Dopo tanta attesa la seconda stagione di House of the Dragon è tornata sui nostri schermi a renderci partecipi delle straordinarie vicende della famiglia Targaryen, risalenti a 200 anni prima di Daenerys. La storia che racconta la danza dei draghi sta sicuramente dando un sacco di soddisfazioni ai fan del Trono di spade che sono rimasti in astinenza dopo la fine della serie.
Elemento che sicuramente emozionerà ancora di più i fan è ritrovare la colonna sonora di Ramin Djawadi, dettaglio che punta a creare un filo conduttore tra le due serie tv. House of the Dragon, che è stata rinnovata per la terza stagione, ci sta regalando un entusiasmo più vivo, con maggiori colpi di scena e maggiore suspence rispetto alla precedente, possiamo benissimo dire che l’andamento sta ricordando molto i tempi d’oro della serie madre.
E noi fan di quella casata di pazzi che sono i Targaryen ci stiamo entusiasmando sempre di più. Quei pazzi che ci hanno fatto innamorare dell’ambizione, della passione, dell’enigmaticità che determinano il carattere di questa casata. E mentre continuiamo a schierarci tra team verde e team nero, entrando anche noi nelle dinamiche politiche della famiglia dei Targaryen e a affezionarci alla complessità dei personaggi creati dal genio di George R. R. Martin, ecco 18 curiosità sulla serie evento dell’anno, House of the Dragon.
1. Primo Trailer a sorpresa
17 aprile 2021, una data importante per tutti i fan del Trono di Spade. Si celebra l’Iron Anniversary, in occasione del 10° anniversario dalla messa in onda negli Stati Uniti della prima puntata della serie. L’evento è stato festeggiato con una maratona della prima stagione trasmessa su HBO2, un canale pop-up su Sky dedicato alla serie e l’annuncio del primo trailer dello spin-off House of the Dragon.
HBO ha sorpreso i fan annunciando questa sorpresa con il nuovo trailer, le riprese all’epoca non erano ancora state concluse, ma l’attesa per la realizzazione sul piccolo schermo della storia sulla danza dei draghi aveva già scatenato una trepidante attesa.
2. I fatti storici che hanno ispirato la storia
Gli eventi alla base del libro di Martin si ispirano a fatti storici realmente accaduti. Infatti, in Inghilterra nel 1120, il figlio ed erede al trono di Re Enrico I affogò, lasciando il sovrano con una sola figlia femmina: Matilda. La giovane donna venne nominata erede al trono e tutti i lord le giurarono fedeltà, Rhaenyra sei tu?
Ma proprio come è successo a Rhenyra, appena il re morì nel 1135, suo nipote Stefano di Blois decise di impadronirsi del trono, causando una sanguinosa guerra civile. Praticamente la storia di House of the dragon, ma senza draghi.
3. Dorne non faceva parte dei Sette Regni
Nella serie si parla sempre dei Sette Regni, ma attenendoci ai libri in realtà non è esattamente corretto. Ci troviamo tra il 112 e il 132 CA(gli anni a Westeros hanno come riferimento la conquista di Agon I Targaryen), e in quel periodo Dorne era ancora indipendente. Tuttavia ogni sovrano Targeryen ha sempre considerato Dorne parte del proprio regno anche durante il periodo in cui è ambientata la serie, pur non facendone ancora ufficialmente parte.
Dorne viene ufficialmente annessa ai Sette Regni nel 187 CA, conquistata da re Daeron Targaryen, che decide di voler completare la campagna militare inaugurata dal suo antenato Aegon il Conquistatore. Così inizia la sua marcia su Dorne con la conseguente conquista. Re Daeron affiderà il governo di Dorne a Lord Lyonel Tyrell di Alto Giardino.
4. Alycent e Rhaenyra nel libro non erano amiche
Nei libri di George Martin Alycent Hightower e Rhaenyra Targaryen non sono mai state amiche di infanzia come nella serie tv House of the dragon. Alycent, infatti, nei libri arriva alla Fortezza Rossa per assistere il re Jaerheys, predecessore di Viserys, ormai morente, e ha ben nove anni in più di Rheanyra.
