Guillermo Del Toro, dopo il successo di Pinocchio, torna ancora una volta alla stop-motion: il regista messicano dirigerà infatti per conto di Netflix The Buried Giant, la trasposizione animata de Il gigante sepolto, romanzo del 2015 di Kazuo Ishiguro, noto per opere come Quel che resta del giorno e Non lasciarmi. Del Toro, che sarà anche produttore, lavorerà su una sceneggiatura di Dennis Kelly, già autore dello script per Matilda: The Musical, e si avvarrà della collaborazione della ShadowMachine, la società di stop-motion che ha realizzato Pinocchio.
Le prime dichiarazioni di Del Toro riaffermano il rapporto di fiducia tra il regista e Netflix: “Questo progetto rappresenta un altro tassello della partnership tra me e Netflix; entrambi vediamo nella stop-motion un veicolo adatto a raccontare storie complesse e costruire mondi sconfinati; è per me un grande onore e un’ancor più grande responsabilità dirigere questa sceneggiatura che io e Dennis Kelly stiamo scrivendo come adattamento del romanzo di Kazuo Ishiguro, un’opera profonda e di grande inventiva.”
Romanzo fantasy distopico ambientato in un’Inghilterra medievale successiva alla morte di Re Artù (che nell’universo fittizio dell’opera è un personaggio storicamente esistito), Il gigante sepolto narra di Axl e Beatrice, un’anziana coppia di coniugi che parte alla ricerca del figlio perduto, di cui posseggono solo vaghi e lontani ricordi: in questo mondo distopico, infatti, nessuno sembra essere dotato di memoria a lungo termine.
Scott Stuber, presidente della divisione cinematografica di Netflix, ha dichiarato a proposito del progetto: “Guillermo del Toro è un cineasta visionario, un vero maestro; siamo veramente orgogliosi dei riconoscimenti ricevuti dal suo Pinocchio e siamo molto lieti di proseguire la nostra partnership creativa con questo nuovo progetto in vista“. Pinocchio, adattamento del celeberrimo romanzo di Carlo Collodi, ha assommato circa 101,5 milioni di ore di visione nel primo mese di disponibilità sulla piattaforma, oltre ad aver ricevuto un BAFTA e un Golden Globe come Miglior film animato, e una candidatura agli Oscar nella stessa categoria.