Dopo l’epic fail di settembre, quando fu prima annunciata e poi mai pubblicata, finalmente ci siamo. Finalmente il Bat-segnale si è acceso. Dal 21 novembre l’abbonamento di Netflix ha un valore inestimabile. Perché la prima stagione della mitica Batman – The Animated Series è finalmente disponibile sulla piattaforma. esattamente 30 anni dopo la sua prima apparizione in Italia su Canale 5. Trent’anni nascosti davvero bene nella Batcaverna. Merito di un design così fresco da essere eterno, di un’atmosfera cupa da vecchio noir, di una Gotham City a metà strada tra un incubo di Tim Burton e un gangster movie decadente. Merito di un gruppo di nemici memorabili per caratterizzazione ed estetica. Merito di un equilibrio incredibile tra mistero, avventura e poliziesco. E poi, sì, ci sarebbe anche un doppiaggio fuori scala da non dimenticare. Insomma, la serie animata di Batman ha anche dei pregi e soprattutto tanti retroscena nascosti che oggi vi raccontiamo nel dettaglio. Gentaglia di Gotham, ecco a voi 5 cose che forse non sapete su quella perla animata di Batman.
1. Le ispirazioni
Partiamo dalle origini dello show. Siamo agli inizi degli anni Novanta. Il Cavaliere Oscuro viene da due grandi scossoni che lo hanno rivitalizzato nei fumetti e al cinema. Nel 1986 Frank Miller sforna quel capolavoro de Il ritorno del Cavaliere Oscuro, dove Batman appare imbolsito, anarchico, violento e disilluso come non mai. Un capolavoro che getta il personaggio dentro ombre mai così cupe. Una cupezza che ha ispirato anche Tim Burton che nel 1989 abbraccia l’anima da reietto e outsider del personaggio, creando il primo grande cinecomic d’autore. Un Batman gotico, affascinante, teatrale, che sembra uscito da un vecchio gangster movie.
Due precedenti illustri che hanno influenzato Bruce Timm e Eric Radomski, i creatori dello show. Dalla Gotham fetida di Burton nasce l’idea di una città dai toni cupi, notturna, con poche luci che si fanno strada nell’oscurità. E soprattutto la scelta geniale di un’estetica retrò degna degli Trenta, con ispirazioni artistiche a metà strada tra l’art decò e derive futuristiche. Per l’effetto vintage vengono rievocate anche i disegni sintetici della serie animata Superman targata Fleischer Studios, risalente agli anni Quaranta. E così ecco un capolavoro di minimalismo grafico, impreziosito da un character design che soprattutto con gli antagonisti di Batman toccherà apici mai visti.
2. Le origini di Harley
E a proposito di villain, preparate eccentrici vestiti a quadri e un bel martello. Eccoci al cospetto di sua folle maestà Harley Quinn. Ebbene, il personaggio è stato creato proprio all’interno della serie animata, dove appare per la prima volta nel 22esimo episodio della prima stagione, intitolato Un piccolo favore. Harley Quinn nasce nella mente di Paul Dini quando l’autore della serie vede la sua ex compagna di college Arleen Sorkin vestita da pagliaccio nella soap opera Il tempo della nostra vita. Così le propone di doppiarla nella serie animata. Il nome del personaggio ha un triplice significato. Richiama per assonanza il nome di Sorkin, richiama il concetto di regina (Queen) proprio per legarla al principe del crimine Joker e ovviamente nella sua interezza rievoca la maschera di Arlecchino.
Interessante come Harley Quinn nelle intenzioni degli autori nasca come spalla di Joker, come comparsa molto secondaria e subordinata al pagliaccio di Gotham, per poi diventare sempre più presente nello show e amata dal pubblico. Non a caso, solo qualche anno dopo, Timm e Dini descriveranno la sua origin story e la sua tossica storia d’amore con Joker nello splendido fumetto Amore Folle. Da quel momento l’ascesa di Harley sarà inesorabile, diventando ufficialmente il quarto personaggio più popolare della DC dopo Batman, Superman e Wonder Woman.
3. La censura
La serie animata di Batman, nascendo sulla carte come un prodotto per ragazzi, si è divincolato tra una marea di divieti. La serie non poteva mostrare troppe armi, troppa violenza, bambini in pericolo e droghe, ma gli autori furono così furbi e bravi da riempire lo show di contenuti molto adulti. C’era molta violenza psicologica, molto dramma suggerito e non mostrato e persino molti riferimenti sessuali velati. Però, nonostante il loro coraggio, gli autori videro censurate molte idee e spunti davvero intriganti.
Tra queste un episodio tutto muto, chiamato Silent Knight che avrebbe raccontato la vita amorosa di Bruce Wayne, un altro dedicato alla pistola che ha ucciso i genitori di Bruce e un altro molto promettente dedicato al seducente personaggio di Nocturna. Una vampira famme fatale che avrebbe infettato Batman col suo morso rendendolo una creatura assetata di sangue umano.
Tutte idee troppo audaci, purtroppo rimaste chiuse per sempre nel cassetto.
4. L’invadenza di Robin
La prima stagione della serie, composta da ben 65 episodi, fu un gran successo di critica e pubblico. Eppure molti produttori della Warner non erano del tutto soddisfatti. Lo show per loro era troppo cupo, troppo dark, troppo adulto. E così per la seconda stagione, molto più breve con i suoi 20 episodi, affiancarono a Batman il personaggio di Robin. Messo lì proprio per alleggerire i toni e rendere lo show più adatto a un pubblico giovane. Peccato perché l’onnipresenza della spalla di Batman finì per snaturare lo show con una seconda stagione molto meno ispirata della prima.
5. Fuori dall’ombra
Come detto, la serie animata di Batman è rimasta nella storia soprattutto per l’eccezionale rappresentazione degli antagonisti e del sottobosco criminale di Gotham. Non a caso ci furono anche progetti per una serie spin-off su Catwoman poi naufragati. E non a caso è stata proprio questa serie a portare alla ribalta molti villain oggi amatissimi e conosciuti, ma che all’epoca erano molto secondari e sconosciuti al grande pubblico. Due esempi su tutti: lo Spaventapasseri e Mr. Freeze.
Il primo è stato protagonista di un bellissimo episodio dove Batman è vittima di allucinazioni e rivede i suoi genitori in un incubo parecchio tragico, il secondo invece è al centro di quello che per molti è il miglior episodio della serie: Cuore di ghiaccio. Un epispdio romantico e straziante in cui ombre e luci si tengono per mano tutto il tempo. Un vero capolavoro nel capolavoro, rimasto incastonato nei nostro cuori batmaniani.
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