La seconda stagione di Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere è giunta a conclusione e sono tanti gli archi narrativi che si sono evoluti, alcuni più di altri come evidenziato nella nostra recensione, lasciando presagire qualcosa di importante per il futuro della serie e dei personaggi. Se la sigla è stata rivelatrice di ciò che sarebbe successo nelle puntate che abbiamo appena visto, ha fornito anche uno spunto di riflessione su cosa vedremo prossimamente nella trama che Sauron sta intessendo. Alcune delle seguenti considerazioni sono frutto di ipotesi basate su come gli archi narrativi potrebbero evolversi, altre sono quasi delle certezze che si fondano su ciò che sappiamo dal materiale originale.
Fra due anni cosa vedremo? Della caduta di Numenor e della conseguente nascita di Gondor, ma anche dei primi feroci scontri tra gli elfi del Lindon e gli orchi del signore oscuro. I nani si apprestano a mettersi sulla difensiva e a fronteggiare un antico male che, sappiamo dalla trilogia di Peter Jackson, li porterà alla rovina. Gli stregoni iniziano un nuovo addestramento e i Pelopiedi sono intenzionati a smettere di essere nomadi e trovare una nuova casa. Curiosità vuole che questi sono eventi che nei libri si svolgono in un lasso di tempo lungo più di 2000 anni, ma che nella serie, per forza di cose e necessità narrative, vadano condensate in molto meno. Una delle critiche maggiori che sono state mosse a questa mastodontica produzione, ma che ci permette di prevedere ciò che avverrà nelle prossime puntate. Chiaramente non è nostra intenzione fare spoiler sugli eventi futuri, tuttavia dovremo parlare del finale della stagione 2 e delineare una trama basata su ciò che avviene nei libri, cosicché cercheremo di capire cosa possiamo aspettarci dalla terza stagione di Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere.
La caduta di Numenor e la nascita di Gondor
Una cosa che sappiamo per certo è che le stagioni programmate da Amazon saranno cinque in totale, con l’ultima che dovrebbe ricollegarsi al prologo della trilogia cinematografica. Per questo motivo ci sono dei punti salienti che sappiamo con certezza verranno trattati da ora in poi. Gli anelli sono stati creati, ma manca ancora l’unico. L’Eregion è caduto, devastato dall’esercito di orchi e Celebrimbor è deceduto sotto i colpi di Sauron. I nani hanno risvegliato il Balrog e si ritrovano a dover affrontare una guerra civile per il controllo di Moria e lo sfruttamento delle sue ricchezze. Infine Ar-Pharazôn ha usurpato il trono di Numenor, esiliando i sudditi fedeli ai Valar e agli elfi, tra cui Elendil. Ed è proprio su questi ultimi personaggi che si baserà certamente tutta la terza stagione. Sulla gloria e la caduta di Numenor.
È, secondo noi, scontato che prossimamente vedremo il grande ciclo di storie legato a Numenor. Per farla breve e per non anticipare troppo di ciò che certamente succederà, Ar-Pharazôn farà sì che il suo regno diventi il più florido e potente mai visto, ma a un caro prezzo. Dopo aver preso come suo consigliere lo stesso Sauron, ancora una volta sotto mentite spoglie esattamente com’è accaduto a Celebrimbor, sarà convinto a rendere Numenor un luogo di oscurità, votata ai sacrifici umani e al culto di Morgoth, invidiando l’immortalità degli elfi e dei Valar (la versione tolkeniana di angeli cristiani). Per quest’ultimo motivo verrà convinto a invadere la mitica terra di Valinor (corrispettivo dell’eden) portando, però, alla totale distruzione cataclismatica di Numenor e all’esodo dei sopravvissuti, guidati da Elendil e Isildur, nella Terra di Mezzo spingendoli (molto più probabilmente nella quarta stagione) alla nascita di Gondor.
Gli elfi all’attacco e i nani sulla difensiva
I nani se la sono vista brutta nel finale di stagione con il risveglio del Balrog e un regno in difficoltà. Ciò che vedremo riguarderà sicuramente le lotte di potere tra i principi per il controllo delle miniere di Caradhras, ricche di oro e mithril, e spinti sempre di più a battaglie intestine provocate dall’influsso malefico degli anelli. Proprio questi ultimi potrebbero vedere Sauron cercare di riappropriarsene all’inizio dello show, ma i nani sanno essere incredibilmente ostinati e riusciranno a resistergli. Tuttavia è assai probabile che rivedremo il Flagello di Durin e, grazie alla vicinanza con gli orchi di Mordor, il popolo nanico sarà fiaccato finché non verrà presa la sofferta decisione di abbandonare il regno di Khazad-dûm per trovare una nuova casa.
Per quanto riguarda gli elfi del Lindon li abbiamo lasciati feriti, rintanati a Gran Burrone, ma risoluti nello spirito e pronti a contrattaccare le forze del nemico. Problema vuole che il loro numero sia esiguo ed è per questo che ci sono altissime probabilità che vedremo gli altri regni elfici, quello degli elfi silvani del Bosco Atro e il dominio di Galadriel, Lothlórien. E finalmente potrebbe avvenire la messa in scena del marito della forte protagonista della serie, Celeborn (nei libri loro sono già sposati, ma gli autori potrebbero modificare qualche dettaglio). Non stupirebbe se venissero creati per lo show anche dei nuovi popoli elfici per ampliare la mitologia della Terra di Mezzo.
