. Capisco che si tratta di uno show costoso, e per giustificare la spesa servono grossi numeri di pubblico. Vorrei solo che il successo finanziario non contasse così tanto; chissà, magari esiste un mondo in cui, in qualche modo, la nostra storia verrà completata. Ma probabilmente si tratta solo di un mio desiderio; so che avevamo un’idea precisa di dove saremmo voluti arrivare.”
A ridosso della cancellazione, anche Luke Hemsworth si era detto “deluso” per la fine anticipata: “Si spera sempre che le cose possano andare avanti all’infinito, ma ciascuno agisce secondo le proprie ragioni. Sono deluso? Ovviamente, ma è nella natura delle cose. Deprimersi è inutile, si va avanti, in attesa di nuove porte che si possano aprire.”
HBO ha annunciato la cancellazione della serie agli inizi di novembre, dopo aver verificato che la quarta stagione non aveva ricevuto sufficienti visualizzazioni nei due mesi di permanenza su HBO Max (l’ultimo episodio è andato in onda su HBO il 14 agosto); a fronte di un budget stimabile attorno ai 160 milioni di dollari complessivi, la quarta stagione di Westworld ha attratto una media di 4 milioni di spettatori, a fronte dei 12 di media della prima stagione (che aveva però un budget inferiore, attorno ai 100 milioni).