La musica è per l’anima quello che la ginnastica è per il corpo.

– Platone

Cosa accade quando un manga diventa non solo racconto, ma anche esperienza sensoriale a tutto tondo? Otomachi Record – Storie imprevedibili & Dischi introvabili di Ryoichiro Kezuka e edita in Italia per Panini Planet Manga è un’opera breve in due soli volumi (Side A e Side B), ma densissima e – a tratti – piuttosto evocativa. Un viaggio nelle emozioni, scandito dal fruscio della puntina su un disco in vinile, tra il profumo della carta e la nostalgica forza della musica.

Eppure, Kezuka non ha scritto un manga sulla musica. Ha scritto un manga che parla anche di musica. Difatti, lontano da ogni tecnicismo, Otomachi Record si affida all’intuizione e ai ricordi della protagonista, smuovendo le memorie del lettore. Qui la musica è un linguaggio dell’anima, un veicolo per raccontare legami e desideri.

Record Under The Bridge

Otomachi record, Planet Manga (Panini)
Otomachi record, Planet Manga (Panini)

Nel cuore di Tokyo, in una stradina dimenticata dal mondo, si trova un piccolo negozio di dischi. È lì che lavora Minori, una liceale dal cuore gentile, assieme all’amica e collega Reiko. Le due protagoniste vagano sorridenti tra LP rari, copertine dimenticate, inebriate da scaffali che odorano di passato e meraviglia. Minori non “cerca brani specifici”, ma si lascia guidare dal caso, da un titolo che evoca memorie, incappando in un ricordo legato a una canzone ascoltata in un momento speciale.

Ogni racconto è una traccia isolata dal contesto e incisa sul vinile, e nel campionario di appassionati e non che varcano la soglia del minuscolo negozietto c’è chi cerca un disco perduto, chi lo regala come ultimo gesto d’amore, chi lo ritrova per caso. Sono episodi brevi, per alcuni “inconcludenti”, ma densi di nostalgia ed emotività. Slice of life (frammenti di vita) che chiedono al lettore di rallentare e ascoltare. Difatti, l’autore lascia spazio al silenzio, avvalendosi di un segno è semplice ma evocativo, capace di rendere tangibile la malinconia o la meraviglia negli occhi di chi vive di musica.

Un inno alla lentezza e alla memoria

Otomachi record, Planet Manga (Panini)
Otomachi record, Planet Manga (Panini)

Oggi la nostra soglia di attenzione si è drasticamente abbassata. Il perché? Ebbene, viviamo immersi in un flusso costante di stimoli: notifiche, video brevi, messaggi continui, ansa e stress. E la nostra mente, bombardata da input, impara a saltare rapidamente da un contenuto all’altro, perdendo la capacità di soffermarsi e approfondire qualcosa. La velocità è diventata un valore dominante, mentre lentezza e ascolto sono percepiti quasi quali una perdita di tempo. Abbiamo rinunciato a rituali che favorivano la presenza come ascoltare un LP per intero, leggere senza distrazioni, passeggiare per negozietti dell’usato solo per il mero gusto di farlo.

Ascoltare – oggi – è diventato un atto raro, prezioso, un atto di resistenza, di cura e di consapevolezza in un mondo che corre troppo veloce per accorgersi del silenzio.  Ed è per questo, forse, che Otomachi Record risulta controcorrente, perché invita il lettore a fermarsi un attimo, prestare attenzione ai dettagli. Non vi sono intrecci complicati né sconvolgimenti narrativi, poiché il manga racconta semplicemente una storia d’amore: quella di Minori per la musica. Perché un LP è molto più di un disco musicale: esso può racchiudere un addio, un rimpianto, un sentimento represso. Cela una realtà, un “frammento di vita” altrui (o nostro).

Quante volte, ascoltando un brano, abbiamo lasciato che le note ci cullassero in un mare di ricordi? Felici o tristi che siano.

Il negozio di dischi che fa da cornice alla storia è un luogo perfetto in cui rifugiarsi, una macchina del tempo tutta giapponese. Come uno scrigno, custodisce i vinili, frammenti di memoria che resistono al tempo e al ricambio generazionale: eppure, tra 20 anni saranno ancora lì? Ci sarà ancora qualcuno disposto a spolverare quei ricordi?

Il formato come dichiarazione d’intenti

Otomachi record, Planet Manga (Panini)
Otomachi record, Planet Manga (Panini)

Sì, perché Otomachi Record si distingue fin da subito per il suo formato peculiare: un quadrato di 18,2×18,2 cm che omaggia le copertine dei nostri amati LP, sottolineando fin dal primo sguardo la natura dell’opera. L’edizione italiana curata da Planet Manga vanta, poi, materiali di qualità, inserti a colori (con punte di azzurro, rosa) e una nota finale dell’autore che arricchisce la lettura, nonostante il prezzo relativamente alto (12.90 €).

Nel complesso, però, il manga di Kezuka non punta allo sconvolgere la vita del lettore, ma ad accompagnarlo nel suo viaggio nostalgico. Come abbiamo visto, alcuni capitoli emergono con forza, mentre altri scivolano via come tracce leggere, ma è proprio questa alternanza che gli conferisce una nota di indelebile autenticità. Come un vecchio vinile segnato dal tempo, come un disco trovato in un mercatino e ascoltato con attenzione, ognuno dei due volumi va accolto a dispetto delle sue imperfezioni.

Ed è per questo motivo che leggere Otomachi Record risulta quasi familiare: una canzone che non ci annoia mai. Un’opera che celebra la lentezza, la memoria e il potere della musica.

Conclusioni

7.0 Nostalgico

Nel complesso, però, il manga di Kezuka non punta allo sconvolgere la vita del lettore, ma ad accompagnarlo nel suo viaggio nostalgico. Come abbiamo visto, alcuni capitoli emergono con forza, mentre altri scivolano via come tracce leggere, ma è proprio questa alternanza che gli conferisce una nota di indelebile autenticità. Come un vecchio vinile segnato dal tempo, come un disco trovato in un mercatino e ascoltato con attenzione, ognuno dei due volumi va accolto a dispetto delle sue imperfezioni.

Ed è per questo motivo che leggere Otomachi Record risulta quasi familiare: una canzone che non ci annoia mai. Un’opera che celebra la lentezza, la memoria e il potere della musica.

The Good
  1. Tratto leggero, ma preciso
  2. Parla del potere evocativo della musica
  3. Evocativo: invita a fermarsi
The Bad
  1. Prezzo elevato
  2. Non adatto ai non amanti dello slice of life
  3. episodi spesso scollegati l'uno dall'altro
  • Voto ScreenWorld 7
Condividi.

Napoletana, classe 92, nerd before it was cool: da sempre, da prima che fosse socialmente accettato. Dopo il diploma al Liceo Classico, una breve ma significativa tappa all'Accademia di Belle Arti mi ha aperto gli occhi sul futuro: letteratura, arte e manga, compagni di una vita ed elementi salvifici. Iscritta a Lettere Moderne, ho studiato e lavorato per poi approdare su CPOP.IT e scoprire il dietro-le-quinte del mondo dell'editoria. Dal 2025 scrivo per LaTestata e mi sono unita al team di ScreenWorld in qualità di Capo Redattrice Anime e Manga: la chiusura di un cerchio e il coronamento di un sogno.