La seconda stagione di Loki, serie prodotta da Marvel Studios e disponibile su Disney+, si è recentemente conclusa con il suo sesto episodio. Un momento importante ed emblematico per una serie di motivi, arrivato, come l’uscita di The Marvels, in una parentesi storica piuttosto complicata per il Marvel Cinematic Universe. Ne abbiamo già ampiamente discusso: la qualità dei prodotti è evidentemente calata, soprattutto dopo la pandemia e i cambi interni di leadership, così come il progetto narrativo è apparso sempre più confuso – la saga del Multiverso non è mai stata all’altezza di quella dell’Infinito.
Eppure, proprio la recente uscita cinematografica con protagonista Brie Larson, aveva dato qualche segno di ripresa, come potete leggere nella nostra recensione del film. Non tanto perché il film è irresistibile, quanto perché si percepisce molto di più la mano prodigiosa di Kevin Feige che, dopo aver riacquisito pieni poteri dal punto di visto creativo, ha palesemente rimesso mano al concept originale della pellicola, cercando di dargli un taglio più riconoscibile (relativamente al marchio MCU) e sviluppando certi temi narrativi che hanno fatto intendere molto chiaramente in quale direzione si sta andando.
Insomma, dopo confusione, sbagli e sfiducia, ecco una piccola luce in fondo al tunnel. Il finale di Loki 2, in questo senso, è ancora più importante: non solo l’episodio è ottimo dal punto di vista tecnico (regia, scrittura, interpretazione), ma anche ciò che succede nei minuti finali è una manna dal cielo. Finalmente sappiamo cosa sta per accadere e, cosa più importante, abbiamo ben chiara quale sia la posta in gioco.
Uniamoci il fatto che il solo film MCU in uscita nel 2024 sarà Deadpool 3 e il quadro è completo: la guerra per il Multiverso sta arrivando, e i Marvel Studios sono di nuovo pronti alla carica. Nelle prossime righe, vi avvisiamo, faremo spoiler su quanto accaduto e proveremo a tracciare una strada più o meno credibile per il futuro. Non solo a livello narrativo, ma anche e soprattutto a livello produttivo.
Gloriosi Propositi
Il personaggio interpretato da Tom Hiddleston è forse uno dei pochi protagonisti del Marvel Cinematic Universe ad aver goduto, negli anni, di una caratterizzazione tridimensionale. Non un semplice cattivo, non un semplice eroe. Quanto più un uomo (un Dio, per la verità) pieno di rabbia e voglia di capire disperatamente quale sia il suo posto nel mondo. Ha tentato di conquistare, uccidere, tradire, per poi infine trovare un senso nell’amore e nel sacrificio. Un arco narrativo a conti fatti più unico che raro, culminato in questo finale di seconda stagione che è prezioso per una serie di motivi.
Andiamo con ordine. Narrativamente, il season finale di Loki 2 è forse il momento più importante dell’MCU post Endgame. Mette chiaramente in evidenza quale sia la posta in gioco della guerra del Multiverso (ne parliamo dopo), e spiana la strada in modo piuttosto chiaro a quello che verrà. Provando a semplificare: Loki decide di distruggere ciò che la TVA e Colui Che Rimane (una variante di Kang) proteggevano. La Sacra Linea Temporale, ovvero l’unica realtà ammessa e “sicura” che per esistere presupponeva la morte di tutte le linee temporali esistenti nel Multiverso, che concretamente voleva dire uccidere migliaia di persone per un bene comune. “Falciare le linee temporali” infatti non significa nient’altro che distruggere tutte le realtà alternative.
Il Dio dell’Inganno, però, decide di fidarsi del genere umano e di accettare l’ipotesi della guerra promessa da Kang, permettendo quindi a tutte le realtà possibili di esistere, assumendo lui stesso il ruolo di “Custode del Tempo” e affidando alla TVA il compito di monitorare sul proliferale della varianti di Kang.
Se fino a questo momento le conseguenze di caos e guerra nel Multiverso non erano ben chiare, Loki 2 invece le sbatte in faccia allo spettatore senza giri di parole. La guerra promessa da Kang porterebbe, a sua detta, alla fine di ogni cosa. Alla scomparsa insomma di ogni realtà, ogni linea temporale, ogni vita. Altro che Thanos e la sua “metà della vita nella galassia”, qui si parla dell’Apocalisse totale. Non estinzione, ma proprio fine di qualsiasi cosa; l’annientamento completo della realtà.
Dopo il sacrificio di Tony Stark, non si era più percepito questo senso di pericolo e morte, ed era uno dei grandi problemi dell’MCU. Fa sorridere pensare che questo cliffhanger arriva proprio assieme all’uscita di The Marvels e alla sua scena post credit. Senza fare ulteriore retorica, è sempre più chiaro come il ritorno di Bob Iger e i “pieni poteri” ridati a Kevin Feige stiano già dando i loro frutti. Altrettanto ironico è il sentimento del fandom, anch’esso cambiato in poco tempo passando da una sfiducia e disinteresse totale, ai social invasi di hype ed entusiasmo.
Anche perché il calendario delle uscite Marvel per il 2024 è un ulteriore segno che, forse, si tornerà a fare sul serio.
E adesso?
L’unico film Marvel Studios del 2024 sarà Deadpool 3, che diventa quindi una produzione incredibilmente importante nell’economia della trama orizzontale della Saga del Multiverso. Gli ultimi rumor parlano di una trama incentrata su Deadpool (e la TVA) impegnati in una missione di reclutamento: la minaccia di Kang ormai è inevitabile e il Multiverso ha bisogno della sua formazione di Avengers che dovranno fronteggiare il nemico. Pare, appunto, che il soggetto del film ruoterà attorno a questo input narrativo.
La scelta di mantenere una sola uscita al cinema nel 2024, spostando le altre e concentrandosi molto sulla qualità e diminuendo la quantità di progetti in uscita è una scelta chiara e oculata. I film Marvel sono sempre stati un evento, e questo sentimento si è perso. Il cliffhanger di Loki 2 e l’uscita di Deadpool 3 fra più di un anno, però, creano proprio l’ansia da evento di cui si parlava prima. Ci saranno certamente delle release su Disney+, che però faranno da contorno al quadro più grande – anche grazie alla nuova etichetta “Spotlight”, con storie più incentrate sui singoli personaggi.
Un bel colpo di coda, arrivato in extremis di un biennio francamente disastroso – con solo un paio di prodotti salvabili, ma comunque lontani da quello a cui si era abituati. Ricordiamoci sempre che X-Men a Fantastici Quattro sono lì, pronti ad entrare in scena, ed è molto probabile che saranno loro i grandi protagonisti dei prossimi anni (dieci, come minimo) targati Marvel.
Chiudiamo con una speculazione, che diventa però sempre più possibile mano a mano che passano i mesi. Secret Wars, potrebbe a tutti gli effetti essere un soft reboot dell’intero MCU. Dopo aver passato gli ultimi anni (e sarà così almeno fino al 2027), introducendo nuovi personaggi e mettendo in piedi una narrativa ad ampio respiro francamente molto complicata, si potrebbe tirare una riga e ripartire “da capo”. Salvando solo pochissimi eroi che ora conosciamo, tornando a concentrarsi su storie più intime e meno “esagerate”. Thanos era sicuramente un alieno, ma il cuore della storia sono sempre stati i personaggi e la loro motivazioni più intime. Il Multiverso ha lasciato un po’ indietro queste dinamiche, e i feedback non stati chiaramente tutti positivi.
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