L’episodio 3 di The Last of Us sposta l’attenzione sulla storia di Bill e Frank, che si conclude in modo agrodolce a causa della malattia di quest’ultimo: il morbo di Parkinson. Il terzo episodio della serie inizia come ci si potrebbe aspettare, con Joel ed Ellie che si riprendono dalla morte di Tess e continuano il loro viaggio verso la città di Bill e Frank. Tuttavia, una volta che il focus passa all’esperienza di Bill nel giorno in cui è esplosa l’epidemia nel 2003, il racconto si incentra prettamente sulla storia del suo rapporto con Frank, analizzato in maniera inedita rispetto al gioco originale.
La loro storia d’amore riprende certamente elementi accennati nel gioco originale, soprattutto il fatto che Frank e Bill vivevano insieme a Lincoln. Ma, a differenza della controparte videoludica, il terzo episodio della serie analizza la storia d’amore tra Frank e Bill dall’inizio alla fine, quando il morbo di Parkinson lo spinge a pianificare un’ultima giornata romantica con Bill.
In base a ciò che viene mostrato di Frank dopo l’insorgere della malattia nell’episodio 3 di The Last of Us, si può affermare con certezza che il personaggio è affetto dal morbo di Parkinson. I principali sintomi di questa malattia che si manifestano in Frank nell’episodio 3 di The Last of Us sono tremori, lentezza nei movimenti, rigidità dei muscoli e insonnia.
A un certo punto dell’episodio 3 di The Last of Us, Frank afferma che non esisteva una cura per la sua malattia prima dell’epidemia, quindi trovare un medico in queste circostanze sarebbe completamente impossibile. Effettivamente, il morbo di Parkinson è incurabile nel mondo reale. Lo sviluppo del Parkinson induce Frank a pianificare il suo ultimo giorno con Bill, prima di morire tragicamente insieme.
La malattia di Frank nell’episodio 3 di The Last of Us evidenzia un altro pericolo del mondo nella linea temporale dell’universo del 2023. Sebbene la minaccia principale sia naturalmente rappresentata dagli infetti e dal fungo Cordyceps di The Last of Us che li ha generati, la caduta dell’umanità significa che ci sarà meno possibilità di cura per coloro che sviluppano altre malattie già presenti prima dell’epidemia. Se da un lato Frank e Bill sono stati in un certo senso fortunati, grazie al fatto che a Lincoln possono avere accesso a più farmaci, dall’altro questo mette in evidenza un aspetto che non è stato particolarmente analizzato nel gioco originale: come altre malattie rappresentino una minaccia probabilmente maggiore nel tetro mondo post-apocalittico di The Last of Us.