1 settembre 1997. La scuola non è ancora iniziata, ma tanti ragazzi stanno per conoscere una nuova insegnante. O meglio, un meteorite che si abbatte sui nostri televisori. In Italia arriva finalmente MTV. Dopo vari tentativi a singhiozzo nei primi anni Novanta, il mitico concerto Unplugged dei Nirvana (targato 1994 e con quel maglione infeltrito di Kurt Cobain a condire il tutto) battezza un canale che farà la storia. Un canale in cui almeno due generazioni di adolescenti trovano il loro habitat naturale. Un angolo di televisione innovativa, fresca, all’avanguardia, che parla la loro lingua e impone nuovi ritmi, nuovi gusti e una nuova estetica. Non solo musica, videoclip iconici e top ten presentate dai veejay.

Beavis and Butt-Head
Beavis and Butt-Head in azione – © Paramount

No, MTV ha avuto un ruolo fondamentale nel far capire a tanti ragazzi che l’animazione non è un genere ma un linguaggio. Cosa che dopo anni di stupidi pregiudizi è diventato quasi banale ribadire. Se sulla tv generalista l’animazione faceva quasi sempre rima con serie per bambini o per ragazzi, MTV ha contribuito tantissimo a sdoganare un’animazione adulta, sperimentale a tratti persino pazza e fuori di testa. E oggi siamo qui a celebrare quel coraggio e quella voglia di curiosare in giro, andando alla ricerca di un’animazione occidentale e orientale fuori dagli schemi. Per farlo, però, dobbiamo fare una distinzione importante: le serie animate importate da MTV e le serie animate prodotte da MTV. Ora rievocate i vostri ricordi più belli e partiamo.

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Nato a Bari nel 1985, ha lavorato come ricercatore per l'Università Carlo Bo di Urbino e subito dopo come autore televisivo per Antenna Sud, Rete Economy e Pop Economy. Dal 2013 lavora come critico cinematografico, scrivendo prima per MyMovies.it e poi per Movieplayer.it. Nel 2021 approda a ScreenWorld, dove diventa responsabile dell'area video, gestendo i canali YouTube e Twitch. Nel 2022 ricopre lo stesso ruolo anche per il sito CinemaSerieTv.it. Nel corso della sua carriera ha pubblicato vari saggi sul cinema, scritto fumetti e lavorato come speaker e doppiatore.