Nella serie si è deciso di rendere le due ragazze amiche, probabilmente per dare più drammaticità alla storia. Sicuramente questa scelta si è dimostrata vincente e il forte legame di amicizia di Alycent e Rhenyra, interrotto per via delle vicende della serie, ha coinvolto maggiormente i fan, anche se non era una cosa pensata da George Martin.
5. Tecniche di recitazione
Le due attrici che hanno interpretato Rheanyra, Milly Alcock e Emma Darcy, rispettivamente giovane e adulta, sono state costrette dal regista della prima stagione Sapochnik a interagire il meno possibile. Infatti il regista temeva che le due attrici assorbissero l’una l’interpretazione dell’altra, e quindi aveva chiesto loro di non incontrarsi prima dell’inizio delle riprese.
In questo modo l’interpretazione del personaggio sarebbe rimasta pulita e Rhaenyra avrebbe avuto una degna e completa personalità sia nella sua versione da giovane che in quella da adulta. Sicuramente quello di Emma Darcy e Milly Alcock è stato uno dei casting meglio riusciti, alimentato da questa strategia per non sporcare l’interpretazione.
6. L’amicizia tra Daemon e Daenerys
Si, è vero, ci sono 200 anni di differenza tra loro due, infatti in realtà l’amicizia è tra Matt Smith e Emilia Clarke. I due attori hanno lavorato insieme nel film Terminator Genisys e da quel momento sono diventati grandi amici. Chissà se Daemon e Daenerys sarebbero andati d’accordo come i corrispettivi attori.
Matt Smith ha raccontato di come Emilia Clarke si lamentasse del dover indossare la parrucca del proprio personaggio, poiché impiegava circa un paio d’ore al giorno per metterla. Lo stesso Matt Smith adesso ha dovuto imparare a sopportare questa esperienza per indossare la propria parrucca.
7. Olivia Cooke non aveva mai visto il Trono di Spade
@letellieremeline2 Olivia talking about not watching game of thrones before auditioning and then realizing she was auditioning with cersei scenes 💚👑🐉 #houseofthedragon #oliviacooke #alicenthightower #gameofthrones #cerseilannister #auditions #entertainmentweekly ♬ original sound – letellieremeline2
Olivia Cooke, attrice che interpreta Alicent nella serie ha ammesso che nel momento in cui ha fatto il provino per House of the Dragon non aveva visto il Trono di spade, nonostante fosse uno dei requisiti richiesti ai candidati. Ovviamente ha mentito dicendo che era una grande fan. Una volta ottenuto il ruolo di Alicent Hightower l’attrice ha bingewatchato la serie madre e ha detto di esserne diventata effettivamente una fan
Ha detto anche che si è resa conto che il provino che le avevano fatto fare era su una scena di Cersei Lannister, e che era veramente felice di non averlo visto prima perché altrimenti sarebbe stata spinta a imitare Lena Headey, mentre così non conoscendola ha recitato la scena in modo inedito. Olivia Cooke ha aggiunto che nella serie spin off i personaggi si confronteranno in maniera indipendente rispetto agli archetipi della serie madre. In un’altra intervista ha anche affermato che la sua casata preferita siano gli Stark, affermazione sostenuta anche da altri attori del team dei verdi e cioè Rhys Ifans, che interpreta Otto Hightower e da Tom Glynn-Carney, che interpreta Aegon II.
8. George R. R. Martin e l’apprezzamento per il cast
Lo scrittore delle Cronache del Ghiaccio e del fuoco, George R. R. Martin, ha ribadito quanto gli stia piacendo lo show, affermando che per lui è un grosso sì. Lo scrittore ha, infatti, lodato il lavoro compiuto anche sulla seconda stagione della serie con un post sul suo blog, dove ha anche rivelato di aver fatto un tour dei set allestiti ai Leavesden Studios. Ha parlato anche di come le scenografie costruite per La Fortezza Rossa e la Fossa del Drago risultino più imponenti rispetto ai veri castelli che ha visitato. Ha anche vantato la regia e si è soffermato in maniera principale sulla recitazione del cast
Martin ha infatti dichiarato con entusiasmo quanto gli sia piaciuta l’interpretazione di Paddy Considine nei panni di Re Viserys I, che è stato in grado di attribuire al personaggio una regalità impressionante, qualcosa che nei libri non è mai riuscito ad avere. Dopo l’ultima puntata, incentrata appunto sul personaggio di Viserys, Martin si è complimentato direttamente con Paddy Considine, scrivendo in un messaggio all’attore: “Il tuo Viserys è migliore del mio”.
