Cosa sta succedendo oltreoceano sembra sconvolgere la nostra visione degli States. Un’idealizzazione che nasce da decenni di serialità televisiva edulcorata dalle vere anime della land of freedom, motore di un soft power che ha cercato di imporre un modello idilliaco, invidiabile. La perdita di questa innocenza posticcia successiva all’11 settembre ha fatto cadere questa maschera, lasciando emergere ritratti più sinceri e impietosi dell’America, che anche nei comics ha ritrovato un perfetto medium per raccontare una nazione divisa. E ne esce un’America diversa, insolita, o, come la hanno giustamente ribattezzata Soule e Snyder, un’Undiscovered Country.
Undiscovered Country rappresenta una riscoperta dell’America reale, distaccandosi dall’immagine di perfezione ipocrita presentata per decenni. Ritratta con gli occhi di due americani che si pongono domande e resa tangibile dai disegni di un autore europeo, il nostro Giuseppe Camuncoli, l’America di Undiscovered Country incarna il desiderio di sfuggire a una mentalità rigida e a un modello nazionale stantìo, raramente messo in discussione nel corso degli anni.
Il futuro degli States lontano dal mondo

In un futuro inquietante, il mondo è stato devastato da un virus inarrestabile chiamato Sky. Mentre l’umanità cerca di contrastare questa pandemia, sono emersi due blocchi socio-politici: l’Alleanza Euro-Africana e la Zona di Prosperità Pan-Asiatica, che lottano per il dominio globale nonostante la crisi. L’America, un tempo conosciuta come U.S.A., è rimasta isolata dal resto del mondo da trent’anni a causa della comparsa del virus, scegliendo di chiudersi per prevenire il contagio durante una fase politica interna complessa. Di conseguenza, questa nuova realtà globale è completamente estranea agli eventi che avvengono negli Stati Uniti.
Dopo tre decenni di isolamento, gli Stati Uniti annunciano l’arrivo di una comunicazione carica di speranza: una cura per il virus Sky. Sam Elgin, scienziato americano, invita le due potenze mondiali, l’Alleanza Euro-Africana e la Zona di Prosperità Pan-Asiatica, a recarsi in America per ricevere l’antidoto. Questo porta a un tacito accordo di collaborazione tra i due blocchi, che formano una squadra interforze per recuperare la cura. Il team è guidato dal colonnello Pavel Bukowsky e include il dottor Ace Kenyatta, la giornalista Valentina Sandoval e due rappresentanti delle potenze alleate, Chang Enlou e Janet Worthington. Infine, ci sono i fratelli Graves, Charlotte e Daniel, con quest’ultimo che ha l’esperienza unica di essere l’unico uomo a essere riuscito a entrare e uscire dagli Stati Uniti negli ultimi anni.
Motivati da scopi personali oltre la missione di trovare la cura miracolosa, gli esploratori partono per l’America. Tuttavia, il loro elicottero viene abbattuto mentre si avvicinano alle coste americane, dove immensi muri hanno isolato gli Stati Uniti dal resto del mondo. Questo segna l’inizio di un viaggio inquietante, rivelando un’America non più idealizzata, ma un mosaico caleidoscopico di diverse zone. La ricerca della cura per il virus Sky si trasforma presto in un’esplorazione della nazione, analizzata attraverso gli occhi di chi è esterno all’american way, sezionando e mettendo in discussione la sua natura.
La vera anima degli States

