Alle ore 13:00 del 10 Ottobre 2024 è stata finalmente rivelata la vincitrice del Premio Nobel per la letteratura 2024. A portarsi a casa l’ambitissimo premio quest’anno è stata la scrittrice sudcoreana Han Kang, nota per il suo romanzo La Vegetariana.
Dopo la vittoria di Annie Ernaux nel 2022 e di Jon Fosse l’anno scorso, l’Accademia Svedese che dal 1985 assegna i premi più prestigiosi e più mediatici del mondo, quest’anno ha deciso di consegnarlo ad Han Kang “per la sua prosa intensamente poetica che si confronta con traumi storici ed espone la fragilità della vita umana“. Indiscussa protagonista della letteratura contemporanea, la scrittrice deve molto del suo successo al romanzo La Vegetariana, con cui nel 2016 ha vinto l’International Booker Prize, il più importante premio letterario dedicato alla narrativa tradotta in inglese del Regno Unito. Ambientato a Seoul, il romanzo segue le vicende di Yeong-hye, una casalinga e grafica part time, la quale, un giorno, in seguito ad un inquietante incubo, decide di diventare vegetariana. Diviso in tre parti, in ognuna di essa seguiamo le reazioni di un parente all’improvviso cambiamento di Yeong-hye.
Nata il 27 novembre 1970 a Gwangju, figlia dello scrittore Han Seung-won, a nove anni si trasferisce con la famiglia a Seoul, dove studia all’Università Yonsei letteratura coreana. Dal 2013 insegna scrittura creativa al Seoul Institute of the Arts. In Italia i suoi libri sono disponibili grazie alla casa editrice Adelphi, che ha attualmente pubblicato i romanzi La Vegetariana (2007), L’ora di greco (2011) e Atti umani (2014), e la raccolta di racconti Convalescenza (2000).
Le opere di Han Kang sono caratterizzate da una doppia esposizione al dolore, da una corrispondenza tra il tormento mentale e fisico con stretti legami al pensiero orientale. Han Kang confonta traumi storici e una serie di regole invisibili e, in ognuna delle sue opere, espone la fragilità dell’esistenza umana. L’autrice possiede una consapevolezza unica sulle connessioni tra il corpo e l’anima, tra la vita e la morte, e tramite il suo stile poetico e al tempo stesso sperimentale è diventata negli anni un’innovatrice della prosa contemporanea.