Martin ha fatto i complimenti riguardo l’approccio di Emma D’Arcy alla parte di Rhaenyra, dicendo che con il suo sguardo e il suo volto riuscissero perfettamente a dominare l’episodio e trasmettere in modo chiaro la sofferenza provata nell’aver perso un figlio. Ha profuso elogi anche per Tom Glynn-Carney, dicendo che ha portato in vita Aegon in modi inediti, riuscendo a essere più di un villain, mostrando tutte le sfumature del suo carattere, la rabbia, il dolore, le paure, facendo così esaltare la sua umanità.
Tom Glynn-Carney porta in vita Aegon in modi inediti, è più di un vilain, ci mostra la rabbia del re, il suo dolore, le sue paure e i suoi dubbi. La sua umanità.
Ma non finisce qui, perché ha voluto congratularsi anche con Rhys Ifans nel ruolo di Otto Hightower, dicendo che è stato splendido ma si è superato in occasione dell’episodio intitolato Rhaenyra la Crudele, nella scena con Re Aegon e Criston Cole. Infine ha chiuso la pioggia di complimenti per l’interpretazione di Olivia Cooke e Matt Smith, aggiungendo parole particolarmente positive per i gemelli Tittensor per l’incredibile interpretazione dello scontro che considera uno dei migliori mostrati nelle serie tratte dai suoi romanzi.
9. Il nuovo minaccioso trono di spade
Rispetto alla serie tv principale possiamo notare un trono diverso nella serie prequel. Questo nuovo trono è più rustico, ma è anche più fedele all’immagine rappresentata nei libri. Proprio per questo risulta più grande e asimmetrico, così da catturare al meglio l’essenza della storia.
Un dettaglio sul trono che la serie non approfondisce riguarda la sua pericolosità. Infatti, chiunque si dovesse sedere sul Trono di Spade e restasse ferito, pare che fosse credenza popolare che non fosse degno di essere Re. Ed è curioso che Viserys si sia tagliato innumerevoli volte a differenza di Daemon che non si è mai ferito. Altro dettaglio interessante riguarda la serie madre poiché in Il Trono di Spade, chiunque vi abbia preso posto si lamentasse che ci fosse il costante pericolo di rimanere feriti. Solo Cersei Lannister e Daenerys Targaryen non hanno mai avuto problemi a riguardo. Che entrambe fossero degne di governare?
10. Il fuoco è fin troppo realistico
Milly Alcock, interprete di Rhaenyra giovane, ha dichiarato in un’intervista che il fuoco usato nella serie è vero. Infatti non essendoci elettricità in questo mondo immaginario tutte le scene sono illuminate dal fuoco.
Questo dettaglio rende l’atmosfera decisamente più realistica, ma allo stesso tempo rende il set decisamente caldo e sudato, rendendo più difficile per il cast e la troupe lavorare durante le riprese.
11. Emma D’Arcy e le sessioni di cavalcate dei draghi
L’interprete di Rhaenyra Targaryen adulta, Emma d’Arcy, durante le riprese della serie, ha chiesto se si potessero pianificare dei momenti in cui anche il team si improvvisasse un Targaryen e provasse a cavalcare un drago.
E così è stato, ci sono stati dei momenti in cui il team ha provato a cavalcare il toro meccanico che poi in post produzione sarebbe diventato il drago della serie.
12. Emilia Clarke non ha visto House of the Dragon
Curioso pensarlo, però proprio la persona che ci ha fatto innamorare della casata dei Targaryen, Emilia Clarke, non sta vedendo la serie prequel. L’interprete di Daenerys Targaryen ha infatti detto che non sta vedendo la serie dedicata ai suoi antenati e non ha nemmeno intenzione di vederla.
Ha affermato che per lei sarebbe come andare a una riunione scolastica di un anno diverso dal suo, pur essendo felice che la serie stia avendo successo.
