La casa editrice inglese Puffin, di proprietà del colosso Penguin Random House, e specializzata nella letteratura per bambini, ha comunicato che manderà in stampa 17 opere di Roald Dahl nella loro versione originale, priva di modifiche, all’interno della apposita collana denominata Roald Dahl Classic Collection; la decisione segue, di circa una settimana, l’inchiesta del quotidiano inglese The Telegraph, che dettagliava i numerosi cambiamenti apportati ai testi delle opere di Dahl nelle edizioni Puffin più recenti.
Come abbiamo riportato qui, vocaboli riferiti alla sfera della descrizione fisica, dell’etnia, o più in generale, afferenti all’aspetto fisico, sono stati sostituiti con termini più neutri, o addirittura eliminati. Stessa sorte per interi brani di testo, a volte pesantemente riscritti o addirittura del tutto espunti: bersaglio dei tagli, in particolare, i richiami alla sfera della grassezza, caratteristica di molti personaggi negativi dei libri di Dahl; nel mirino tuttavia troviamo anche i riferimenti alla statura, o ai colori bianco e nero, non solo quando legati a un discorso etnico; per una rassegna più esaustiva, vi rimandiamo comunque al nostro editoriale.
Le parole di Francesca Dow, managing director della Penguin Random House Children, gettano luce sulle apparenti ragioni del parziale ripensamento: “Abbiamo osservato con attenzione il dibattito protrattosi per tutta la settimana,e abbiamo capito una volta di più quanto le opere di Dahl risuonino ancora oggi in tutta la loro potenza, e quanto sia importante cercare di far sì che queste storie restino rilevanti per il pubblico di oggi; in quanto casa editrice per bambini, il nostro ruolo è condividere la magia del racconto con il nostro pubblico, utilizzando tutta la cura e la premura possibili; le fantastiche storie di Roald Dahl rappresentano spesso il primo approccio alla lettura in solitario da parte dei bambini; prenderci cura di questi giovani intelletti in rapido sviluppo, occuparci della loro immaginazione, è per noi allo stesso tempo un privilegio e una responsabilità; riconosciamo comunque l’importanza del fatto che i testi originali restino comunque in catalogo.”
Le modifiche ai testi di Dahl sono state operate da Puffin previa consulenza con Inclusive Minds, una società britannica che si occupa di promuovere l’inclusione e l’eguaglianza nella letteratura per bambini; contattata da The Hollywood Reporter riguardo la questione, la società ha risposto in maniera vaga, senza entrare nel dettaglio: “Generalmente evitiamo di discutere di singoli progetti, ma siamo ben felici di condividere con voi qualche informazione in più sul nostro metodo di lavoro, specie in riferimento a titoli più datati”. Sul sito ufficiale dell’azienda si può leggere, invece, questa dichiarazione d’intenti: “Inclusive Minds non scrive, né modifica testi, bensì si limita a fornire agli autori e scrittori dei validi suggerimenti da parte di persone con la necessaria esperienza in termini di vissuto, affinché essi possano prenderne atto nel corso del complesso processo di scrittura e revisione di un testo.”
In riferimento a testi già precedentemente pubblicati, si legge: “Crediamo che il vissuto dell’esperienza sia in grado di fornire dei validi input nel momento in cui si renda necessario operare una revisione di espressioni linguistiche che potrebbero rivelarsi dannose oppure che perpetuano stereotipi pericolosi; nel nostro lavoro al fianco della gioventù emarginata, abbiamo notato come tema ricorrente l’impatto negativo e i sostanziali danni causati all’autostima e alla salute mentale da rappresentazioni stereotipiche, inaccurate e parziali. Compito dell’ambasciatore (è così chiamata la figura preposta dalla società alla revisione del testo, ndr) è aiutare a identificare porzioni di linguaggio o ritratti che potrebbero essere inautentici o problematici, e indicare il motivo, oltre a proporre eventuali soluzioni alternative.