Quando pensiamo a Matthew Perry la prima immagine che ci salta in mente è quella di Chandler Bing, il personaggio che interpreta in Friends, seduto al divano del Central Perk o su una delle poltrone del suo appartamento.
Circondato dai suoi cinque migliori amici, ammantato dall’ironia e dal sarcasmo che usa per nascondere le sue fragilità e i traumi di un’infanzia non troppo idilliaca, Chandler è diventato in brevissimo tempo il personaggio più amato della sit-com anni ’90.
Più del donnaiolo Joey, più del pragmatico Ross, Chandler è stato la vera colonna di Friends e forse uno dei personaggi più iconici dell’intera produzione. Non sorprende, dunque, che quando la serie era al culmine, il pubblico non ha fatto fatica a creare un’identificazione tra il personaggio e l’attore che lo interpreta. Ma ora, con il suo libro Friends, amanti e la Cosa Terribile, in uscita l’8 novembre con La Nave di Teseo, Matthew Perry sembra voler scardinare questa identificazione, al punto che dopo aver letto il libro viene naturale guardare a Friends con occhi diversi.
Matthew Perry e la costruzione di Chandler Bing
C’è un motivo se, per tutto il decennio degli anni Novanta, è stato facile credere che Matthew Perry fosse del tutto simile al personaggio che aveva portato sul piccolo schermo.
Proprio come Chandler Bing, infatti, Matthew Perry fa un largo uso dell’ironia e soprattutto nei dieci anni di messa in onda di Friends si è presentato agli eventi e alle interviste come una persona dalla battuta sempre pronta.
Anche gli show successivi, come Go On, Mr. Sunshine o The Odd Couple, hanno sempre insistito sul sarcasmo, sulla ricerca di dialoghi che fossero pieni di ironia, apparentemente senza sforzo. E se il tratto più distintivo di Chandler Bing era proprio l’ironia, risultò abbastanza naturale credere che Matthew Perry somigliasse in tutto al proprio personaggio, dal momento che anche lui sfidava il mondo a suon di frecciate ironiche.
Ma ciò che è alla base della dicotomia Matthew Perry-Chandler Bing è il fatto che, senza l’attore, non esisterebbe il personaggio. Almeno non per come lo abbiamo conosciuto e amato.
È lo stesso Perry a raccontarlo all’interno del suo memoir, quando rievoca il momento della sua audizione per un ruolo che gli avrebbe cambiato la memoria. Perry, infatti, racconta che scelse consapevolmente di leggere le pagine della sceneggiatura in un modo inaspettato, dettando il ritmo attraverso l’enfasi posata su parole insospettabili.
Ancora oggi i fan di Friends citano passaggi della sit-com mettendo l’accento su parole che spesso sono di raccordo, che non dovrebbero nemmeno essere notate e che invece diventano il fulcro della battuta. Matthew Perry all’epoca non lo sapeva ancora, ma il suo tentativo di declamare le battute in un modo nuovo e interessante sarebbe diventato il suo marchio di fabbrica, qualcosa che avrebbe spinto il pubblico a riconoscere in lui sempre e solo Chandler Bing.
Sigarette e dipendenza
Nonostante il passato traumatico e la quasi patologica incapacità di impegnarsi prima della relazione con Monica, Chandler Bing è sempre stato percepito come un personaggio positivo, quel tipo di “maschera” che ogni spettatore avrebbe voluto avere nella propria vita.
Simpatico e leale, Chandler Bing – al pari degli altri personaggi, a voler essere onesti – non ha delle vere e proprie ombre nella sua vita, nessun fardello che appesantisca la sua evoluzione o il suo percorso all’interno dello show. È però l’unico che ha un vero e proprio vizio, per come la parola è concepita nella società contemporanea.
Chandler Bing è un ex fumatore incallito che ha scelto di agire per la sua salute e smettere. Tuttavia, nel corso dello show, lo vediamo più volte ricadere nella trappola della nicotina, portando sul piccolo schermo e in chiave ironica le difficoltà inerenti all’uscire da una qualsiasi forma di dipendenza.
