Il quarto episodio de Gli Anelli del Potere ha già anticipato quello che sarà uno dei destini più tragici nel futuro dell’epica serie Amazon: l’isola di Nùmenor, regno indiscusso degli Uomini durante la Seconda Era narrata da J.R.R. Tolkien, verrà spazzata via da una grande onda che seppellirà la grande isola tra Valinor e la Terra di Mezzo nelle profondità del mare. Un tragico destino che la Regina Reggente Tar-Miriel (Cynthia Addai-Robinson) ha visto più e più volte in sogno, come ampiamente suggerito nel quarto episodio intitolato “La grande onda”.
Per comprendere meglio il significato del sogno premonitore della Reggente dell’Isola di Nùmenor, bisogna fare un passo indietro e affondare le radici nelle opere pubblicate da J.R.R. Tolkien che raccontano della storia e del destino crudele dell’isola degli Uomini. La cronistoria di Nùmenor è suggerita dallo scrittore britannico in alcuni capitoli de Il Silmarillion, nelle Appendici de Il Signore degli Anelli e nei Racconti Incompiuti; l’isola era stata concessa dai Valar (le potenze angeliche immortali della terra di Valinor) agli Edain (gli Uomini che avevano combattuto a fianco del popolo elfico degli Eldar per sconfiggere Morgoth) all’inizio della Seconda Era, come ricompensa per aver lottato assieme a loro contro il Grande Nemico. Un luogo di grande pace e prosperità che però vide il suo lento declino quando la superbia dei suoi regnanti ed abitanti prese il sopravvento.
Nella serie Amazon, veniamo a conoscenza della Regina Tar-Miriel, figlia del Re Tar-Palantìr, costretta a governare l’isola suo malgrado a causa della lunga malattia del padre; un periodo di grande vulnerabilità per Nùmenor che viene successivamente alimentata dal cugino di Miriel, Ar-Pharazon (Trystan Gravelle), il vero responsabile della caduta di Nùmenor e del suo tragico destino futuro. Approfittando della crescente antipatia della popolazione nei confronti delle usanze elfiche, Ar-Pharazon accresce i dissidi interni dell’isola, tra chi rimane fedele alle idee anti-elfiche del sovrano e chi invece è ancora leale all’antica alleanza tra Edain e Eldar. Quando Sauron torna nella Terra di Mezzo per prendere possesso di tutte le creature viventi e spazzare via i Nùmenoreani, Ar-Pharazon invia nelle Terre del Sud un’enorme flotta per far desistere il Signore Oscuro dal suo maligno proposito; quest’ultimo si arrende e viene condotto come prigioniero a Nùmenor.
Come pubblicato dallo stesso Tolkien negli scritti sopracitati, con il tempo Sauron si insinuerà sempre più nella mente e nel cuore bramoso di Ar-Pharazon, passando da prigioniero a consigliere personale del sovrano dell’isola. Quando il Re, invecchiato e sul punto di morte, si renderà conto di avere poco tempo a disposizione nella sua vita, si fa convincere da Sauron a muovere un attacco folle a Valinor per conquistare il dono dell’immortalità; un elaborato piano, quello del futuro Oscuro Signore, per distruggere dall’interno il popolo degli Uomini e per muovere guerra una volta per tutte ai Valar. Una volta sbarcati sulle sponde di Valinor, Eru Ilùvatar (il Dio creatore di tutte le cose nella mitologia di Tolkien) punisce la superbia degli Uomini provocando un terrificante terremoto che spazzerà via una volta per tutte l’isola di Nùmenor, ingoiata da una grande onda del Mare che la farà sprofondare nei suoi abissi.
Una visione che Tar-Miriel mostra a Galadriel (Morfydd Clark) alla fine del quarto episodio de Gli Anelli del Potere; facendo uso della pietra veggente Palantìr, la sovrana nùmenoreana mostra all’elfa l’origine dei suoi incubi ricorrenti, preconizzando una sventura che accadrà nel futuro e che, Tolkien dixit, sarà inevitabile con il ritorno di Sauron nella Terra di Mezzo. Una premessa eccitante che i prossimi episodio dell’epica serie Amazon potrebbero affrontare molto più presto di quanto ci si aspettava.