Dopo aver accantonato la tradizione della scena mid-credits nelle ultime settimane, She-Hulk: Attorney at Law è tornata alle vecchie abitudini per il nono episodio, il finale della prima stagione. Come sempre, si tratta di una gag, che però in questo caso potrebbe anche avere delle implicazioni per il futuro del Marvel Cinematic Universe. Attenzione, seguono spoiler!
Nel corso dell’episodio scopriamo che Emil Blonsky ha violato i termini della sua libertà vigilata, trasformandosi più volte nell’Abominio. Di conseguenza, viene condannato ad altri dieci anni di carcere, e finisce nella cella dove lo avevamo trovato all’inizio dello show. Solo che nella scena mid-credits arriva la salvezza sotto forma di Wong, che apre un portale e libera Blonsky, accogliendolo come ospite a Kamar-Taj. Questo suggerisce che Emil fosse sincero circa la sua redenzione, al netto delle trasformazioni illecite, perché difficilmente Wong permetterebbe a un villain di aggirarsi liberamente in mezzo agli stregoni. La scena contiene anche un rimando a uno dei momenti leggeri più memorabili del primo film di Doctor Strange, quando il protagonista scopre che a Kamar-Taj esiste anche il wi-fi.
Qualora gli stregoni fossero coinvolti nella guerra multiversale contro Kang il Conquistatore, che vedremo nei prossimi due film degli Avengers, è quindi possibile che Blonsky faccia capolino dalla parte dei buoni. Per ora, invece, è solo la simpatica conclusione dell’episodio più autoriflessivo dello show, dove Jennifer Walters se l’è apertamente presa con la natura a tratti ripetitiva del MCU andandone a discutere direttamente con il grande capo, un certo Kevin (anzi, K.E.V.I.N., dato che la parodia del produttore Kevin Feige è un’intelligenza artificiale). Questo influirà sulla possibile seconda stagione della serie? Maggiori dettagli, si spera, nei mesi a venire.