Autori come Chaykin, Ennis e Azzarello si sono sempre posti come voci fuori dal coro rispetto all’immagine idealizzata degli Stati Uniti rappresentata dai grattacieli delle metropoli cosmopolite. Questa loro vena critica si è riaccesa negli ultimi anni, con una crescente vivacità nel ritrarre l’America autentica, spinta da tensioni sociali interne e da un’attenzione alla quotidianità. In questo contesto, Undiscovered Country emerge come una delle opere di punta di questo rinascimento del fumetto americano.
L’era trumpiana ha evidenziato forti contrasti interni negli Stati Uniti, facendo emergere contraddizioni che hanno colpito l’immaginario collettivo internazionale. La riscoperta dell’anima meno nobile dell’America è stata celebrata dalla cultura di massa, con film come Nomadland ed Elegia Americana, influenzando anche il fumetto. Sebbene le principali case editrici stiano mostrando maggior apertura a temi sociali, la loro impostazione morale limita una disamina completa delle problematiche. Titoli come Redneck, American Monster, Brigg’s Land, Stillwater e Manifest Destiny offrono una rappresentazione più profonda di questo universo complesso. Undiscovered Country, pur avendo una lunga gestazione precedente alla presidenza Trump, mostra già i segni delle tensioni che avrebbero portato a un’elezione controversa.
Snyder spiega che Undiscovered Country nasce da un interrogativo significativo: la consapevolezza dei segreti nazionali e dei misteri custoditi per il bene pubblico, insieme alla scoperta di tecnologie quasi fantascientifiche, ha ispirato i due autori. Sebbene il futuro funzioni come punto di forza nella trama, la crescente durezza della contemporaneità e un rinnovato impegno civile hanno spinto Soule e Snyder verso una narrazione che intreccia le preoccupazioni sul futuro dei propri figli con le aspirazioni di quella che è da sempre vista come la Terra della Libertà.
“Presto cominciammo a parlare di come, su scala globale, le identiche tensioni tra collettivismo e solipsismo sembrino sempre più diffuse. Moltissimi paesi oscillano tra la completa ritirata dallo scenario globale e la disperata richiesta di un’azione multilaterale. Ci ritireremo dal mondo, come individui, comunità e nazioni o inizieremo ad agire insieme per affrontare tutti i terribili e spaventosi problemi che ci affliggono? Saremo una cosa sola o finiremo per pensare a noi stessi e noi stessi soltanto?”
Interrogativi per un futuro migliore

Questo viaggio nell’America frammentata esplora dilemmi morali ed etici, costituendo non solo un ritratto atipico degli States, ma anche il fondamento emotivo per altre nazioni. La contrapposizione tra i due blocchi richiama l’ideale della Guerra Fredda, con gli Stati Uniti che diventano un premio piuttosto che un attore attivo. Attraverso l’idea di isolamento, che riflette alcune politiche americane del primo ‘900, Soule e Snyder mostrano una realtà onesta, dando una nuova connotazione al senso di ‘essere americani’. La scelta di mantenere i confini chiusi, anziché unirsi per affrontare la crisi, crea un’America differente, sconosciuta non solo per gli stranieri, ma anche per gli stessi americani, con imponenti muri che isolano il paese dal mondo esterno.
Il viaggio degli esploratori stranieri in Undiscovered Country è idealizzato come un gioco dell’oca, con tappe che conducono al cuore autentico degli Stati Uniti. Soule e Snyder creano un ritratto ermetico dei diversi aspetti della cultura americana, trasformando elementi e immagini tradizionali in allegorie dei suoi difetti più problematici. Fin dal primo volume, Destino, gli autori analizzano con lucidità e cinismo le debolezze di una società contraddittoria, elevando le rappresentazioni di una mitologia post-moderna a specchio delle problematiche di un’intera cultura.
La scelta di rendere l’Uomo del Destino il villain della storia è significativa e non scontata. Questo personaggio richiama il concetto di manifest destiny, reinterpretandolo in una visione profetica e devastante che diventa un’ombra costante sui protagonisti. La contrapposizione tra lui e gli esploratori intrappolati in una nazione impazzita offre una delle chiavi di lettura più interessanti della saga, generando contrasti emotivi vivaci.
Viaggio nella storia americana

Undiscovered Country presenta una componente action ben gestita, ispirata agli action movie degli anni ’90, ma riesce a integrare questi momenti adrenalinici nella sua costruzione emotiva e educativa. Scontri e dialoghi sono carichi di connotazioni etiche, utilizzando un riadattato Zio Sam e una critica pungente dei viaggiatori, che superano i pregiudizi per offrire un ritratto più spietato dell’America.
La critica all’America proposta da Soule e Snyder è lucida e profonda, oltrepassando patriottismi e conflitti politici per ristrutturare dogmi culturali che si intrecciano con una mitologia concreta, rappresentata da oggetti comuni diventati cult. Questa analisi si avvale di una narrazione flessibile che spazia fra presente e passato, mescolando sci-fi, complottismo, fantapolitik e analisi sociale. Nonostante la poliedricità degli intenti, la narrazione mantiene un’organicità, integrando le storie personali dei personaggi in un’evoluzione della trama che offre un tono di leggerezza e avventura, invitando il lettore a riflettere criticamente sulla storia.
La lettura di Undiscovered Country offre un’esperienza stratificata che coinvolge i lettori su più livelli, grazie alla percezione interna del tessuto sociale americano espressa da Scott Snyder e Charles Soule. Questa opera segna una rottura con la comune visione della vita negli Stati Uniti, spesso influenzata da produzioni di intrattenimento e letterarie. Inizialmente si avvale di un concetto tradizionale per la letteratura distopica, ma successivamente rivela una forte connotazione culturale legata alla mitologia americana.
Mitologia di una nazione

