The Last Of Us, serie HBO tratta dall’omonimo videogioco Naughty Dog, debutterà sugli schermi americani nel prime time di domenica 15 febbraio; per l’occasione, le pagine social di HBO, HBO Max e Warner Bros. Discovery hanno modificato le proprie immagini profilo con un richiamo diretto al tema della serie; la pagina Facebook ufficiale della serie ha condiviso i tre loghi “infetti”, con a corredo una semplice didascalia; “Il contagio si sta diffondendo”. I tre loghi vengono “invasi” dal virus che, come un rampicante, si insinua nelle pieghe di ogni lettera e ogni curva.
The Last Of Us, creata da Craig Mazin, che l’ha sceneggiata insieme a Neil Druckmann, autore del videogioco, è ambientata in un mondo futuro devastato da un’implacabile infezione zombie, causata dal fungo Cordyceps, e vede Joel (Pedro Pascal) contrabbandiere di fortuna, tentare di trasportare fuori da una zona di quarantena la giovane Ellie (Bella Ramsey).
Le riprese della serie si sono svolte in Canada, ad Alberta, dal giugno 2021 al luglio 2022. Questo primo blocco di episodi coprirà per intero la trama del videogioco, mentre, stando a quanto dichiarato, l’adattamento del sequel videoludico, The Last Of Us: Parte II, potrebbe richiedere anche più di una stagione per essere completato. A questo proposito, gli autori hanno dichiarato di recente a Collider: “Questa stagione avrà solo il numero di episodi necessari a raccontare tutta la storia. Allo stesso modo, faremo tante stagioni quante saranno necessarie per arrivare al finale che vogliamo, non una di più”. Più precisamente, Mazin ha dichiarato: “Non mi piacciono troppo i filler, non ho un grande interesse a scrivere delle serie concepite per andare avanti all’infinito; i finali sono tutto per me; se non ho un finale, non riesco a scrivere; in questa prima stagione abbiamo raccolto la storia del primo gioco che ha un inizio, uno sviluppo e una fine; e poi, per raccontare il resto della storia, che Naughty Dog ha raccontato nel secondo gioco, ci vorrà un po’, perché il materiale è tanto, e ci vorrà più di una stagione probabilmente. Ma non andremo avanti per sempre; la nostra unica ambizione è raccontare questa storia, che già esiste, in un medium diverso.”