È troppo strano. Sono così felice che stia accadendo. Sono al settimo cielo per tutti i premi ma non riesco a farlo. È così strano. È come se qualcuno dicesse: Vuoi andare a questa riunione scolastica anche se non è il tuo anno?. È così che mi sento. Lo sto evitando.
13. La sigla di House of the Dragon
Abbiamo visto tutti che la sigla è cambiata rispetto alla prima stagione. Per esserre più precisi, quella originale mostrata nel 2022 era assente nel primo episodio e riproponeva a livello musicale il tema del trono di spade, andando però a cambiare l’aspetto visivo, quindi il soggetto e il suo significato. Nella sigla di Il Trono di Spade compare la mappa di Westeros con i luoghi che testimoniavano la coralità e la geografica politica della storia. Invece in questa il protagonista diventa il sangue, cosa che si ricollega al motto dei Targaryen, Fire and Blood, fuoco e sangue.
Il sangue inizia a scorrere dall’Antica Valyria e si divide e riunisce più volte, probabilmente a significare il tema delle linee di sangue e successione dei Targaryen. Questo tema si ricollega anche alle parole di Helena nella prima stagione dove parlava di una mano che gira il telaio e di draghi di sangue e di filo, questo innanzitutto ci conferma che Helena sia l’unica ad avere il potere profetico dei Targaryen, e poi indica che quelli che stiamo vedendo, sono fatti reali impressi nell’arazzo.
Vediamo quelle che sono le parti principali della storia dei Targaryen, il disastro di Valyria, Aegon il conquistatore che insieme alle sue sorelle prende il trono, la morte di Megor il crudele, fino alla divisione tra verdi e neri con due tavoli differenti e agli estremi di essi Rhaenyra e Alicent, vediamo poi Rhaenyra e Aegon seduti su due troni differenti e la morte di Lucerys. L’arazzo si andrà arricchendo puntata dopo puntata dei fatti che accadono.
Neanche qua manca il dettaglio del sangue, che vediamo diffondere e impregnare il tessuto, in quanto sappiamo che violenza e morte sono il vero motore di Westeros. L’arazzo ha un precedente storico. Infatti vuole essere una citazione all’arazzo di Bayeux che racconta la storia di Guglielmo il conquistatore. Questo è lungo 68 metri, anche se ha una parte strappata che probabilmente doveva rappresentare l’incoronazione di Guglielmo.
14. Le critiche di George R. R. Martin allo stemma
Abbiamo parlato di quanto George Martin sia entusiasta dell’adattamento dell’opera al piccolo schermo, infatti ha vantato molti aspetti della serie, tra cast, regia, ambientazioni, tuttavia non mancano le critiche da parte sua. Infatti su un post sul suo blog lo scrittore ha criticato il modo in cui lo stemma dei Targaryen viene rappresentato nello show. Il sigillo disegnato originariamente da George R. R. Martin era formato da drago con tre teste, due zampe e due ali, e la serie tv madre ha seguito queste indicazioni all’inizio, ma a un certo punto ha deciso di modificarlo e la serie tv di House of the Dragon segue quest’ultimo.
Lo scrittore ha infatti usato parole pesanti per criticare il nuovo sigillo dei Targaryen. Ha detto che lo show ha fatto una figura imbarazzante in quanto è impensabile che un drago possa avere sei arti, ha aggiunto che chi ha realizzato questo disegno fosse privo di conoscenza e che ha rovinato tutto. Ha detto anche che la confusione sul numero di arti deriva dall’araldica medievale e per la confusione con i wyvern che hanno due zampe anziché quattro come i draghi.
Nessun animale mai vissuto sulla Terra ha sei arti. Per quello che vale, gli show hanno fatto una figura imbarazzante. Qualcuno è stato sbadato, credo. Oppure qualcuno ha aperto un libro di araldica e ne ha letto quanto basta per rovinare tutto. Un po’ di conoscenza è una cosa pericolosa.
