Molte volte bistrattato, portato ai margini dei generi realmente interessanti, lasciato in disparte, etichettato come inadeguato, fuori luogo, inopportuno. Tutto questo, molte volte frutto di una narrazione che non ha voluto interamente approfondire l’argomento, le etichette della società e gli sguardi inorriditi di chi abbiamo intorno. Stiamo parlando del genere erotico, ma nello specifico, di fumetti erotici. Dalle copertine lascive, che lasciano poco all’immaginazione, che attirano sguardi, sicuramente e che magari qualcuno ha vergogna di comprare o di ammettere di leggere. Diciamo basta e apriamoci a questo genere che deve essere sicuramente sdoganato.

Anche perché, è importante anche distinguere l’erotico fatto male e l’erotico d’autore, che negli anni, anche grazie ad alcuni personaggi femminili, è riuscito ad anticipare argomenti e lotte estremamente moderne. Ed è proprio su quello che oggi faremo questo focus: come viene trattata la donna in alcune di queste opere?

Biancaneve e le Sexy Fiabe

Italia, 1972, da qualche anno ha iniziato a prendere largo il fenomeno Diabolik e il cosiddetto Fumetto Nero, genere che ribaltava i canoni e la moralità dei fumetti classici raccontando di personaggi spietati, criminali e assassini. Da un’idea di Renzo Barbieri arriva Biancaneve, versione per adulti della classica fiaba per bambini. Proprio come capitato a Diabolik, anche Biancaneve diventerà fulcro di una rivoluzione fumettistica che farà parlare di sé grazie ai temi trattati e alla sovversione dei topoi tipici delle letture classiche.

Le Sexy Fiabe, con Biancaneve come capostipite, erano caratterizzate si dal forte erotismo, ma anche dalla esaltazione dei personaggi femminili. Non più prodi cavalieri, principi senza macchia, eroi pronti a salvare la damigella in pericolo ma donne forti, sicure di sé e ferme nelle loro intenzioni. Questi fumetti, oltre a presentare protagoniste bellissime, erano sovraccarichi di denuncia sociale e satira, atti a smontare bigottismo, moralismi vari e idee conservatrici, utilizzando la semplicità e l’immediatezza dei propri racconti. È incredibile vedere come, negli anni passati, autori e riviste prendevano fortemente posizione, anticipando di gran lunga temi moderni e facendo impazzire chi non riusciva ad andare oltre le forme delle protagoniste. Ma il bello deve ancora arrivare… dalla Spagna.

Biancaneve, più delle altre fiabe, resta comunque ben salda nel nostro cuore anche grazie a Leone Frollo, l’artista che ne ha curato le avventure e che l’ha resa così iconica, tra i più importanti e sottovalutati della nostra penisola.

Chiara Di Notte

In Spagna nel 1991, da un’idea del trio Carlos Trillo, Eduardo Maicas e Jordi Bernet nasce, sulle pagine di El Jueves, Clara… de noche. Sottoforma di strisce, vengono pubblicate le avventure della prostituta Chiara, in chiave erotico-umoristica. La procace protagonista vive la sua vita, tra un cliente e l’altro, cercando di crescere nel migliore dei modi il suo figlioletto Pablito, nato da uno stupro e vittima, molte volte, delle angherie dei bambini a scuola, istigati molte volte da genitori maligni.

Chiara, oltre a essere presentata come tremendamente bella, letteralmente una pin-up vivente, è anche caratterizzata come una donna forte, colta e forbita, sicura di sé e molto amorevole. Gli autori hanno anticipato sicuramente molti dei temi caldi del momento come l’essere una sex worker e una madre sola, una persona che pretende il rispetto dei propri diritti e le assurdità della società maschilista.

Lo Sapevi?

In una striscia, Chiara si ribella addirittura ai suoi creatori, gli autori stessi del fumetto!

Tra una vignetta e l’altra, la bella protagonista è sempre pronta ad affrontare maschi tontoloni e/o violenti, molte volte risultando un’ancora di salvezza per le sue amiche/colleghe di strada, nascondendo gli orrori del mondo e crescendo suo figlio nella dolcezza più assoluta senza fargli mancare nulla. Qualcuno potrebbe, indubbiamente, offendersi leggendo le avventure di Chiara, e sicuramente questo è stato messo in conto dagli autori, ma resta comunque importante da tenere in considerazione che “castigat ridendo mores“, sperando in un cambio di pensiero della società. E se ora avete voglia di leggere Chiara Di Notte, potete farlo recuperando le ristampe di Editoriale Cosmo.

L’irreprensibile Altuna

Dall’Argentina, invece, arriva Horacio Altuna, autore autodidatta attivo su diversi generi, tra cui quello erotico. Grazie ancora a Editoriale Cosmo, oggi possiamo avere tra le mani Voyeur, raccolta di storie brevi dell’autore con protagoniste avvenenti ragazze pronte ad affrontare, e sopportare, i soliti maschiacci da commedia sexy e non solo.

Utilizzando l’escamotage del voyeurismo, Altuna imbastisce storie ricche di sensualità, dalla regia filmica e dai finali sempre assurdi ed estremamente ironici, con chiari chiavi di lettura satiriche. Con una vena molto più maliziosa, le ragazze di Altuna non sono dirette e schiette come la Chiara del collega Trillo, ma sono subdole e “letali”, pronte a mettere a nudo la mascolinità tossica e i tratti bestiali di alcuni uomini, divertendosi anche alle loro spalle.

Le storie brevi raccontano la qualunque, dalla classica visita dal dottore, alla studentessa modello fintamente ingenua, al tecnico del televisore che si ritroverà ad assistere a spettacoli dalla finestra del palazzo di fronte. Le donne di Altuna sono libere, sicure e pronte a prendere ciò che vogliono e a far rispettare i propri diritti, in barba ai costrutti sociali.

Altro Erotismo

 

Quelli di sopra sono alcuni degli esempi che più ci sono a cuore riguardo il fumetto erotico e la rappresentazione dei personaggi femminili, non utilizzati come macchiette od oggetti nelle opere più blande. Oltre queste opere ce ne sono assolutamente altre di cui avere considerazione, provenienti da tutto il mondo; paradossalmente anche tra i famigerati hentai possono figurare personaggi costruiti con criterio e che fanno denuncia sociale (si, Metamorfosi, parliamo di te).

Oggi, in Italia, il genere sta ritornando ad avere una vita grazie anche al contributo di autori come Michelle Reviglio e la sua Goldie e Gianluca Maconi con Connie la Barbara. Entrambe le opere raccontano più sfaccettature del sesso, con audacia e prorompenza, impattando contro i costrutti e le credenze sociali, oggi purtroppo annebbiate da cattiva comunicazione e bigottismo.

Lo Sapevi?

Di Connie La Barbara esiste anche un libro game!

Non abbiate paura di comprare un fumetto erotico, o addirittura pornografico, perché le storie che raccontano potrebbero sconvolgervi e anche proiettare la vostra mente verso orizzonti totalmente nuovi!

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Classe '95, appassionato di videogiochi, fumetti e cultura pop. Ci prova costantemente a scrivere qualcosa, continuando però a non capirci nulla.