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Regia: Brad Bird
Sceneggiatura: Brad Bird, Tim McCanlies
Produzione: Warner Bros. Animation
Attori Principali: Eli Marienthal (Hogarth Hughes), Vin Diesel (Il gigante di ferro), Christopher McDonald (Kent Mansley), Jennifer Aniston (Annie Hughes)
Data di uscita: 06 Agosto 1999 (USA)
Durata: 86 minuti
Paese: Stati Uniti d’America
Lingua: inglese
Distribuzione: Warner Bros.

TRAMA: 1957. A seguito del lancio del satellite Sputnick da parte dell’Unione Sovietica, una forma sconosciuta atterra sulla superficie terrestre. Intanto, il piccolo Hogarth Hughes – un bambino interessato alle invasioni extraterrestri – vive con la madre Annie nella cittadina di Rockwell, nel Maine. Dopo aver sentito la storia di un pescatore su un fantomatico robot gigante caduto dal cielo, il ragazzino si mette alla sua ricerca. Trovato nei pressi del bosco, Hogarth scopre che l’essere artificiale è alto più di 10 metri, che si nutre esclusivamente di metallo e che ha una sconfinata curiosità. In seguito alle continue segnalazioni di vari avvistamenti nella piccola città, il governo americano decide di inviare sul posto l’ispettore governativo Kent Mansley.

Il lungometraggio animato è un libero adattamento del romanzo del 1968 di Ted Hughes, L’uomo di ferro. L’idea alla base del film è arrivata al regista/sceneggiatore Brad Bird durante il memoriale per la scomparsa della sorella Susan, uccisa dal marito con un colpo di pistola. Nel corso della narrazione, il gigante protagonista pronuncia solamente 53 parole. L’anno in cui è ambientata la pellicola corrisponde all’anno di nascita dello stesso filmmaker. Il cognome del piccolo Hogarth è stato dato dal regista come omaggio allo scrittore Ted Hughes. Laddove molte ambientazioni e molti personaggi sono realizzati con la tecnica dell’animazione tradizionale, il gigante di ferro è l’unico ad essere realizzato in computer grafica. Il budget per la realizzazione del cartone animato è stato di 50 milioni di dollari. Alla sua uscita nelle sale cinematografiche, Il gigante di ferro si è rivelato un flop al botteghino internazionale, incassando solamente 31 milioni di dollari. Ma con il passare degli anni, esso è diventato un cult movie, registrando il 96% di recensioni positive sull’aggregatore del sito Rotten Tomatoes.

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Sono Marco Grillo, amante viscerale della Settima Arte in tutte le sue sfaccettature. Scrivo per informare e per condividere questa passione perché : “Ciò che facciamo in vita, riecheggia nell’eternità.”