“C’è gente che ama mille cose e si perde per le strade del mondo”

Cantava Sergio Endrigo nel 1955, molti anni prima che l’indagatore dell’incubo si innamorasse e che tanti fan si perdessero tra le pagine dei suoi fumetti. Ma Dylan Dog no.

Lui non si è mai perso davvero, perché ogni amore che ha vissuto, ogni donna che ha incontrato, ha lasciato un segno indelebile nella sua anima tormentata. Solo che non c’è mercurio cromo per le ferite interne, né un chirurgo capace di medicare le cicatrici che si formano vicino alle arterie.

L’amore romantico tra incubi e mostri

La copertina di Tramonto Rosso -
La copertina di Tramonto Rosso – © Sergio Bonelli Editore

I dolori e le perdite rimangono lì, dove puoi leggerle o immaginarle. Proprio come nei fumetti. Il suo cuore è una collezione di addii, un museo di passioni consumate nel fuoco di un’avventura cominciata nel 1986, all’ombra di un fallimento che non doveva nemmeno andare in ristampa. Una storia fatta di sogni spezzati e promesse che non hanno mai avuto il tempo di realizzarsi. Perché se Dante può camminare tra Paolo e Francesca nella bufera infernale, allora nulla impedisce a Dylan di passeggiare tra gli incubi… e innamorarsi comunque.

Dylan Dog non è solo un indagatore dell’incubo. È un uomo che ha amato e che è stato amato. Un romantico disperato che cammina tra sogni e orrori, condannato a un’esistenza fatta di incontri struggenti e separazioni inevitabili. Fin dal primo numero, Dylan ha condiviso il suo cuore con donne che hanno lasciato un segno indelebile nella sua esistenza, amori effimeri e travolgenti, destinati a perdersi nel vento della sua vita. Alcune di queste donne sono rimaste impresse nei lettori per la loro intensità, altre per la tragedia che hanno rappresentato, altre semplicemente perché esistono e hanno fatto da citazione per una dedica, per un matrimonio, per un SMS.

Perché Dylan, proprio come Sally, è già stato punito per ogni sua distrazione e debolezza, per ogni candida carezza data per non sentire l’amarezza. Ma quali sono gli amori e gli abbracci che, oltre le sceneggiature, hanno reso l’indagatore un personaggio romantico e immortale?

Marina Kimball e Bree Daniels: gli amori che bruciano in fretta

After Life – © Sergio Bonelli Editore

Marina Kimball, protagonista de Il lungo addio, è forse il più struggente tra gli amori di Dylan. La loro storia è un’ombra che ritorna, un sogno che si sgretola tra le dita proprio quando sembra poter diventare reale. Marina è il simbolo di un amore che non può essere trattenuto, di un legame che esiste solo per essere spezzato e che corre su un filo che, già dal titolo, svela il finale, ma mai l’emozione. La stessa che, sempre parafrasando Endrigo, porta l’indagatore a regalare a Marina quel che resta della sua gioventù… e viceversa.

Bree Daniels, invece, è la donna che tutti ricordano. Prostituta dal cuore gentile, appare in Memorie dall’invisibile e rappresenta un amore dolce e delicato, nato in una realtà cruda e amara. Il rapporto tra Dylan e Bree è fatto di piccoli gesti, di momenti rubati a un destino già segnato. Nonostante l’affetto sincero, anche questo amore è destinato a dissolversi, lasciando dietro di sé solo il rimpianto di ciò che avrebbe potuto essere. Bree tornerà, sconfitta dall’AIDS, e Dylan proverà a salvarla ma senza successo. Proprio come Orfeo, chiederà alla morte un riscatto che non si può pagare, perché non è destinato ai vivi.

Lillie Connolly: Future Past

Sunday Bloody Sunday – © Sergio Bonelli Editore

Lillie Connolly, apparsa in Finché morte non vi separi, è l’amore che torna dal passato di Dylan, come il messaggio di buon augurio di un ex… vagamente più tragico. Il ricordo della loro relazione giovanile, intensa e passionale, si intreccia con il dramma della lotta politica e della morte.

Lillie non è solo una donna che Dylan ha amato: è il simbolo di un passato che non si può cambiare, di un’innocenza perduta tra il sangue e la violenza. Il loro amore è stato interrotto, troncato dalla brutalità del mondo e da una prigione (più precisamente nel carcere di Dartmoor, nel blocco H riservato ai terroristi), e forse proprio per questo è rimasto puro nella memoria di Dylan, tanto che lo porterà a lasciare la polizia e a mettersi in proprio. Per ricominciare, come dopo una storia finita male.