Soule e Snyder destrutturano l’identità nazionale, conferendo una dimensione caricaturale. Nel terzo volume, Possibilità, viene approfondita l’influenza del Sogno Americano, con riferimenti a figure storiche e critiche contemporanee, esaminando anche come nuovi eroi della cultura di massa, come cantanti e attori, si inseriscano nel mito americano.
Uno degli elementi fondamentali di Undiscovered Country è l’uso dei simboli, che richiamano una matrice iconografica fortemente contestualizzata per il lettore statunitense. Simboli come il Chiodo Dorato nel primo volume e l’iPod nella zona di Unità nel secondo volume amplificano il linguaggio metaforico e simbolico dell’opera, ritraendo scorci caratteristici degli Stati Uniti e utilizzando figure emblematiche per i personaggi, come il presidente modellato su Clint Eastwood e il professor Elgin che somiglia ad Abraham Lincoln. Questi dettagli potrebbero non essere facilmente percepiti da lettori occasionali, poiché l’intento critico degli autori deriva dalla loro esperienza di cittadini americani, influenzando la costruzione della trama. Chi conosce bene le dinamiche sociali e culturali degli Stati Uniti avrà una comprensione più profonda delle tensioni narrative presenti nella serie.
La ricchezza culturale è l’essenza di Undiscovered Country, illustrata da Giuseppe Camuncoli, un artista non americano ma con una buona conoscenza della mentalità statunitense. Questo punto di vista esterno permette una percezione diversa della cultura a stelle e strisce. Camuncoli integra con precisione elementi culturalmente riconoscibili in un viaggio surreale nel cuore degli Stati Uniti, mescolando riferimenti fortemente nazionali per i lettori americani. La sua iconografia narrativa attraversa decenni e ere sociali, rappresentando architetture, oggetti e figure storiche rielaborate in modo dinamico. La scelta di un disegnatore esterno esalta anche il tema del soft power, centrale nel terzo volume, Possibilità.
Il valore di Undiscovered Country

Quando Ace Kenyatta spiega il significato di soft power, offre ai lettori una chiave di lettura fondamentale per comprendere Undiscovered Country.
“L’influenza di un paese può esser legata a come la sua cultura viene assorbita dalle altre nazioni. Tutto, da Indiana Jones a Frank Lloyd Wright. Per gran parte del XX secolo, fin all’isolamento, nessun porto era migliore di questa America. Tutti i miti e i sogni, i canti delle sirene.R”
Un mantra che trova anche nell’interpretazione di Camuncoli e del finisher Leonardo Marcello Grassi un’attestazione di realtà. Le tavole di Undiscovered Country, colorate magistralmente da Wilson, sono un inno a questa esaltazione del soft power, in cui la percezione estera dell’american way riesce tuttavia ad andare oltre alla mera iconografia esportata, trovando una crasi tra l’immaginario mondiale fatto di mall e auto dal design inconfondibile e la sottile ma evidente presenza di tratti culturalmente più significativi, come il citato Chiodo d’Oro o edifici dalla forte connotazione identitaria
Leggere Undiscovered Country può essere complesso: mentre il punto di partenza è affascinante, la storia richiede una conoscenza approfondita della cultura americana per essere pienamente apprezzata. Senza opportuni riferimenti, il lettore rischia di perdere sfumature importanti. Soule e Snyder esplorano tratti meno conosciuti degli Stati Uniti, che potrebbero confondere chi non ha familiarità con il contesto americano.
Tuttavia, questo non deve spaventare; può rappresentare un’opportunità di approfondimento. Come altre opere che analizzano la mentalità americana, Undiscovered Country è un punto di partenza per una comprensione più profonda, offrendosi come guida per esplorare l’America autentica dietro le sue maschere.