Quando l’abbiamo vista durante le fasi iniziali di MasterChef Italia 12 siamo state subito colpite dalla simpatia e dallo spirito genuino di questa bella signora romana. Ivana Santomo ha conquistato tutti, Bruno Barbieri in testa, con la sua bellissima storia d’amore (ha sposato in seconde nozze l’ex parroco della sua chiesa, un matrimonio durato 20 anni fino alla scomparsa del compagno). E con il suo carattere sorridente. Non è bastata, però, l’indubbia simpatia per proseguire il suo percorso nel cooking show di Sky Original, prodotto da Endemol Shine Italy, disponibile su Sky e in streaming su Now TV. E ieri è stata eliminata, al termine di due prove che l’hanno messa al tappeto (l’accoppiata supplì-minestrone).
Due figli, Valentina e Davide, un lavoro di segretaria per un famoso scrittore, dopo anni passati in Parlamento in qualità di assistente, Ivana è la classica signora piena di interessi. Abituata a districarsi tra mille impegni e passioni. Perché MasterChef? “Volevo fosse un regalo tutto per me stessa“, ha detto. “Sono stati i miei figli a convincermi. Attraversavo un periodo difficile, avevo perso mio marito e facevo fatica ad accettare questo nuovo ruolo. Sapevano che avevo questo amore viscerale per la cucina fin da piccola e mi hanno spinta a farlo. Certo, la mia cucina è fatta di emozione e amore. Alla fine è stato bellissimo imparare nuove tecniche“.
Ivana Santomo a MasterChef, tra botta di vita e ansia
La promozione alla Masterclass se l’è conquistata grazie all’intercessione di Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli che l’hanno voluta alle sfide tecniche dopo le perplessità di Antonino Cannavacciuolo sulla sua Pasta d’amare, bottoni ripieni di pesce spada e burrata con acqua di broccolo romano e vongole.
La botta di vita che tanto desiderava alla fine l’ha avuta o ha vinto la delusione per non essere andata avanti? Ivana Santomo non ha dubbi: “Non c’è delusione di non essere arrivata fino in fondo. Purtroppo, però, l’ansia da prestazione, unita al cronometro in sala, che non corrisponde all’orologio biologico, ha prevalso sulla botta di vita. Non è stato semplice, volevo fosse un divertimento, ma non è stato così. Del resto, per indole sono una ribelle e ho faticato ad adattarmi alle regole. Mi hanno rimproverata anche i ragazzi su questo” ci ha raccontato.
A lezione dai giovani
Quest’anno sono tanti i giovani concorrenti agguerriti e preparati come Bubu, Nicola, Leonardo, Lavinia. Per Ivana, essere fianco a fianco con loro ha rappresentato uno dei momenti più belli della competizione. “Sì, è vero, i giovani hanno fatto squadra tra loro e l’ho trovato piuttosto normale, ma li ho trovati adorabili tutti quanti. Sono stati meravigliosi. Tanto che quando sono andata via mi hanno fatto una festa affettuosa, portandomi cioccolata e rum. Insomma, non c’era rivalità, ecco. A parte forse qualche elemento. Non serve che lo dica, è grande e si vede da solo“. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è per Francesco. Ma il supporto per le ragazze e i ragazzi non verrà di certo meno in questa fase. “Non tifo per nessuno, ma secondo me meritano Nicola, Hue e Bubu, sono tra i più bravi, quelli che ci mettono dentro la voglia di andare avanti e di fare questo mestiere con serietà” ci ha detto.
Sogni e desideri
E ora, i sogni nel cassetto che sono, non esattamente in quest’ordine, scrivere biografie di cuochi con tocco appassionato, magari partendo proprio da Antonino Cannavacciuolo che Ivana ha definito “emozionante per il suo amore per il cibo“. E aprire un home restaurant, per il gusto di cucinare per gli altri. “Cucino molto meglio di quanto si è visto! (ride). Nel mio home restaurant mi piacerebbe rileggere classici della cucina italiana in chiave più leggera e con un senso estetico più importante. Non sarei vegana o vegetariana, ma sicuramente sarei più spostata sul fronte delle verdure” ha spiegato.
Verdure che sarebbero state molto presenti nel menù per la finale, già pronto. “Come antipasto avrei proposto un crudo di verdurine e frutta di stagione, magari con del pesce marinato. Avrei fatto gli gnocchi alla carbonara, che mi sono venuti sempre male, ripieni di uovo fondente. Come secondo non avrei fatto carne o pesce, ma un cubo di melanzana ripieno di caponata. E come dolce, una cassata cruda con gelo di melone” ha poi concluso Ivana Santomo.