Kim: il mistero dell’amore impossibile

La profezia di Cagliostro – © Sergio Bonelli Editore

Kim, protagonista di Cagliostro, è un’altra delle figure femminili che hanno segnato la vita di Dylan. Il loro è un amore avvolto dal mistero, che non si consuma tra sussurri e ombre, ma tra gli incantesimi divisivi del gatto che dà il nome all’albo.

E proprio come la donna che visse due volte – da cui prende le fattezze – Kim rappresenta la storia che non si arrende mai, il messaggio inviato alle tre del mattino, mentre fuori piove, che recita:

Un giorno forse arriverà il nostro tempo

Una relazione che non si chiude con un “Sono io, non sei tu”, ma nel nome del padre, nel numero 242.

Morgana: Le fate ignoranti

 

Edipo Re – © Sergio Bonelli Editore

E poi ci sono amori che bruciano come fuochi fatui, lasciando dietro di sé solo cenere e nostalgia. E ancora, ci sono amori che non si consumano mai del tutto, legami che restano sospesi tra sogno e realtà, come un’eco lontana che non smette di risuonare. Proprio come il clarinetto di Johnny. Morgana è questo per Dylan Dog: una presenza costante, un volto che si ripresenta in ogni donna che lui ha amato, un enigma irrisolto che permea ogni sua relazione.

La incontriamo per la prima volta nell’albo Morgana del 1988, opera di Tiziano Sclavi e Angelo Stano che più di ogni altra esplora la dimensione onirica e psicologica dell’indagatore dell’incubo. Morgana non è semplicemente un amore, è una figura avvolta dal mistero, una donna che appare e scompare come un’illusione, lasciando Dylan con il costante desiderio di ritrovarla. Un gioco di prestigio e per questo facilmente ammaliabile.

Ma la verità su Morgana si rivela solo nell’albo 100: lei non è solo un’amante ideale, non è solo il volto che Dylan insegue in ogni donna. Morgana è sua madre, il che è perfettamente centrato col personaggio.

Un colpo di scena che cambia tutto e che rivela il profondo legame tra Dylan e il suo destino. Il complesso di Edipo: il protagonista cerca disperatamente Morgana in ogni donna che ama, mentre il suo rapporto con il padre, Xabaras, è segnato da un odio feroce e da un amore mai confessato.

Morgana è il filo che lega Dylan alle sue origini e al suo eterno tormento. È la prova che l’amore e l’incubo, nella sua vita, sono inscindibili. Lei è l’inizio di tutto e, in un certo senso, anche la fine. Perché se Dylan Dog è condannato a cercare l’amore sapendo che lo perderà, è proprio perché il suo destino è già stato scritto molto prima che lui potesse anche solo immaginarlo.

L’eterno addio

Forse non è troppo tardi – © Sergio Bonelli Editore

Ci sono state tante altre donne nella vita di Dylan. Alcune appena accennate, altre che hanno illuminato per un breve istante la sua esistenza. Donne che sono entrate e uscite, in quei giorni perduti a rincorrere il vento, a chiedere un bacio e volerne altri cento

Una galleria di volti, una splash page di ricordi che lo perseguitano tanto quanto i suoi incubi. Dylan Dog è un uomo che ama intensamente, ma ogni suo amore è destinato a finire. Ogni storia è un addio, ogni bacio un presagio di perdita. Eppure, non smette mai di amare, non smette mai di sperare. È come se sapesse che l’amore, anche quando è destinato a spezzarsi, è l’unico antidoto all’orrore.

E in fondo, non è proprio questo il destino di chi ama davvero? Custodire i ricordi, rivivere le emozioni, immaginare un futuro che non esisterà mai. Ma forse, alla fine, non è meglio così? Dimmi tu, lettore o lettrice, non è meglio così?

“Ma dimmi tu, non è meglio così?
Immaginare ed illudersi sempre,
qui ad aspettare qualcosa o niente,
qui ad aspettare un no o un sì,
che in ogni caso sarebbero fine
di tutto questo che almeno è un ricordo,
così studiato giorno per giorno,
fatto di tanti cristalli di brina.”

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