Gli eventi dell’ultimo episodio di Better Call Saul intitolato “Punti e Premi” hanno rappresentato il vero e proprio giro di boa nell’andamento futuro della serie. L’ottavo episodio della sesta stagione, che si trova su Netflix insieme al resto dello show, ha – letteralmente – gettato le basi per questi ultimi cinque episodi che ci condurranno alla conclusione. Better Call Saul, spinoff prequel dell’amatissima serie della AMC Breaking Bad, inizia nel 2015 e subito i fan dell’universo costruito da Vince Gilligan e Peter Gould capiscono che si tratta di qualcosa di molto più complesso. Niente è lasciato al caso e nel corso dell’intera serie il simbolismo di Better Call Saul è sempre più raffinato.
I colori, per esempio, rappresentano l’ambiguità del mondo di Jimmy McGill – protagonista della serie interpretato da Bob Odenkirk – che è giallo come il deserto del New Mexico. Il giallo del cartello messicano e del mondo di Gus Fring, il proprietario di Los Pollos Hermanos che conduce una doppia vita come boss del cartello. Al giallo si contrappone il blu della giustizia. Il blu di Chuck McGill, il fratello di Jimmy, di Kim Wexler e di Howard Hamlin. Un ulteriore elemento legato al simbolismo nell’universo di Better Call Saul è l’abbigliamento. In particolar modo le scarpe racchiudono un insieme di significati che nel mondo di Vince Gilligan spiegano moltissimo riguardo il passato, il presente e il futuro dei personaggi.
L’ascesa di Saul Goodman passa dalle scarpe
L’eccentrico Saul Goodman ne ha fatta di strada da quando era solo un aspirante avvocato che portava la posta negli uffici della grigia HHM. La sua trasformazione è stata graduale: prima Slippin’ Jimmy come lo chiamava il fratello Chuck dopo i suoi soliti pasticci, poi è stato Viktor con la K che insieme a Giselle (Kim Wexler) organizzava piccole truffe ai danni di qualche malcapitato. E, infine, si è compiuta la trasformazione in Saul, l’eccentrico avvocato dei criminali. Anche se forse sarebbe meglio specificare che questo passaggio è ancora in atto. Prima con Breaking Bad poi, in maniera sempre maggiore, in Better Call Saul il guardaroba ha un enorme significato simbolico. I look sono stati realizzati da Jennifer Bryan, una costumista che ha lavorato all’ultima stagione di Breaking Bad e poi si è trasferita con Odenkirk, Vince Gilligan e il resto della troupe nello spinoff. Durante il 2015, Jennifer Bryan aveva parlato dell’abbigliamento dell’avvocato dei criminali in Breaking Bad: “Saul si era già affermato con i suoi abiti sgargianti e vistosi. Ma come sarebbe stato il suo stile all’inizio della sua vita e della sua carriera?”.
Mentre lo stile di Jimmy andava definendosi allo stesso modo cambiava anche il personaggio interpretato da Bob Odenkirk. In questa commistione di elementi che lega il simbolismo di Better Call Saul ai colori all’abito, Jimmy inizialmente prova a essere un blu giustizia. Seguendo le orme del fratello Chuck, il giovane McGill tenta in tutti i modi di adeguarsi allo stile patinato della HHM. Ma questo vestito, fin da subito, lo sente troppo stretto. Infatti, lo notiamo nella consacrazione del personaggio in Breaking Bad e anche la stessa costumista afferma: “Quelli che stanno dall’altra parte della legge, i truffatori e i criminali, li ho vestiti di rosso e arancione e dei colori del deserto del New Mexico”. Ma Saul Goodman è un uomo che si muove, inizialmente, su entrambi i lati. Non è né giallo, né blu, ma l’unione di questi due colori primari: marrone, il colore di chi ancora non ha trovato la sua dimensione ma ne costruisce una nuova solo per lui.
Oltre all’abito, la complessa trasformazione di Jimmy in Saul passa dalle scarpe finto Gucci che vengono spesso inquadrate nella serie. Infatti, sempre la costumista racconta questa scelta: “Non sono scarpe Gucci. Ho trovato i mocassini più economici e lontani dal modello Gucci, ma con i morsetti. Ho staccato i morsetti e riattaccati con una graffetta” L’ostentazione da parte di Jimmy nasce dal desiderio di voler essere come quegli uomini di legge alla Howard Hamlin che si aggirano patinati negli uffici legali della HHM. L’inganno che Jimmy fa – a sé stesso e agli altri – è rappresentato da quei falsi mocassini. Un promemoria che gli ricorderà sempre da dove proviene e soprattutto dove sta andando. Quelle scarpe tenute insieme da una graffetta rappresentano le varie sfaccettature del carattere di Jimmy: affascinante, disperato, ambizioso, creativo, strano e triste e che allo stesso tempo non ha paura di sporcarsi le mani nei crimini più loschi.
