A un anno e mezzo dall’uscita della prima entusiasmante stagione, torna il survivor drama di Prime Video con protagonista un gruppo di adolescenti intrappolate su un’isola deserta dopo un incidente aereo. Il confronto con show come Lost o Yellowjackets è pressoché immediato ma, in realtà, la serie tv creata da Sarah Streicher possiede una personalità tutta sua, non indugiando troppo sull’elemento cospirazionista (svelato fin dalle prime puntate) e insistendo, invece, sulla complessa psicologia dei suoi personaggi. Personaggi meravigliosamente diversi tra loro per background, etnia e orientamento sessuale ma tutti tasselli preziosi nell’intreccio narrativo.
Ogni qualvolta ci si trova di fronte a un gioiellino del piccolo schermo, la domanda che sorge spontanea è se, le stagioni successive, sapranno replicare il successo della prima. E “replicare”, qui, è proprio la parola chiave perché, come vedremo nella nostra recensione di The Wilds 2, quello che viene fatto in questi nuovi 8 episodi (e non più 10) è riproporre le stesse identiche dinamiche della prima stagione ma con un nuovo gruppo. Di ragazzi. Ovviamente non perderemo di vista le nostre beniamine che, però, dovranno dividersi la scena con un nuovo manipolo di adolescenti sbarcato sull’isola a loro insaputa.
The Wilds 2
Genere: Teen drama, avventura
Durata: 1 ora ca./8 episodi
Uscita: 6 maggio 2022 (Prime Video)
Cast: Sophia Ali, Sarah Pidgeon, Helena Howard, Reign Edwards, Jenna Clause, Erana James, Mia Healey, Shannon Berry,Rachel Griffiths,Troy Winbush
The Wilds, dove eravamo rimasti
Il decimo episodio della prima stagione si era concluso con un cliffhanger che aveva catapultato la nostra immaginazione già verso i nuovi episodi. Dopo aver sorpreso Nora (Helena Howard) a parlare con delle telecamere nascoste nei boschi, Leah (Sarah Pidgeon) inizia a capire che, forse, il disastro aereo e il naufragio sull’isola non erano stati dei semplici incidenti bensì i tasselli di un piano ben congegnato. Poco prima di rivelare alle sue compagne di sventura l’incredibile scoperta, però, uno squalo attacca Rachel (Reign Edwards) e tutta l’attenzione del gruppo viene catalizzata nel tentativo di portare in salvo la ragazza. Nel frattempo, Nora sparisce nel nulla. Attraverso un flashforward (la serie è un continuo alternarsi tra la vita sull’isola e il tempo presente, dove le ragazze sono state “tratte in salvo” e vengono interrogate) vediamo Leah scoprire, mediante dei filmati di sorveglianza, l’esistenza di un altro gruppo di adolescenti, questa volta composto interamente da ragazzi. Come vedremo già dai primi minuti della seconda stagione di The Wilds, si tratta del cosiddetto gruppo di controllo.
Il gruppo di controllo
La seconda stagione di The Wilds inizia presentandoci quelli che sono i ragazzi del gruppo di controllo, anch’essi parte inconsapevole del folle esperimento messo in piedi dall’accademica Gretchen Klein (Rachel Griffiths), determinata a dimostrare che le donne sarebbero più adatte a governare il mondo rispetto agli uomini. Assistiamo, così, al ripetersi delle medesime dinamiche che avevamo visto nella stagione precedente: i ragazzi selezionati, convinti di partire per un ritiro, si ritrovano naufraghi su un’isola deserta, dopo che l’aereo sul quale viaggiavano è precipitato in mare. Allo stesso modo, la narrazione oscilla tra la vita dei ragazzi prima dell’incidente, il calvario sull’isola e il tempo presente, in cui vengono interrogati sugli eventi accaduti. Non perdiamo di vista, però, nemmeno la brigata delle ragazze, delle quali continuiamo a seguire le sorti.
Proprio come negli intenti dell’esperimento, i due universi, maschile e femminile, vengono messi a confronto, mostrandoci le differenze in termini di rapporti all’interno del gruppo e di adattamento all’ambiente esterno. Mentre, da un lato, le ragazze si dimostrano predisposte a instaurare relazioni (anche amorose), a considerarsi come membri di una famiglia e a prendersi cura l’una dell’altra, anche a livello psicologico, i ragazzi danno vita a una sorta di rappresentazione de Il Signore delle Mosche. Gli adolescenti del gruppo di controllo, infatti, instaurano fin dall’inizio delle dinamiche tumultuose fatte di violenza, fisica e psicologica, divisione in fazioni e punizioni.
Molta carne al fuoco
Come sarà ormai chiaro, raddoppiando i punti di vista si dimezza il tempo concesso all’approfondimento di ogni singolo personaggio, un aspetto che ci era molto piaciuto nella prima stagione della serie. The Wilds 2 è, per forza di cose, costretta a mettere spesso da parte il gruppo delle ragazze, che avevamo appena iniziato a conoscere e a comprendere, per dare spazio alle dinamiche maschili. La sensazione finale è un po’ quella di “fretta”, dettata dal fatto di dover velocemente mettere in pari le vicende dei ragazzi con quelle delle ragazze. In questo senso, non aiuta aver scelto di ridurre gli episodi a 8, quando ci aspettavamo di trovarne altri 10, come nella stagione precedente.
Nonostante il minor tempo a disposizione, rimane costante quello che è il vero punto forte di questo survivor drama: la capacità di fornire un ritratto senza filtri degli adolescenti, mostrandone forze e debolezze, nonché le loro risposte a un ambiente insidioso dove non esistono regole precostituite. La seconda stagione sfreccia, così, fino a un nuovo cliffhanger, seminando nuovi dubbi e rivelazioni e affrontando tematiche importanti come la malattia mentale, i disturbi alimentari, l’orientamento sessuale e la violenza di genere.
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Conclusioni
Come abbiamo visto nella recensione di The Wilds 2, in questa seconda stagione assistiamo a un nuovo sbarco sull'isola, ampliando, da un lato, la prospettiva ma dall'altro approfondendo meno la psicologia dei personaggi. Rimane comunque una serie piena di spunti e tematiche importanti di cui speriamo di vedere presto una nuova stagione.
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Voto ScreenWorld