La marcia dei Pelopiedi e l’incontro degli Istari
Abbiamo capito nelle precedenti puntate che Nori potrebbe rappresentare qualcosa di importante per il futuro del suo popolo. La storia dei Pelopiedi li ha sempre visti come dei girovaghi, dei nomadi alla costante ricerca di una dimora. I futuri hobbit attraverseranno grandi pericoli nella speranza di diventare, finalmente, sedentari. Questa storia è, sin dagli inizi dello show, la più libera per gli sceneggiatori poiché ci sono pochissime informazioni tra gli scritti di Tolkien sul passato degli hobbit e per questo motivo è più complesso prevedere cosa succederà a Nori e Poppy. Già sappiamo che non mancheranno i colpi di scena.
Anche sugli Istar nei libri si hanno poche informazioni e nella seconda stagione lo Straniero ha preso il nome di Gandalf e inizierà, certamente, un periodo di apprendistato insieme a Tom Bombadil. Gli autori suggeriscono che l’Oscuro Stregone possa essere Saruman, tuttavia abbiamo qualche dubbio a riguardo ed è ancora poco chiaro cosa sia l’ordine di sacerdotesse, probabilmente legato alle falene e alle aquile, che lui guida. La mitologia di Tolkien prevede che Gandalf sia stato l’ultimo della sua razza a raggiungere la Terra di Mezzo per combattere Sauron. Potremmo, quindi, vederlo mentre impara le arti magiche, ma soprattutto entrerà in contatto con Radagast il bruno e con i due stregoni blu, che non sono mai stati rappresentati in alcun modo, neanche da Tolkien stesso, e possono rappresentare degli ottimi spunti narrativi inediti.
I Nazgul e la forgiatura dell’Unico
Come detto poco sopra, è praticamente scontato che nella prossima stagione gli autori si concentreranno su Numenor, tuttavia un arco narrativo che va colmato rispetto al materiale di Tolkien, e che può dare agli sceneggiatori tantissimo spazio di manovra, è quello legato ai Morgul e ai Nazgul. Non si conoscono le effettive origini degli spettri dell’anello né chi fossero in vita, tuttavia si possono sviluppare due teorie (entrambe valide nel racconto degli Anelli del Potere) su chi saranno e ciò che vedremo. Da Il Silmarillion si sa che tre dei Nove erano nobili numenoreani sedotti dalla volontà di Sauron, mentre altri risiedevano, probabilmente, tra i grandi signori del regno di Angmar, dove troneggiava il Re Stregone. Con la corruzione di Ar-Pharazôn e del suo popolo dedito ai sacrifici umani, nascono i numenoreani neri che diverranno anche parte dell’esercito di Sauron in futuro. Tra questi potremmo ritrovare tutti gli spettri dell’anello, o almeno una parte.
Tecnicamente Angmar viene fondata per contrastare il potere di Arnor e Gondor (i due regni nati da Elendil e che certamente vedremo nella quarta stagione), ed è utile pensare che saranno i numenoreani neri a creare questo regno malvagio. Certo è che non stiamo considerando il personaggio dello Stregone Oscuro, interpretato da Ciarán Hinds. Nella seconda stagione viene lasciato supporre che sia una versione giovane di Saruman, ma se fosse piuttosto il futuro Re Stregone di Angmar? Nella terza stagione potremmo vedere la corruzione di questo personaggio ancora così misterioso e la trasformazione sua e dei suoi seguaci, o degli stessi numenoreani neri, nei Nove Nazgul. Sappiamo che gli spettri dell’anello erano tutti umani, ma la figura invincibile del Re Stregone potrebbe essere un indizio importante sulla sua identità e gli sceneggiatori potrebbero prendersi questa licenza (come tante altre che per fortuna si sono presi) per mettere in scena un gran bel plot twist.
Inoltre non dobbiamo dimenticarci di un dettaglio importante. Sauron ha attualmente forgiato tutti gli anelli, tranne uno. La creazione dell’Unico verrà mostrata, così come l’ascesa dell’oscuro signore e la costruzione a Mordor di Barad-dûr. Infine potrebbe essere anche l’ultima volta che vedremo in carne e ossa Charlie Vickers poiché, all’interno del Silmarillion viene spiegato che con la caduta di Numenor, Sauron stesso perderà il suo corpo e prenderà le sembianze che tanto conosciamo grazie alla rappresentazione che ne ha dato Peter Jackson.
Insomma la terza stagione potrebbe rappresentare un punto estremamente tragico per i protagonisti, pronti ancora una volta a rialzarsi e a non arrendersi alle avversità e ai perigli che Sauron scaglierà loro contro. Numenor certamente cadrà, così come Khazad-dûm. I pelopiedi potrebbero mettersi alla ricerca di quella che sarà la Contea e Gandalf deve apprendere di più su se stesso e suoi suoi simili, arrivando a scontrarsi con loro probabilmente. Infine gli elfi potrebbero essere l’unico popolo a risalire la china e a radunarsi in vista di un futuro più luminoso.
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