15. Differenze tra serie e libro
Ovviamente nell’adattamento di un libro, per quanto si possa cercare di rimanere fedeli all’originale, ci saranno sempre dettagli non in linea con esso. E House of the Dragon non fa eccezioni, infatti oltre a differenze fisiche, come Rhaenyra che è descritta come robusta e larga ai fianchi, o quelle di cui abbiamo già parlato come l’età diversa tra quest’ultima e Alycent ci sono delle variazioni che riguardano proprio la fine di alcuni episodi della seconda stagione.
Iniziamo con il finale della 2×02, la lotta tra i gemelli Erryk e Arryk Cargylle. I due gemelli che parteggiano uno per Rhaenyra e l’altro per Aegon si ritrovano a lottare tra loro in nome dei loro sovrani, finendo per uccidersi a vicenda. Il libro, invece, riporta lo scontro tra i due fratelli in maniera asettica, dicendo che l’accaduto è stato tramandato da tre fonti diverse, ciascuna con la propria ricostruzione che hanno in comune la morte dei gemelli.
In una versione è specificato che i due si dissero “Ti voglio bene fratello” mentre sfoderavano le spade, un’altra dice che il duello durò solo pochi istanti e non ci fu alcuna dichiarazione d’amore fraterno, anzi i due si accusarono a vicenda di tradimento. Questa versione dice che ser Arryc muore subito a causa di una ferita mortale, mentre ser Erryc muore quattro giorni dopo per una ferita alle viscere, urlando in preda a una terribile sofferenza e maledicendo il fratello traditore. L’ultima versione si limita ad affermare che i gemelli Cargyll si siano uccisi a vicenda.
Un’altra differenza riguarda il finale della 2×03. Infatti la scena di Rhaenyra che entra ad Approdo del re per parlare con la vecchia amica e ormai rivale Alycent non è presente nel libro, ma era necessaria nella serie. Quell’ultimo confronto tra le due evidenzia maggiormente come Rhaenyra abbia cercato di evitare una sanguinosa battaglia, e così decide di giocare quest’ultima carta e puntare al buon senso di Alycent, pensando che anche lei voglia evitare una guerra di draghi.
Il colloquio tra le due è teso, Alycent scopre che il marito Viserys, in punto di morte, credendo di avere accanto Rhaenyra, ha sussurrato il nome di Aegon non intendendo riferirsi al figlio, ma ad Aegon I, Il conquistatore, facendo così riferimento alla profezia contenuta nelle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. La scena secondo la regista Geeta Patel è stata inserita come trait d’union emotivo, per enfatizzare il rapporto che le due regine avevano nella prima stagione, e per chiarire anche a Alycent quale fosse il significato delle parole di Viserys in fin di vita.
L’episodio 2×04 di House Of The Dragon si conclude con la prima vera battaglia tra draghi, la Battaglia di Riposo del Corvo che lascia i fan senza parole, impazienti di vedere come si concluderà la guerra civile tra i fratelli Targaryen. Aegon crolla a terra a causa di una fiammata di Vhagar, che colpisce mortalmente Rhaenys e il suo drago regalandoci una delle scene più atroci della serie. Il libro offre un resoconto molto più crudo e privo di sfumature della battaglia di Riposo del Corvo.
Il romanzo descrive attentamente ogni passaggio di quella battaglia, specificando che probabilmente se Meleys fosse stato da solo contro Vhagar avrebbe avuto la meglio, ma la presenza di Sunfire ha cambiato le sorti finali. Il libro specifica anche le condizioni del drago di Aegon, dicendo che ha un’ala sradicata dal corpo, e Aegon con svariate costole spezzate, un’anca fratturata e ustioni su metà del corpo e il ferro dell’armatura fuso con la carne.
16. L’odio verso Criston Cole. . .e il suo attore
Non è un mistero che il personaggio di Criston Cole non stia particolarmente simpatico a nessuno, il problema è che questo odio si è riversato anche sull’attore che lo interpreta, Fabien Frankel. Già nella prima stagione il suo personaggio non è stato apprezzato, a partire da come ha trattato Rhaenyra, ma nella seconda stagione l’antipatia e l’odio per i fan verso Criston Cole sta raddoppiando. Sarebbe giusto separare l’antipatia verso il personaggio da quella contro l’attore, e invece sta accadendo proprio il contrario e Fabien Frankel si sta ritrovando in mezzo a una shitstorm epocale.
