Ammettiamo di essere rimaste stupite dall’eliminazione di Francesca Filippone da MasterChef Italia 12, il cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, disponibile su Sky e in streaming su Now TV. Dall’inizio abbiamo visto in lei una concorrente di razza, una prima della classe predestinata. Ma in un programma del genere essere brave non basta, bisogna reggere la tensione e lo stress (se non ci credete leggete anche le altre nostre interviste) e Francesca è caduta, purtroppo, sulle crêpes Suzette. Il suo spirito, però, è rimasto intatto anche dopo la delusione.
E questo perché la stella di Rancio Valcuvia (Varese) ha ben chiari quali sono i grandi obiettivi della vita. “Lo studio e il coraggio ti fanno raggiungere quello che vuoi. Vorrei che questo messaggio passasse” ha detto nella chiacchierata che abbiamo fatto. Oggi, il luogo ideale a cui arrivare, il ristorantino che tanto ha sognato, esiste già, si trova in Toscana, a Riparbella per la precisione, nella cantina appartenente alla famiglia del suo compagno Leopoldo, la tenuta Pakravan Papi. Un posto magico dove poter finalmente scatenare la sua idea di cucina, un po’ asiatica, toscana e persiana. Perché la conoscenza porta ricchezza.
La cucina che ama
Francesca Filippone ha solo 39 anni ma ha già girato il mondo e vissuto per molto tempo in Oriente, tra Cina e Corea. Un’esperienza che ha raccontato con dolore proprio nei primi appuntamenti di MasterChef. “La cucina mi ha sempre portato cose buone nella mia vita, è stata la Madeleine che mi ha collegato alle mie origini quando per molti anni sono stata via. Così, quando è iniziata la guerra mi sono detta che avrei dovuto fare una cosa che mi rendesse felice. E da qui è iniziata l’idea di partecipare a MasterChef. L’esperienza è stata meravigliosa, ho imparato tantissimo e a conoscere la vita di una reale cucina, è stato un percorso bello. Fare da mangiare per me è una gioia“.
La cucina che sogna
Già durante la prima prova d’ingresso, quella che le ha dato il grembiule bianco, Francesca ha mostrato di quale pasta fosse fatta. Proponendo un gambero cotto in soia e aceto, con una mousse di anacardi e un gambero scottato su spuma di panna e limone che ha incantato i giudici. Tanto da spingere Antonino Cannavacciuolo a dire che si sia trattata della migliore bisque della sua vita.
“Sono stata felice di sentirlo! Effettivamente mi è venuta proprio buona e la sto rifacendo a tutti. Non è da tutti ricevere un commento del genere da uno chef stellato” ci ha raccontato. Il suo Taijou Me Sou è stata la dimostrazione perfetta della sua idea di cucina. “Mi piace giocare con gusti e consistenze, mescolando ingredienti italiani e tecniche straniere e viceversa. Questo perché quando sono rientrata in Italia, tante cose che non ritrovavo dall’Asia le ho dovute fare utilizzando altri ingredienti” ha aggiunto.
Le emozioni sono tutto
Piccola e solo all’apparenza fragile, Francesca Filippone ha sempre mostrato grinta nei momenti decisivi, a parte lo sfortunato ultimo pressure test, su cui ha influito l’ansia per una difficile situazione familiare, fortunatamente risolta. “Mi è dispiaciuto uscire perché mi aspettavo di poter imparare ancora di più, non certo di vincere. Ecco, sarei voluta entrare in un ristorante importante, ma spero ci sia occasione di farlo nella vita” ha detto. E a proposito di sentimenti, Francesca è stata una delle concorrenti più emotive.
“Credo che l’abbiate visto, l’emozione traspare molto. Non sono abituata a stare sotto le telecamere, anche se da bambina volevo fare l’attrice di Hollywood! (ride). Col tempo ho imparato a reggere la telecamera e ad agitarmi meno. Tanto che non ho più avuto quel diavoletto sulla spalla che mi diceva che era sempre tutto imperfetto. La mia insicurezza è legata alla mia voglia di fare sempre tutto bene e MasterChef mi ha aiutata, ho avuto maestri molto importanti che mi hanno detto che ce la potevo fare” ci ha confessato.
Adesso viene il bello
Ormai decisa a proseguire la sua carriera nel mondo dell’alta cucina, Francesca Filippone ha fatto un attraversato un lungo processo di trasformazione personale per arrivare alla serenità di questi giorni. Merito di un compagno che le ha dato molta sicurezza e della voglia di affrontare le sue paure più grandi. “Avevo terrore di non essere preparata a sufficienza, di non avere la conoscenza degli ingredienti. Le ho superate, quanto meno ci ho provato. Nella vita puoi fallire, è vero, ma se ci provi puoi vincere“.
Da spettatrice tiferà per Bubu, Silvia ed Edoardo. E anche per tutta quella sfilza di giovani aspiranti MasterChef con cui ha condiviso idee, consigli e ricette. “Ma quale strategia, non è parte della mia natura, a tutto loro ho guardato con affetto, comportandomi come avrei voluto avessero fatto con me quando sono stata per molto tempo da sola“. Insomma, se MasterChef non cambia la vita, fa nascere sicuramente amicizie solide e sincere da costruire nel tempo.