Inauguriamo una nuova sezione su ScreenWorld con la recensione di Batman: Una Brutta Giornata – L’Enigmista, primo albo di questo nuovo progetto targato DC Comics chiamato appunto One Bad Day, volto ad analizzare le figure di alcuni dei villain più iconografici, attraverso cast di primissimo livello e punti di vista inediti e fuori continuity.
È bello potervi annunciare, anche in questa sede, che da oggi su ScreenWorld potrete leggere anche recensioni, articoli e approfondimenti sul mondo del fumetto, declinato in tutte le sue forme (comics, indie, graphic novel, manga, manhwa e chi più ne ha più ne metta). Sarà un piacere e un onore potervi accompagnare attraverso il mondo della nona arte (e con tutto quello che la riguarda, non dimentichiamoci del “fantastico” mondo delle trasposizioni cinematografiche e seriali) tramite articoli e soprattutto con tante live ogni settimana sul nostro canale Twitch (scoprite qui le nostre rubriche).
Non si poteva iniziare meglio, ovvero con la recensione di Batman: Una Brutta Giornata – L’Enigmista, perché il progetto è davvero uno di quelli impossibili da ignorare se si bazzica il mondo dei comics americani.
Batman: Una Brutta Giornata – L’Enigmista
Genere: Comics USA / Supereroi
Pagine: 64 pagine
Editore: Panini DC Italia
Autori: Tom King, Mitch Gerads
Una brutta giornata davvero, ma non per noi
One Bad Day, questo il titolo originale, in otto uscite, si pone l’obiettivo di esplorare il passato di altrettanti storici villain dell’universo batmaniano, raccontando le motivazioni e il “plot twist” che hanno reso una persona “normale” uno spietato super criminale.
E se questo vi ricorda qualcosa che forse avete già letto, siete assolutamente nel giusto: Batman: Una Brutta Giornata vuole essere un omaggio al celebre The Killing Joke di Alan Moore e Brian Bolland, l’unica storia a fumetti che narra (in parte) le origini di Joker, realizzata dal bardo di Northampton e diventata subito leggenda della storia dei comics.
Con The Killing Joke, Moore ha voluto imprimere un concetto che diventerà fondamentale non solo nell’ambiente supereroistico ma nella scrittura più in generale, ovvero che per rendere una persona normale un criminale basta una sola, terribile, brutta giornata. E quindi ci ha narrato le origini di un Joker che prima del cerone, le risate isteriche, le stragi e i piani diabolici non era altro che un comico fallito, incapace di trovare ingaggi, al quale viene proposto di fare un singolo colpo indossando la maschera di Cappuccio Rosso. Ma il destino ha in serbo una serie di terribili eventi per far uscire la farfalla dalla crisalide.
Alla stessa maniera Batman Una Brutta Giornata vuole percorrere una strada narrativa inedita, non legata alle vicissitudini della continuity, lasciando carta bianca a dei veri fuoriclasse per “prendersi cura” di otto super villain che – crediamo, a questo punto – di conoscere bene:
- L’Enigmista, con la coppia Tom King e Mitch Gerads;
- Due Facce aka Harvey Dent con i bravissimi Mariko Tamaki e Javier Fernandez;
- Oswald Cobblepot aka il Pinguino grazie a John Ridley (già premio Oscar per 12 Anni schiavo) e il nostro Giuseppe Cammo Camuncoli (assieme avevano già realizzato l’ottimo L’Altra storia dell’universo DC, basato sui supereroi di colore, ispanici e asiatici, messi ai margini della società);
- Mr. Freeze con Gerry Duggan (già autore di lunghi cicli di Deadpool e X-Men) e il fenomeno italiano Matteo Scalera;
- Selina Kyle aka Catwoman con la penna Gwendolyne Willow Wilson (che ha scritto la prima divertentissima serie su Kamala Khan, ovvero la nuova Ms. Marvel) e Jamie McKelvie;
- Bane scritto da Joshua Williamson e disegnato da Howard Porter;
- Clayface ad opera di Collin Kelly, Jackson Lanzing e Xermanico;
- Ra’s al Ghul di Tom Taylor (di cui seguo la carriera in modo ormai costante) e Ivan Reis.
Stiamo parlando di un vero e proprio dream team: otto uscite da 64 pagine cadauna a cadenza mensile.
E si parte davvero con il botto, con la super coppia ormai più che consolidata Tom King e Mitch Gerads, già forti di successi come la strepitosa serie Vertigo Sheriff Of Babylon o gli originalissimi Mister Miracle e Strange Adventures.
Tom King, dopo aver inanellato una serie di successi importanti (penso soprattutto a Omega Men in coppia con Tim Seeley e la sua innovativa serie su Vision con G. Walta) è arrivato a scrivere la serie regolare di Batman per un periodo piuttosto lungo, succedendo a Scott Snyder e contribuendo, non senza qualche scossone, al rilancio del Pipistrello dopo il periodo Rebirth e il ciclo The New 52.
Stiamo parlando di uno degli scrittori più ispirati e originali del mondo dei fumetti americani che, quando gli viene concesso libertà di manovra, riesce sempre a tirar fuori qualche punto di vista unico e interessante.
