“Non è stato tutto brutto. Come queste… piccole scintille di luce nell’oscurità. Questo intero… sistema solare di vita… noi tre, che ci orbitiamo intorno a vicenda… che lo volessimo o no.”

Patrick “Eel” O’Brian non è sempre stato un supereroe, anzi. Prima di entrare nella Justice League, prima dei poteri, Patrick era un criminale, uno di bassa di lega, un rapinatore da strapazzo. Poi un incidente e in seguito uno dei membri fondamentale della League. Fondamentale, certo, ma mai preso sul serio. Procediamo con ordine, però, perché Plastic Man No More! (o come tradotta da noi Mai Più Plastic Man), scritta da Christopher Cantwell e disegnata dal duo è proprio come una giostra; una montagna russa di emozioni tutta da scoprire e sicuramente da non lasciarsi scappare!

Un po’ di storia

Nato nel 1941, il personaggio di Plastic Man era prima parte della Quality Comics durante la Golden Age, fu poi acquistato da DC Comics nel 1956 quando la vecchia etichetta chiuse. Le sue origini differiscono leggermente tra i periodi Pre e Post-Crisi, di fondo però, troviamo sempre Patrick O’Brian come criminale, finito poi in contatto con sostanze chimiche che ne alterano la composizione fisica e biologica, rendendolo un metaumano.

Con i suoi poteri entrerà a far parte della Justice League, sia come spalla comica, molte volte per smorzare un po’ i temi delle storie trattate, sia come effettiva punto di svolta della narrazione. Tra le sue capacità figurano quella di poter assumere qualsiasi forma lui desideri, forza sovrumana, indistruttibilità, resistenza pressoché infinita e capacità fuori da ogni logica. Molte volte, questi poteri, lo portano proprio a essere un vero e proprio mezzo di comunicazione, rendendo le sue storie particolari e complesse anche dal punto di vista testuale e narrativo.

Tra i moderni autori che adorano il personaggio figurano Grant Morrison e Alex Ross, inoltre, “casualmente” grazie alla penna di Jeff Lemire, Plastic Man è dal 2018 membro e fondatore dei The Terrifics. (vi consiglio, tra le altre cose, di recuperare Plastic Man di Kyle Baker, un vero must-have per gli appassionati di fumetti! n.d.r.)

Lo Sapevi?

Plastic Man è tra i personaggi principali de Il Cavaliere Oscuro Colpisce ancora di Frank Miller.

 

Mai più!

Una tavola da Plastic Man No More! #3

Plastic Man No More!, scritta da Christopher Cantwell e disegnata dal duo Alex Lins e Jacob Edgar, è una miniserie DC Black Label che porterà il lettore a vivere gli ultimi momenti di vita che restano a Patrick O’Brian. Durante una missione con la Justice League, il nostro eroe verrà colpito da un raggio che avvierà un processo, che neanche troppo lentamente, lo porterà verso un processo di disgregazione molecolare.

Durante questa corsa contro il tempo per invertire la situazione, Cantwell farà ripercorrere al lettore parte delle origini di Plastic Man, passando anche per il rapporto conflittuale con suo figlio Luke. Da qui, la storia si diramerà verso diverse direzioni, in cui si vedranno le diverse strade e le scelte prese da Patrick per cercare di salvare la sua vita, ma che lo porteranno a risultati moralmente discutibili.

Nei quattro numeri che compongono la miniserie, raccolti qui in Italia in un pratico volume singolo, Cantwell darà spazio a diversi personaggi molte volte marginali nelle storie DC Comics. Tra questi figurano sicuramente il figlio di Plastic Man, Luke O’Brian meglio noto come Offspring, ma anche il Detective Chimp e i Metal Men, supereroi metallici creati da Doc Magnus.

Montagne russe di emozioni

Plastic Man No More! è una storia che non ci va leggera con il lettore, anche se molte volte il personaggio principale è percepito come una semplice macchietta. Ed è anche proprio in questa storia che Cantwell cerca di mostrare, secondo diversi stilemi narrativi e l’ausilio dei due disegnatori, com’è realmente Patrick O’Brian e com’è percepito dai suoi compagni.

Con elementi body horror, tavole scure, con elementi pulp/noir, Alex Lins ci dipinge un Plastic Man alla fine, che cerca di redimersi dalle scelte sbagliate del passato, percorrendo una strada, nel presente, lontana da quella del supereroe, facendolo ritornare quasi, di nuovo, una sorta di criminale.

Jacob Edgar, invece, con il suo stile cartoon, porta questa miniserie ai fasti della serie animata del 1973 “I Superamici”, mostrando al lettore come Patrick vede effettivamente la Justice League e come lui risulta ai loro occhi. Proprio qui, Christopher Cantwell decostruisce i pilastri di DC Comics, rappresentandoli come spocchiosi e non del tutto interessati a quello che succede al “clown” del gruppo.

Questa miniserie, in chiave DC Black Label, è densa di emozioni e trasporterà il lettore in un’avventura che non ha nulla di scontato. Pentimento, redenzione, un rapporto padre/figlio estremamente commovente, un finale inaspettato e che colpisce forte, fanno di Plastic Man No More! un volume che dovrebbe essere veramente tra le mani e nelle librerie di tutti gli appassionati di fumetti superoistici. Inoltre, non da poco, il fatto che sia una storia slegata da ogni continuity la rende una lettura adatta proprio a chiunque!

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Classe '95, appassionato di videogiochi, fumetti e cultura pop. Ci prova costantemente a scrivere qualcosa, continuando però a non capirci nulla.