The Mandalorian 3×07, la recensione: L’Impero colpisce ancora?

Sembriamo catapultati nel mondo di Blade Runner all’inizio dell’episodio che vi raccontiamo nella recensione di The Mandalorian 3×07, Le spie, il settimo episodio della terza stagione della serie, in streaming dal 12 aprile su Disney+. Vicoli stretti, nebbia, buio, accese luci al neon. Siamo ovviamente su Coruscant, e vediamo Elia Kane che, in gran segreto, sta parlando con l’ologramma di Moff Gideon. È l’inizio di un episodio intenso, carico di tensione, decisivo per il prosieguo della stagione, e delle prossime. È una storia che svela degli snodi importanti nel passato dei Mandaloriani, si proietta verso il futuro, che vede finalmente uscire allo scoperto il loro nemico. Epico, spettacolare, con il sapore dei film classici della saga, è forse l’episodio migliore della stagione e uno dei migliori della serie.

La trama: Il Consiglio Ombra e il risorgere dell’Impero

Elia Kane sta parlando con Moff Gideon, che, lo scopriamo poco dopo, sta partecipando a una riunione del Consiglio Ombra, un gruppo di nostalgici dell’Impero che operano in segreto per riprendere il potere, tra cui il capitano Hux (già visto nella trilogia sequel) che sta lavorando al fantomatico progetto Negromante. Si parla di del ritorno dell’Ammiraglio Thrawn, che dovrebbe essere il loro leader, ma Gideon sembra ambizioso al punto di reclamare quel ruolo per se stesso. Per ora sono percepiti come dei Signori della Guerra che operano in modo disorganizzato, ma non lo sono. Capiscono che i Mandaloriani, organizzati nuovamente in un gruppo coeso per riprendersi Mandalore, possono essere un pericolo, il principale ostacolo verso la rifondazione dell’Impero. E decidono che la loro missione è eliminarli.

The Mandalorian entra nel vivo

Dopo l’episodio interlocutorio della scorsa settimana, The Mandalorian, nel penultimo episodio della stagione 3, entra nel vivo. I nodi vengono al pettine. E capiamo finalmente come le vicende dei Mandaloriani si incrocino, e si scontrino, con le trame ordite da chi vuole rifondare l’Impero. Quello che abbiamo visto su Nevarro e sugli altri pianeti si incrocia con quello che abbiamo visto su Coruscant. Quando si parla di Impero si parla di un vero pericolo, ritorniamo alle atmosfere dei film e la febbre si alza. Non che non lo fosse già, ma la storia di The Mandalorian si fa davvero emozionante.

L’unità dei Mandaloriani

Ma prima di affrontare il pericolo del sorgente Impero, un pericolo che a loro è ancora ignoto, i Mandaloriani dovranno trovare la pace, se non l’unità tra le due fazioni. Quella comandata da Bo-Katan Kryze (Katee Sackhoff) e Din Djarin (Pedro Pascal), quella che ha abbracciato il Credo, e quella che vive alla macchia, come una banda di corsari. Fazioni diverse, con ideali diversi, obiettivi diversi. Ce la faranno ad andare d’accordo? Cosa troveranno una volta andati in missione sul pianeta Mandalore? È su questa domanda che si regge l’episodio 3×07, così ricco di colpi di scena che non è bene raccontare troppo.

Grogu e il droide

L’episodio 3×07 ha anche momenti divertenti, di fanservice, che vedono il nostro amato Grogu alle prese con un droide, il famoso IG-11, che è diventato IG-12 e può contenerlo al suo interno, diventando una sorta di esoscheletro. Din Djarin pensa che Grogu sia troppo piccolo per manovrare un droide, ma il piccolo, adorabile esserino verde non è d’accordo. E, con l’uso di alcuni bottoni, è anche in grado di parlare una lingua comprensibile. Cioè di dire “sì” e “no”. È il momento più spassoso, leggero, di un episodio intenso e carico di tensione. Ma ancora una volta, il piccolo saprà essere decisivo.

Echi degli Star Wars classici e di Rogue One

Dalla metà in poi (è molto lungo, 50 minuti), questo episodio diventa avventura pura, film picaresco, war movie, epico, spettacolare, con echi degli Star Wars classici e di Rogue One. È tutto quello che chiediamo al mondo di Star Wars. Non è la prima volta che ci accade in questa stagione, ma stavolta più che mai ci dispiace di essere davanti a una tv e non al cinema, di fronte a uno schermo enorme.