Il destino a volte ha un tempismo quasi sospetto. Mentre stiamo ancora elaborando il lutto per la scomparsa del mitico Akira Toriyama, ecco che un suo vecchio lavoro sta riemergere (è il caso di dirlo) dalle sabbie del tempo. Come se la creatura volesse onorare il suo creatore con un ultimo saluto. Sì, perché tra poco assisteremo al grande rilancio di Sand Land, una proprietà intellettuale a cui Toriyama ha lavorato oltre 20 anni fa, ma che è rimasta incastrata in una piccola nicchia. Una mini-saga che ci tuffa in mondo arido e assetato, che ricorda molto le atmosfere post-apocalittiche di Mad Max. Ecco tutto quello che sappiamo sul grande ritorno Sand Land, una storia camaleontica, che sta tornando anime, come videogioco e ovviamente come manga. Preparate la vostra borraccia più grande da riempire e partiamo.
1. Beelzebub: Fury Road
È il 2000 quando Akira Toriyama, dopo aver chiuso Dragon Ball da ormai 5 anni, torna sul tavolo di lavoro dopo la faticosa epopea di Goku e compagnia. Lo fa in un mondo tutto nuovo, con una storia breve, frenetica, meno impegnativa del suo solito, chiamata Sand Land. Solo 14 numeri pubblicati sulla rivista Weekly Shonen Jump, che verranno poi raccolti in un albo uscito anche in Italia nel lontano 2002. La storia è ambientata in un mondo devastato e decimato da una grande guerra. Un mondo abitato da esseri umani, demoni e mostri in cui l’acqua è il bene più prezioso. E così uno spietato Re-tiranno gestisce un mercato di bottiglie d’acqua dal valore inestimabile. Proprio come Mad Max, a cui Toriyama si è ispirato, siamo scaraventati dentro un’ambientazione abitata da predoni e bande che lottano per la sopravvivenza. I nostri protagonisti sono tre: il serioso e imperscrutabile sceriffo Rao, il barbuto ladro Shif o Thif (a seconda delle traduzioni) e il nostro strambo protagonista dal character design molto intrigante: il suo nome è Beelzebub e non è altro che il principe dei demoni. Adolescente ribelle, sembra quasi una fusione tra un piccolo Majin Bu e un Super Sayan di terzo livello, che nella storia è la scheggia impazzita che guida il trio in una disperata missione: trovare il misterioso Lago Fantasma, una sorgente leggendaria che potrebbe finalmente risolvere il problema della siccità.
E se suo padre, il Re Demone, vi ricorda vagamente Darbula di Dragon Ball, sappiate che siamo nel tipico cross-over tanto amato da Toriyama. La grande notizia è questa: Sand Land è finalmente diventato un anime. Arriverà su Disney Plus il 20 marzo con i primi 7 episodi su 13 totali (gli altri verranno rilasciati settimanalmente) e promette il solito mix di generi tanto caro a papà Toriyama: tanta avventura, molta azione, lealtà tra i protagonisti e tono a metà strada tra lo scanzonato e il serioso. Tutto messo in scena con una tecnica animata ibrida che sembra far convivere 2d e 3D in modo dinamico e convincente. Insomma, un bel regalo dal tempismo perfetto, che ci farà gustare un’ultima volta il suo stile di disegno inconfondibile e la sua capacità innata di farci affezionare sempre e comunque a tutti i suoi personaggi.
2. Giocare con la sabbia
Come detto prima, il rilancio in grande stile di Sand Land sarà multimediale. Oltre all’anime, in Italia questa primavera vedremo anche una nuova edizione del manga in doppia versione. Star Comics infatti ha annunciato la raccolta sia brossurata che cartonata. Ma non è finita qui perché il 26 aprile, su PlayStayion 4, PlayStation 5, Xbox Serie X/S/One e PC è prevista anche l’uscita del videogioco di Sand Land. Si tratta di un action rpg in terza persona in cui ci avventureremo nelle terre desolate con Belzebub, Rao e Thief. La storia seguirà quella del manga con qualche aggiunta inedita per aumentare la longevità di un titolo che dovrebbe sfiorare le 30-40 ore di gioco. Sand Land promette molta varietà, tra scorribande in auto e azione corpo e corpo o a distanza divise tra missioni primarie e secondarie. Nel gioco impersoneremo sempre e soltanto Beelzebub che oltre a menare calci e pugni in giro per il deserto andrà anche in esplorazione per trovare materiale prezioso con cui potenziare il personaggio. Insomma, nei mesi in cui piangiamo la scomparsa di Toriyama ecco arrivare puntuale una nuova vecchia storia che ci dà un bel passaggio verso quella cosa a cui Toriyama ci ha educato meglio di chiunque altro: l’avventura. Quella più pura, che ti trascina verso la vita nei modi più improbabili.
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