Kim Wexler cammina scalza sul filo invisibile tra il blu e il giallo
L’impeccabile abbigliamento del personaggio di Rhea Seehorn ha fatto del personaggio di Kim il faro della legalità. Ma più la sua scalata verso i piani alti dei più importanti studi legali avanzava più la Wexler sapeva che quello non sarebbe stato il posto adatto a lei. Perennemente insoddisfatta, alla fine della scorsa stagione Kim toglie una prima maschera svelando la sua personalità nascosta. Fantastica su un piano per mettere alle strette Howard, per far crollare quello studio legale dove ha iniziato a muovere i primi passi come avvocato. Così come Jimmy anche l’evoluzione del personaggio di Kim passa dall’abbigliamento. In questo caso, saranno anche piccoli cambiamenti ma il simbolismo di Better Call Saul non lascia nulla al caso.
Kim Wexler inizia il suo percorso da giovane avvocato della HHM: la coda di cavallo sempre in ordine e un completo con i toni del blu e del grigio. Il cambiamento si compie pian piano e soprattutto nella sesta stagione: quando il piano ben organizzato per incastrare Howard è quasi completo notiamo dei cambiamenti. Il primo quando incontra Cliff Main nel quarto episodio della sesta stagione. La sua camicia che un tempo sarebbe stata monocolore adesso è variegata e piena di fantasie. Ma c’è sempre qualcosa che la tiene ancorata al suo passato: la camicia è blu. Il secondo, invece, è un dettaglio su cui si sofferma anche la telecamera durante il settimo episodio. In preda alla foga del momento, per perfezionare il suo piano – per il quale ha rinunciato a una convocazione importante che l’avrebbe resa un avvocato ancora più popolare – Kim si toglie le scarpe. Scalza e senza più quella timidezza delle prime stagioni Kim si muove tra i due mondi ma in realtà ormai la scelta che ha intrapreso è chiara agli occhi dello spettatore: non vuole perdere Jimmy e lo seguirà fino alla fine.
La silenziosa e combattiva Kim Wexler, nascosta, nella sua armatura di acciaio inossidabile. L’unica che ha saputo tener testa a Lalo, la supereroina di Better Call Saul. Kim non si maschera più: ha abbandonato i panni dell’avvocato per buttarsi a capofitto nell’impresa di screditare il nome di Howard Hamlin. In questi ultimi due episodi, Kim ha scoperto il prezzo da pagare per entrare nel mare giallo del deserto del New Mexico. Giunta ormai alla singolare attenzione del boss Gus Fring, Kim Wexler non potrà più tornare indietro. Ormai è scalza, privandosi delle scarpe si spoglia metaforicamente di tutti i cavilli burocratici, dell’attenzione verso le regole. Può tornare a essere quella bambina che rubacchiava al negozio.
Howard Hamlin impeccabile fino alla fine
Il simbolismo di Better Call Saul segue anche l’arco narrativo di Howard Hamlin, l’ultimo rimasto dalla parte dei buoni in blu. Sappiamo poco della vita del giovane avvocato ma quello che ci è concesso vedere è una vita perfetta. Ma le vite perfette, ci ricorda Howard, non esistono. Sempre nel quarto episodio della sesta stagione vediamo Hamlin sotto una nuova luce. Durante la seduta dallo psicologo si apre per la prima volta allo spettatore riguardo i suoi problemi. Il suo matrimonio sta naufragando e di lì a poco, anche se lui non lo sa, anche la sua vita. Sempre composto e ineccepibile nei suoi gesti, certosino quando si tratta di preparare la colazione per la moglie, Howard Hamlin è stato impeccabile fino alla fine.
Nel mare giallo di Better Call Saul non c’è posto per l’avvocato in blu e sarà questo stesso mare giallo a portarselo via. Quella notte da ubriaco, nel suo perfetto completo da avvocato ha scovato i due scarafaggi – “cucaracha” in spagnolo, termine con cui Lalo Salamanca appella Jimmy nella scorsa stagione – Jimmy e Kim nel loro appartamento. In quel blu, che lo ha sempre visto schierato dalla parte della legge, Howard Hamlin è stato seppellito. Non si spoglia dei suoi abiti e rimane con le sue scarpe, nel suo cammino, dritto fino alla fine, impeccabile. Non gioca tra i due mondi, tra il blu e il giallo, ma difende fino alla fine le sue idee. Sarà poi Mike a togliergli quelle scarpe per depositarle nel grande mare giallo del deserto dove purtroppo il blu di Howard Hamlin non è contemplato.