Gomorra 5 debutta finalmente su Sky Original con la quinta e ultima stagione, attesissima dai fan dopo una lunga attesa (dovuta anche alla pandemia) e sullo schermo vedremo nuovi personaggi, tra cui ‘o Maestrale, di cui si era parlato tanto. Un personaggio misterioso, interpretato dall’attore Mimmo Borrelli, di cui scopriamo l’identità già nel primo episodio, ma non sarà l’unico tra i nuovi. Ecco chi sono i nuovi personaggi della quinta stagione di Gomorra.
‘o Maestrale (Mimmo Borrelli)
Come era stato anticipato la scorsa estate, Mimmo Borrelli interpreta ‘o Maestrale, ovvero don Angelo, il boss di Ponticelli (quartiere situato nella zona orientale di Napoli) che stringe un’alleanza con Genny Savastano. Questa alleanza serve a Gennaro per contrastare i Levante e riprendere il controllo di Secondigliano, ma anche ad Angelo che insieme a sua moglie Luciana, vede una possibilità di espansione e un ruolo di prestigio nella scena criminale di Napoli.
Sky Original anticipa che ‘o Maestrale è stato vent’anni in carcere, e tra le sbarre, per guadagnarsi il rispetto degli altri, è arrivato a mangiare il cuore del suo nemico. Un dettaglio cruento di cui si era già parlato nelle prime teorie su ‘o Maestrale che giravano durante la quarta stagione. Questo personaggio infatti potrebbe essere ispirato (almeno per quanto riguarda questo aspetto narrativo) a Pasquale Barra, ex affiliato del boss Raffaele Cutolo che era soprannominato “l’animale” per la sua ferocia. Nel 1981, nel carcere di Nuoro, Barra fece uccidere il malavitoso Francis Turatello e poi gli morse il cuore e le viscere. Due anni dopo, questo personaggio di spicco della Nuova Camorra Organizzata fu anche tra coloro che accusarono il conduttore Enzo Tortora di collusione e traffico di stupefacenti.
Donna Luciana (Tania Garribba)
Donna Luciana è la moglie di ‘o Maestrale ed è la “mente” della coppia. Ambiziosa e intelligente, oltre che spietata, Luciana è una donna minuta ma dotata di forte personalità, che si è innamorata di Angelo da ragazzina e gli è sempre rimasta accanto, anche quando lui era in carcere.
Adesso che Angelo è libero, Luciana vede concretizzarsi la possibilità di espandere insieme a lui il proprio territorio. Ponticelli per loro è diventata troppo piccola e l’alleanza con Gennaro Savastano potrebbe aiutarli a fare il grande passo.
Tania Garribba vanta un lungo curriculum teatrale e sul grande schermo ha recitato per Gabriele Salvatores e Guido Chiesa. Nel 2017 l’abbiamo vista ne Il primo Re di Matteo Rovere, con il ruolo della protagonista.
‘o Munaciello (Carmine Paternoster)
‘o Munaciello è uno dei nuovi personaggi di Gomorra 5. Interpretato da Carmine Paternoster, è uno dei capipiazza di Secondigliano, poco influente e poco incline a far parlare di sè. ‘o Munaciello preferisce ascoltare gli altri, più che parlare, e questa caratteristica probabilmente gli permetterà di approfittare del malcontento che serpeggia a Secondigliano in seguito alla morte di Patrizia. Insieme a suo fratello Canzuncella, l’uomo saprà individuare l’alleato più conveniente in questo momento difficile.
Il significato del suo soprannome si riferisce ad una celebre figura del folklore partenopeo: ‘o munaciello infatti è un fantasma di piccola statura, vestito come un monaco, e può essere tanto generoso quanto dispettoso con gli abitanti della casa che lo ospita.
Per quanto riguarda Carmine Paternoster, l’attore era già apparso in Gomorra, il film di Matteo Garrone tratto dal libro di Roberto Saviano.