Già nel terzo episodio della prima stagione, Per 500 dollari in più, Chandler Bing ricomincia a fumare, davanti allo sconcerto degli amici che cercano di farlo smettere. Nella terza stagione, subito dopo l’iconica rottura tra Ross e Rachel, Chandler sfoga lo stress ricominciando a fumare. Nella nona stagione, quando è costretto a trasferirsi a Tulsa, sfrutta la lontananza degli amici, che rappresentano un po’ la sua coscienza, per riprendere a fumare, salvo smettere di nuovo davanti alla rabbia di Monica. In generale, tutta Friends è piena di segnali di quanto Chandler faccia fatica a uscire dalla sua dipendenza.
Un elemento che, ancora una volta, lega il personaggio alla storia personale dell’attore che lo interpreta. È di dominio pubblico, infatti, la lunga lotta che Perry ha dovuto fare contro una dipendenza che gli ha rovinato la salute e che lo ha portato anche a dover rinunciare a ruoli importanti, come quello in Don’t Look Up.
Dall’alcol alle pasticche, passando per una dipendenza da Vicodin a seguito di un incidente di sci, Matthew Perry ha affrontato un vero e proprio girone infernale, che, come racconta lui stesso nel libro in uscita, lo ha portato anche a rischiare la vita.
Le ripercussioni su Friends
Quando, nel 2021, è andata in onda l’attesissima reunion di Friends, lo sguardo del pubblico si è focalizzato su Matthew Perry, che sembrava non essere in grado di parlare in modo fluido e in qualche modo pareva assente rispetto a quello che gli avveniva intorno. Soprattutto, però, tutti ricordano come Matthew Perry abbia confessato di non ricordare molto delle riprese nella terza stagione di Friends, proprio a causa della sua dipendenza.
Ora che Friends, amanti e la Cosa Terribile è uscito, con le sue rivelazioni e le sue confessioni, anche gli appassionati dello show guardano agli episodi con occhi diversi. Occhi forse carichi di compassione, ma anche di una consapevolezza maggiore.
Nella già citata terza stagione, ad esempio, Matthew Perry appare davanti la macchina da presa visibilmente dimagrito. La sua perdita di peso prosegue per tutta la stagione. Sebbene l’attenzione possa focalizzarsi sul pizzetto che decide di farsi crescere, non sfugge il fatto che il suo non è un fisico in salute. La terza è la stagione delle pillole e del Vicodin ed è Matthew Perry stesso a confessare che l’andamento del suo peso va di pari passo con la sua dipendenza. “Quando sono magro“, scrive nel libro, “si tratta di pillole. Quando ho il pizzetto, sono un sacco di pillole.”
Direzione opposta a quello che avviene tra la stagione sette e la stagione nove, quando l’attore mette su molto peso, ingrassando vistosamente. Quelli sono gli anni dell’alcol e sebbene Perry sottolinei di non essere mai stato fatto o ubriaco sul set, era spesso alle prese con i residui della sbornia o con il suo tentativo di ripulirsi. Nel libro, ad esempio, racconta che dopo la scena del matrimonio tra Chandler e Monica, in uno dei momenti più alti della sua carriera, fu costretto ad essere portato di nuovo in un centro dove stava trattando il suo alcolismo.
Nella nona stagione, invece, Perry era davvero alle prese con l’intento di ripulirsi. Ricorda la penultima serie di Friends come l’unica in cui sia stato veramente sobrio e l’unica per cui è stato candidato come miglior attore protagonista. Anche in questo caso, la vita personale dell’attore si riflette su quello che accade al personaggio.
Nella nona stagione di Friends, infatti, Matthew Perry ha un minutaggio limitato rispetto al passato e anche la storyline che lo conduce a lavorare a Tulsa e a tornare a New York solo nel weekend non è dovuta alla voglia degli sceneggiatori di creare qualcosa di nuovo, ma di dare a Perry l’occasione di salvaguardare la sua salute, perché per nessuno era pensabile rinunciare a Chandler Bing.
Di fatto, dunque, sebbene Chandler e Matthew Perry mantengano tratti distintivi precisi che non possono condurre a un’identificazione totale, tra i due esiste una sorta di fil rouge che li lega, che li fa apparire come parenti lontani. Due maschere e due vite che sono accomunate anche dall’affetto che il pubblico non ha mai smesso di nutrire nei loro confronti.
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