All’origine di Questo mondo non mi renderà cattivo c’è una storia vera? La risposta a questa domanda è sì, ma solo in parte: anche nella nuova serie di Zerocalcare, troviamo lo stile del fumettista – al secolo Michele Rech – che ha unito senza soluzione di continuità realtà e fantasia, un modus operandi che ha caratterizzato anche la stesura della sua prima miniserie, Strappare lungo i bordi.
In occasione della conferenza stampa che ha preceduto il lancio su Netflix di Questo mondo non mi renderà cattivo, Zerocalcare ha dichiarato che la trama del suo nuovo progetto è ispirata ad esperienze di vita personali o vicende accadute ai suoi conoscenti. Tuttavia, i personaggi sono frutto della fantasia dell’attore, a partire dal protagonista, Cesare. “Cesare non è una persona vera, ci sono stati tanti cesare nella mia vita, lui rappresenta un insieme di persone. La sua assenza forzata dal quartiere per quasi vent anni lo porta a sentirsi spaesato perché senza punti di riferimento e quindi ne trova altri“, ha raccontato il fumettista.
Citando poi la canzone che dà il titolo a Questo mondo non mi renderà cattivo, Rech ha aggiunto:”È un titolo in prima persona singolare, ma questo non implica che in questa storia io parli necessariamente di me: ci sono un sacco di personaggi che attraversano prove molto più complicate di quelle che ho dovuto affrontare io nel corso della mia esistenza e sono gli stessi personaggi che magari riescono a non diventare cattivi. Da parte mia sarebbe presuntuoso dire che non lo sono diventato, cattivo; ciò che osservo è che nel mondo in cui viviamo abbiamo interiorizzato il fatto che ognuno si salva da sé e spesso a discapito degli altri, sgomitando e facendo di tutto per calpestare chi si trova in condizioni uguali o anche peggiori della propria“.
La trama della serie tv, di cui vi abbiamo parlato nella nostra recensione di Questo mondo non mi renderà cattivo, racconta di un amico di vecchia data di Zerocalcare, Cesare, che fa ritorno nel quartiere dopo molti anni di assenza, fa fatica a riconoscere il microcosmo in cui è cresciuto. Zero vorrebbe far qualcosa per aiutare Cesare – rimasto per diverso tempo in un centro di recupero per spaccio – ma si rende ben presto conto di non essere in grado di aiutarlo a sentirsi di nuovo a casa. Nel frattempo, l’arrivo nel quartiere di un gruppo di richiedenti asilo scatena le proteste dei nazisti, nazisti che diventeranno l’unico punto di riferimento di Cesare. Nella serie ritroviamo personaggi che abbiamo già imparato a conoscere come lo stesso Zero, Sarah, Secco (doppiati da Zerocalcare) e l’immancabile Armadillo (Valerio Mastandrea), più alcune new entry come il già citato Cesare, tutte doppiate dal fumettista. La serie, ora disponibile su Netflix, è prodotta da Movimenti Production in collaborazione con BAO Publishing