Addirittura l’attore di Criston Cole è stato costretto a modificare le impostazioni del suo account instagram limitando i commenti per via della pioggia di insulti che arrivava da parte dei fan della serie puntata dopo puntata. Criston Cole è sicuramente un personaggio creato per dare fastidio, e nella seconda stagione tale sentimento è accentuato, ma questo dovrebbe anzi essere una cosa positiva per l’attore, la cui bravura riesce nell’intento di mostrare un personaggio da odiare. Sicuramente non mancano neanche i fan che capiscono questa cosa e su X hanno scritto commenti in favore di Fabien Frankel, come: “Fabiel Franken è un attore incredibile e recita perfettamente i panni di Criston Cole” o “Per favore ricordate di separare il personaggio dall’attore. Fabien sta facendo un lavoro meraviglioso a raffigurare Ser Criston Cole”.
17. Bobby e il calcio che ha fatto infuriare i fan
Alla fine del primo episodio abbiamo assistito a una delle scene più violente della serie, e no, non ci riferiamo alla morte del piccolo principe Jaehaerys, bensì al calcio dato dall’acchiapparatti al cagnolino che era con lui. Sembra assurdo, eppure in una serie piena di violenza e sangue come lo è House of the Dragon, quello che ha indignato maggiormente i fan è proprio il colpo a questo cagnolino prima della tragedia.
Molti utenti su X si sono lamentati scrivendo commenti come: “Sento che questo episodio sarebbe stato davvero bello e completo senza che l’acchiapparatti prendesse a calci il cane” o “E lo scopo del calcio al cane qual era esattamente? Questo show rimane in bilico”, e ancora “Mi sono incazzato di più a vedere il cane preso a calci che a sentire un bambino che viene ucciso”. Sarà che ormai grazie anche al trono di spade i fan si sono abituati alla violenza sugli esseri umani e non a quella sugli animali? Pensandoci anche nella serie madre uno degli episodi che ha più destabilizzato i fan è stata l’uccisione di Lady per mano di Ned Stark dopo aver aggredito Joffrey.
me trying to fight that guy as soon as he kicked the poor dog #HOTD #HouseoftheDragon pic.twitter.com/MkZFqA06Yc
— Matt (@m_ttt21) June 17, 2024
La scena del cane ha creato talmente tanto scalpore che anche Sam C. Wilson che interpreta il sergente della guardia cittadina Blood, ha assicurato che Bobby, nome del cagnolino, non è stato preso realmente a calci in scena, aggiungendo che aveva addirittura per cuccia un piccolo furgoncino di lusso sul set. Ma chi è Bobby? In realtà ha una triste storia alle spalle prima della sua carriera di attore. Infatti viveva per strada nell’isola di Cipro ed era malnutrito. Bobby è stato salvato da un ente di beneficienza e poi adottato da un’addestratrice di animali di Hollywood, Julie Tottman. Per Bobby quello in House of the Dragon non è il primo ruolo famoso che ottiene, tant’è che lo abbiamo visto interpretare il cagnolino di Emma Stone in Cruella.
18. Meleys e Vhagar: un’amicizia secolare
Meleys e Vhagar si sono scontrati in una dura lotta che ha visto la morte del primo drago insieme alla sua padrona Rhaenys, ma in realtà c’è molto di più dietro a questo scontro. Vhagar, infatti, nella serie ha come cavaliere Aemond, ma prima di lui era stato in origine cavalcato dal principe Baelon, il padre di Viserys ed Daemon, mentre Meleys prima veniva cavalcata da Alyssa, cioè la madre di Viserys e Daemon. I due draghi hanno trascorso anni ed anni insieme, volando fianco a fianco poiché la coppia era inseparabile.
Quest’unione tra i due draghi rende ancora più triste la puntata del loro scontro che termina con Vhagar che uccide l’antico compagno e alleato Meleys. A rendere ancora più dolorosa questa storia è che Vhagar dopo Baelon è stato cavalcato da Leena, la figlia di Rheanys, morta nella prima stagione. Rhaenys non è mai riuscita ad accettare quella perdita, e in questa battaglia lei cerca di eliminare il drago che inevitabilmente le ricordava sua figlia.