‘o Galantommo (Antonio Ferrante)
Don Vincenzo Carignano è l’anziano boss di un piccolo paese della cintura vesuviana, dove tutto è rimasto fermo nel tempo. Viene chiamato ‘o Galantommo perché è legato a valori antichi ed è sempre gentile e generoso con tutti. Don Vincenzo è cresciuto con questi valori ed è sempre rimasto lo stesso, ma a settant’anni dovrà confrontarsi suo malgrado con le nuove guerre di camorra che da Napoli si spingono verso le pendici del Vesuvio e con gente che non condivide i suoi stessi valori.
‘o Galantommo è un personaggio che, almeno sulla carta, ci viene spontaneo associare al protagonista de Il sindaco del Rione Sanità, commedia di Eduardo De Filippo che di recente è stata adattata per il grande schermo da Mario Martone in “stile Gomorra”.
Nato a Reggio Calabria, Antonio Ferrante ha un lungo curriculum teatrale. Nel 1978 ha fondato il Teatro Mobile a Napoli.
Nunzia (Nunzia Schiano)
Nunzia, interpretata dall’attrice Nunzia Schiano, è la moglie devota di Don Vincenzo Carignano. Sono sposati da più di cinquant’anni e, pur non intervenendo direttamente nelle scelte di suo marito, lo segue come un’ombra. Nunzia è una donna fiera, instancabile, segnata da un grande dolore, quello per la morte di suo figlio, ucciso in giovane età da un male incurabile. Convinta che non le possa capitare di provare un dolore più grande, dovrà ricredersi.
Prima di approdare al ruolo della moglie di ‘o Galantommo, Nunzia Schiano è apparsa in tantissime commedie italiane e made in Naples. L’abbiamo vista accanto ad Alessandro Siani in Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord, nei film di Pieraccioni e Vanzina, ma ha recitato anche per Matteo Garrone in Reality e nel recente Dogman. In TV l’abbiamo vista ne I bastardi di Pizzofalcone, L’amica geniale e Il commissario Ricciardi.
La trama di Gomorra 5 anticipa: Gennaro aveva provato davvero a ripulirsi e a costruire una vita onesta per sé e per la sua famiglia. Ciro si è sacrificato per permetterglielo e quel sacrificio andava onorato. E c’era quasi riuscito: da narcotrafficante si era trasformato in imprenditore occulto riuscendo a realizzare il secondo polo aeroportuale campano. Ma poi è crollato tutto. La guerra scoppiata tra Patrizia e i Levante stava riducendo Secondigliano e Napoli intera ad un cumulo di macerie. Genny non poteva permetterlo ed è dovuto scendere di nuovo in campo per riportare l’ordine. Ha ucciso Patrizia, ha ucciso Gerlando. Ma ha pagato un prezzo altissimo: abbandonare Azzurra e il piccolo Pietro nel cuore della notte per garantire loro una vita migliore. E adesso è rinchiuso in un bunker di tre metri per tre, mentre fuori tutta la polizia di Napoli lo sta cercando, pieno di rabbia verso coloro che l’hanno costretto in quella condizione. Il suo unico alleato è ‘O Maestrale, il violento boss di Ponticelli, che vede nell’associazione con un Savastano la propria occasione di rivalsa dopo vent’anni passati in carcere. E proprio insieme a lui, Genny si appresta a condurre l’ultima battaglia contro i nemici ancora in piedi: Ciccio, Saro e Grazia Levante vanno eliminati. Ma i tre fratelli non sono gli unici ancora vivi, e tra i vivi c’è qualcuno che ha un’informazione che può sconvolgere Genny e gli equilibri in campo per sempre. Ciro è vivo, a Riga. È stato Don Aniello a mandarcelo, dopo averlo salvato quella notte in mezzo al golfo. Genny è sconvolto da quella notizia e parte subito per la Lettonia alla ricerca di risposte. Ed è lì che lo ritrova, Ciro. Dopo un anno di silenzio, i due sono di nuovo faccia a faccia, pronti finalmente a dirsi quello che non sono mai riusciti a dirsi prima. Per entrambi tutto sta per cambiare, perché pur lontani migliaia di chilometri dalla loro terra, adesso che sono insieme sentono forte il richiamo di Napoli. Napoli che ora è senza un re e solo nuove guerre e nuovo sangue sanciranno chi si siederà di nuovo sul trono.