Sean Penn è stato ospite della puntata del 13 marzo di Che Tempo che Fa. L’attore ha raccontato a Fabio Fazio la sua recente esperienza in Ucraina. Il premio Oscar si trovava a Kiev per girare un documentario e quando il paese è stato invaso dalla Russia ha raggiunto a piedi il confine con la Polonia. In una foto diventata virale, si vede Penn superare una fila di automobili e nella caption si legge: “Quasi tutte le auto in questa foto trasportano solo donne e bambini”
Myself & two colleagues walked miles to the Polish border after abandoning our car on the side of the road. Almost all the cars in this photo carry women & children only, most without any sign of luggage, and a car their only possession of value. pic.twitter.com/XSwCDgYVSH
— Sean Penn (@SeanPenn) February 28, 2022
Nell’intervista a Fabio Fazio, Sean Penn ha raccontato di essere stato in Ucraina dove ha intervistato soldati e ripreso aspetti della vita culturale del paese. “Naturalmente abbiamo inserito un focus sul presidente. Dopo il primo incontro c’è stata l’invasione da parte della Russia”, ha raccontato l’attore. “Sono rimasto scioccato dal livello di unità che l’Ucraina ha dimostrato, dalla loro forza e dal loro coraggio. Lo spirito degli ucraini è molto chiaro ed è incarnato dal loro presidente”, ha aggiunto subito dopo.
“Ho cominciato queste riprese per un documentario a Mariupol a novembre, eravamo lì ad intervistare i soldati, in prima linea. Poi siamo tornati a Kiev dove abbiamo continuato le riprese.”@seanpenn co-fondatore di @coreresponse a #CTCF da @fabfazio pic.twitter.com/eucllHipdj
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) March 13, 2022
Volodymyr Zelenskyj è stato per Sean una “fonte di ispirazione” perché “ho visto in lui la forza di una persona determinata, spinta dall’amore per il suo popolo”. Il premio Oscar, riferendosi sempre al presidente, ha detto “lui è nato per affrontare questa situazione”.
Sean Penn, con la sua organizzazione umanitaria CORE, sta organizzando una raccolta di fondi e di beni materiali per aiutare i rifugiati “ho visto persone lasciare il paese con solo una valigia in mano. Vi posso assicurare che nessuno di loro voleva lasciare l’Ucraina, né gli uomini né le donne.” L’attore tornerà il 28 marzo in Polonia: “con il team cerchiamo di aiutare, per quanto riguarda la sistemazione (dei rifugiati) e la distribuzione dei beni di prima necessita. Cerchiamo di valutare come possiamo essere più produttivi”.
Anche negli Stati Uniti c’è grande attenzione sul conflitto “l’attenzione negli Stati Uniti è sicuramente concentrata su questa questione, a livello mediatico c’è una copertura 24 ore su 24”, ha rivelato l’attore, che in questi giorni ha mantenuto i contatti con il presidente ucraino attraverso il suo staff.
Sean Penn ha parlato anche del suo ultimo film, Flag day, in cui recitano sia la figlia Dylan che il figlio Hopper Jack. L’attore ha detto che è stato bello lavorare con loro, anche se ci sono stati momenti difficili sul set. Penn ha ammirato molto il lavoro della figlia, che in alcuni momenti si è trasformata in co-regista. L’attore americano alla fine ha mandato un saluto a Paolo Sorrentino, con cui ha lavorato in This Must Be the Place, e lo ha definito “uno dei più grandi registi del pianeta”.
“Ho cominciato queste riprese per un documentario a Mariupol a novembre, eravamo lì ad intervistare i soldati, in prima linea. Poi siamo tornati a Kiev dove abbiamo continuato le riprese.”@seanpenn co-fondatore di @coreresponse a #CTCF da @fabfazio pic.twitter.com/eucllHipdj
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) March 13, 2022