Annunciato nel podcast ufficiale di Xbox, Copilot per Gaming è stato descritto come un compagno di gioco intelligente che semplifica l’accesso ai titoli e fornisce assistenza per superare ostacoli. Microsoft punta su tre pilastri fondamentali per questa tecnologia: capacità, adattabilità e personalizzazione. Gli utenti potranno interagire con Copilot tramite comandi vocali o testuali direttamente dall’app Xbox e, in futuro, anche all’interno dei giochi stessi.

Oltre a suggerire nuovi giochi e ricordare i progressi, Copilot sarà in grado di rispondere a domande sui giochi attingendo da fonti online, come wiki e guide strategiche. Microsoft ha affermato di voler collaborare con gli sviluppatori per garantire che le informazioni fornite siano precise e allineate alla visione dei creatori. Inoltre, è in fase di studio l’integrazione di Copilot come assistente di gioco in tempo reale, capace di offrire strategie per affrontare boss o spiegare meccaniche complesse.

Un aspetto che ha destato particolare attenzione riguarda la gestione della privacy. Durante il periodo di test per gli Xbox Insider, i giocatori potranno decidere se attivare Copilot e quale livello di accesso concedergli. Tuttavia, non è stato chiarito se l’uso dell’IA sarà obbligatorio in futuro. Alcuni utenti temono che Microsoft possa imporne l’adozione come parte integrante dell’ecosistema Xbox, limitando le opzioni di personalizzazione.

Tuttavia non si parla solo della possibilità di doverlo usare forzatamente, ma di come verrà utilizzato. Si fa un gran parlare dell’uso dell’intelligenza artificiale legata all’informazione e sul fatto che sia difficile stabilire quanto le fonte possano essere attendibili. Il problema principale, inoltre, risiede nell’avversione dei giocatori per l’uso che questa tecnologia potrebbe avere sull’esperienza di gioco, rischiando di snaturarla.

Nonostante le potenzialità di Copilot per Gaming, la reazione della community è stata mista. Alcuni apprezzano la possibilità di ricevere aiuti in tempo reale, mentre altri temono che l’IA possa intaccare la libertà e l’autonomia nel gioco. La discussione rimane aperta e sarà il feedback degli utenti a determinare il futuro di questa nuova tecnologia.

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Nato il 19 Dicembre 1992, ha capito subito che il cinema era la sua strada. Dopo essersi laureato in filosofia all'università di Palermo e aver seguito esami, laboratori e corsi sulla critica, la storia del cinema e la scrittura creativa, si è focalizzato sulle sue più grandi passioni: scrivere e la settima arte. Ha scritto per L'occhio del cineasta ed è stato redattore per Cinesblog fino alla sua chiusura. Ora si occupa di news e articoli per ScreenWorld.it, per CinemaSerieTv.it e CultWeb.it