L’Enigmista, come non lo avete mai conosciuto
Ed ecco quindi che incontriamo Edward Nygma (ma ne scopriremo subito il vero nome esplorandone il passato) che, dopo aver freddato senza scrupoli un ignaro impiegato, chiede esplicitamente l’attenzione di Batman.
La narrazione si dividerà in due parti: il passato di Edward, con la sua eccezionalmente brillante carriera scolastica (di fatto è un vero ragazzo prodigio) e l’educazione terribilmente severa del padre, che lo porta a maturare un rancore e una violenza che sfoceranno nel personaggio de L’Enigmista, e la dimensione narrativa attuale in cui il villain vestito di verde, mai stato così gelido e inquietante, cerca il confronto con Batman, arrivando a minacciare (portando le prove di una intelligenza superiore) chiunque se non otterrà ciò che vuole.
Ne esce un thriller psicologico, duro, senza sconti, in cui l’unica stella che brilla è quella verde di Edward Nygma, almeno fino al finale, che pur nella sua semplicità è davvero un gran tocco di classe di scrittura.
Ciò che emerge fortemente dalla recensione di Batman: Una Brutta Giornata – L’Enigmista è la volontà degli autori e dell’editore di offrire un “what if” adulto e ottimamente strutturato, che fornisca un prezioso contenuto per le nostre librerie e anche per le future continuity. Infatti sono parecchie le storie, inserite al di fuori delle linee di trama principali, che hanno presentato idee talmente vincenti o brillanti da essere poi recuperate in seguito e rese “canoniche”.
La figura dell’Enigmista, in questo fumetto, è talmente diabolica e superiore da essere quasi impossibile un suo recupero in futuro, ma tutto quello che riguarda il suo passato invece è potenzialmente molto interessante (anche guardando alla trilogia di film con protagonista Robert Pattinson).
A livello di scrittura Tom King dimostra grande maestria nel saper contenere tutto quello di cui c’era bisogno in 64 pagine, in modo efficace ed elegante (e ritorno su quel finale davvero cinematografico e potente).
Mitch Gerads, con il suo stile realistico e la “tradizionale” fittissima gabbia spesso a nove vignette, regala ancora enormi soddisfazioni. Non solo ritrae dei personaggi assolutamente umani (nella disperazione o nell’esaltazione), ma utilizza un taglio registico nelle inquadrature davvero eccellente.
Per non parlare poi della palette di colori, incentrata sul pallido verde smeraldo per le parti dedicate all’Enigmista e sul giallo ocra per il passato del giovane Edward.
Ancora una volta, uno spettacolo per gli occhi e una prova di storytelling importante, oltre a una dimostrazione di alchimia semplicemente perfetta tra Gerads e King (al pari di Loeb e Sale, Brubaker e Phillips e potrei andare avanti per tanto).
Luci, ombre, indovinelli e conclusioni
Ma, nella recensione di Batman: Una Brutta Giornata – L’Enigmista, in mezzo a tanti aspetti positivi c’è una nota dolente, su cui purtroppo probabilmente nessuno poteva farci nulla, a partire dall’editore italiano: il formato.
Il progetto nasce negli States con albi mensili (monografici potremmo dire), il “formato” per eccellenza dei comics oltreoceano, impossibili da pubblicare in Italia se non nello sfortunato formato del mini brossurato.
Diciamo “sfortunato” perché in Italia questo formato è sempre stato destinato a pubblicazioni di importanza relativa (quando non bassa) o proprio quando non c’era un’altra possibilità, e nonostante un prezzo interessante (6 euro) davvero non rappresenta la scelta più felice per titoli la cui qualità, basandoci su questo primo albo, si appresta ad essere decisamente alta.
Semplicemente però, e ci si mette nei panni dell’editore, non si riesce a immaginare un formato diverso, dato che c’è una foliazione troppo bassa per produrre un classico brossurato comic book (che come prezzo ha una forbice tra i 10 e i 16 euro), e lo stesso discorso vale per il cartonato, che avrebbe ulteriormente alzato il prezzo di copertina. Purtroppo, quindi, questa pare essere l’unica strada possibile, con un prezzo corretto per venire incontro ai lettori.
Non ci vuole la sfera di cristallo per immaginare che tutti questi albi saranno poi riuniti in un unico “omnibus” cartonato da 512 pagine (magari con un po’ di special in più per arricchire); la scelta è molto probabile, anche se al momento non ci sono annunci (ovviamente, andrebbero a togliere vendite al formato attuale)
In conclusione della recensione di Batman: Una Brutta Giornata – L’Enigmista è un titolo caldamente consigliato e raccomandiamo di seguire il progetto con attenzione, perché non accade poi così spesso di trovare alcune delle migliori penne e matite del comicdom riunite per un progetto così interessante e narrativamente ambizioso.
Questo primo albo è davvero un gioiellino e al di là delle preferenze autoriali, non c’è motivo di dubitare della qualità dei prossimi.
La recensione in breve
Batman: Una Brutta Giornata - L'Enigmista inaugura in maniera eccellente il progetto fuori continuity di esplorazione dei principali villain del mondo batmaniano. Narrativamente ottimo, con un Tom King contenuto ma esaustivo e il solito Mithc Gerads che ci ha abituato a tavole intense e storrytelling serrato. Peccato per il formato, su cui non si poteva fare più di tanto. Da leggere, assolutamente!
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Voto ScreenWorld